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Recensione alla storia You love me for everything you hate me for - 28/12/17, ore 21:32
Capitolo 3: Sorry
Carissima Virginia of Asgard eccomi felicissima (e in ritardassimo) a lasciarti la mia recensione! Credo di averti promesso che avrei letto la tua storia e che avrei espresso la mia opinione in merito; ogni promessa è debito è finalmente posso mantenere la parola! Ho avuto troppi, troppi pensieri per la testa e mi rammarico che ci stiamo sentendo dopo credo... un anno (?). Ho addirittura dovuto rispondere a qualche recensione con 8 mesi di ritardo... sono ingiustificabile! Ma ora ho ripreso  il mio account e le mie storie FINALMENTE, e non potevo non recuperare la tua!
Ho letto i due capitoli precedenti con interesse e beandomi del tuo italiano soprattutto (mi dispiace ammettere di avere qualche fitta al cuore a leggere storie su Manson scritte non bene... diciamo così)... che poi, non ci vuole molto a scrivere un attimino meglio per celebrare un nostro idolo! Un italiano essenzialmente corretto, alla portata di tutti, quasi stessimo leggendo il diario della protagonista: senza pretese!
Attenzione alla punteggiatura dei dialoghi: c’è qualcosa da aggiustare tra la ripresa del dialogo e l’inciso.
Refusi pochi.

Il primo capitolo è stato sufficientemente interessante perché continuassi la lettura. Il secondo mi è piaciuto meno, per un fatto squisitamente personale che di certo non evidenzia una pecca nel racconto. Semplicemente, non avendo conosciuto Vanessa, se non dal dialogo con la madre (buon espediente per narrare i loro antecedenti, scansandoti dall’infodump che, per come è impostata la narrazione – in prima persona, con una dialettica veloce e diretta – sarebbe risultata forzata e fuori contesto), mi aveva dato l’impressione che la protagonista fosse una ragazza così vissuta dalla vita da fare parte di quella gioventù-bruciata, una ragazza dedita alla droga al fine di stordirsi, senza speranza, sconfitta ed arresa alla vita. La facilità con la quale stava cedendo nello sballo mi aveva infastidito: gli avvenimenti portati al secondo capitolo mi avevano suscitato tristezza e voglia di mettere distanza da Vanessa e dal modus vivendi, e poi... il terzo capitolo! Quando ho apprezzato questo capitolo? Non avrei mai immaginato che Vanessa, la cui presentazione fino a quel momento mi aveva portato a pensare di lei come una giovane mangiata viva dal nichilismo, potesse rivelarsi per come le sue azioni hanno mostrato.
Ho rivalutato il personaggio di Vanessa, sorprendendomi e commutando la sensazione di negativismo e negatività che mi aveva evocato in una di simpatia e timida empatia. Vanessa probabilmente è parte di entrambe le sensazioni che ho avuto, ma questo equilibrio mi piace e mi convince.

Alla luce del terzo capitolo il modo con cui è stata scritta la storia (la stesura cioè) mi è piaciuta, avendo presentato la sua protagonista con i giusti ritmi, senza mettere in bocca al lettore quello che doveva pensare di lei, ma lasciando che la scoprisse piano piano, decidendo autonomamente che valenza darle.
Non ho potuto fare a meno di notare come anche nella tua storia il tuo Manson corre dalla ragazza neanche appena 24 ore dopo essersi intrattenuto con lei, proprio come io avevo immaginato il mio Manson cercare Scarlett per scusarsi. Mi ha strappato un sorriso questa somiglianza e, credo, che dipenda dal fatto che entrambe probabilmente immaginiamo Manson come un uomo romantico, galante, che pone le sue priorità oltre stupide convenzione, senza darvi importanza e vivendo la vita esattamente come gli pare... è però anche uno stronzo, con un cattivo carattere, diciamocelo! Tutto questo per dire che la caratterizzazione di Manson mi piace e mi convince (mi ha fatto pensare a quella forza della natura della Maionchi racconta che Manson una volta era in piedi, davanti la tv che lei stava guardando, senza essersi accorto che le stava impedendo di vederla; quando ha capito che era in mezzo, le ha detto “Sorry Madame” e si è subito allontanato). Mi piace come questo Manson capisca con chi ha a che fare, regolandosi di conseguenza – finché rimane sobrio almeno. Quella di Vanessa credo che vada bene così: la comprenderemo poco a poco.


Che tristezza! Mi sono accorta che avevi aggiornato la storia perché ho visto le visualizzazioni di tutti i capitoli della mia aumentare gradatamente: un nuovo fan sta leggendo la mia storia? Nah... figurati! Era più probabile che un nuovo capitolo era stato aggiunto alla categoria e che qualcuno ha voluto leggere qualche storia precedente, già che si trovava nella categoria! Questa categoria continua ad essere desertica...

Felice finalmente ti aver recensito la tua storia! Mi sono levata un pensiero che iniziava a pensarmi!
Un bacio e, chissà, a presto!