Recensioni di Civaghina

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Dov'è, o morte, la tua vittoria? - 08/06/18, ore 18:14
Capitolo 1: Dov'è, o morte, la tua vittoria?
La storia di Leo mi accompagna da così tanto tempo, ormai, che a volte non so se i ricordi che ne ho, li ho creati io o se li ho visti in tv; la sua vita è talmente intrecciata alla mia, ormai, che spesso non so più dove finiscano le sue emozioni e comincino le mie; talvolta, anche le emozioni di coloro che lo circondano mi posseggono e chiedono di essere raccontate, e la Lisandri è senza dubbio uno dei personaggi più interessanti; ed è davvero arricchente, per me, poter leggere le storie e
le emozioni legate "al mio ragazzo", raccontate da qualcun altro. Adoro i missing moment, e i tuoi si incastrano sempre alla perfezione nella trama originale, e anche con la trama della mia storia, tanto che "Leo" diventa una specie di creatura universale, la cui vita continua a rivelarsi, sempre più, dopo un anno e mezzo dall'ultimo episodio di Braccialetti Rossi.
Alla fine della lettura, anche io avevo il viso bagnato di lacrime come la Lisandri e, ancora una volta, ti ringrazio per queste "perle" (per dirla con Buschini) che ci regali.
Recensione alla storia Non succederà più - 22/12/17, ore 10:23
Capitolo 1: Non succederà più
Ho iniziato a leggere questa tua nuova storia, appena sveglia, mentre facevo colazione, ma dopo poche righe ho dovuto interrompere: la colazione, perché nella storia ormai c'ero dentro e non potevo rimandare. Impossibile continuare a mangiare con quel groppo in gola perché, la storia di Michele, la si conosce pur senza conoscerlo, con la differenza che adesso non è più una figura indefinita, da qualche parte dentro la Lisandri, ma ha un sorriso bellissimo, una cascata di riccioli neri e due occhi azzurri come il cielo d'estate, e diventa REALE pure per noi che non lo abbiamo mai conosciuto. Adesso, quel bambino, che ha segnato per sempre la Lisandri medico e la Lisandri persona, è diventato presenza: ha un nome, una diagnosi e una madre distrutta. E come si può non lasciarsi coinvolgere? Non si può. O forse, volendo, con uno sforzo enorme, si potrebbe riuscire a non farlo; ma non fa parte di me, privarmi delle emozioni, e allora nella storia di Michele mi ci sono tuffata, con la stessa spavalderia con cui mi tuffo sempre in quella di Leo, disposta a lasciarmi invadere e devastare, ma con la consapevolezza di riuscire a provare emozioni VERE anche per qualcuno che vero non è, ma che, nella dimensione fantastica della narrazione, lo diventa.
E così mi sono lasciata invadere, e devastare, e ho pianto. Ho pianto per Michele, per i suoi genitori, per questa giovane dottoressa coraggiosa...; e non è vero che in questa storia Leo non c'è: Leo c'è anche qui; c'è in quel bacio sulla fronte dato prima dell'intervento al piccolo Michele; c'è nella consapevolezza che un giorno lui arriverà, con la sua “faccia da impunito” e il suo sorriso micidiale, e scioglierà quella corazza apparentemente indistruttibile, che la Lisandri ha DOVUTO indossare, e la scioglierà piano piano, come fosse ghiaccio, lasciandola di nuovo ESPOSTA, ma terribilmente VIVA, disposta di nuovo a lasciare che il dolore altrui “le penetri a fuoco nella carne”; disposta a tornarci, in quella maledetta sala operatoria a impugnare il bisturi per salvare una vita, ancora e ancora, anche quando sembrerà un'impresa disperata; disposta di nuovo ad “amare, soffrire, sorridere, piangere per chi incrocia la sua strada”, divenuta, una volta per tutte, consapevole che così facendo “non si sopravvive”, no, è vero: così facendo si vive veramente.
Grazie.
Le tue storie non deludono mai, e se proprio devo trovarti un difetto, è che scrivi troppo raramente! ;)
Recensione alla storia Come ci si sente - 07/08/17, ore 10:53
Capitolo 1: Come ci si sente
Grazie! Grazie per averci regalato un'altra delle tue storie, grazie per avermi fatto vivere un altro squarcio della vita di Leo, che qui mi sembra proprio "il mio" Leo, grazie per avermi fatta emozionare.
Tutta la narrazione mi ha suscitato innumerevoli emozioni e mi ha tenuta sull'orlo della commozione, che poi è esplosa, inevitabilmente, leggendo quel "siete senza dubbio la cosa migliore che potesse capitarmi". Sì, è così, Leo e i Braccialetti hanno cambiato la vita di questa donna che tu tanto ami, e quel "figlio mio" finale risulta essere l'apoteosi di ciò che è stato il loro rapporto finora. Sapere che, poche ore dopo, lei si ritroverà di nuovo su quel terrazzo, a piangere abbracciata al suo Leo che ama come un figlio e a dover subire il suo addio, è davvero straziante ma, al tempo stesso, sublime.
Recensione alla storia Dopo la grande fuga - 27/06/17, ore 06:53
Capitolo 1: Dopo la grande fuga
Adoro i Missing Moments e adoro il modo in cui tu li descrivi! :) Sebbene abbia provato meno coinvolgimento emotivo, rispetto alle due precedenti storie che hai scritto, l'ho trovata, come sempre, ben narrata e con i personaggi ben caratterizzati. Mi è mancato un po' il confronto diretto Lisandri/Leo, ma non è assolutamente una critica, solo una mia aspettativa da fan sfegatata del re Leone! ;)
Aspetto con impazienza uno dei tuoi nuovi "lampi creativi" che sono sempre, senza alcun dubbio, i miei preferiti in questa sezione di efp! :D
Recensione alla storia Salutarsi - 10/05/17, ore 16:45
Capitolo 1: Salutarsi
Bello! Bello! Bello!
E' emozionante, realistico, i personaggi sono inquadrati perfettamente!
Io sono una fan di Braccialetti che dire appassionata è davvero dir poco: lo guardo e lo riguardo, ci sto scrivendo un mega romanzo, ascolto ogni giorno la colonna sonora, ho letto TUTTE le fanfiction di questa categoria e ti assicuro che belle come la tua ne ho trovate davvero poche!
Due i momenti di assoluta pelle d'oca:
"La Lisandri tace. È finita. Messa alle corde da un ragazzino. Ma di non avere speranza davanti a lui, lei lo sapeva già. Non puoi averne, quando ti senti madre più che se avessi partorito."
e
"Lei se la fa davvero, questa domanda, e la risposta le giunge quasi con stupore: sì, lo capisce. Fino a poco fa credeva che capire significasse necessariamente anche approvare: e invece no, se ne rende conto adesso che ha tra le braccia questo ragazzo, questo figlio che bisogna per forza lasciar andare, perché ora ha il diritto di scegliere e decidere da solo. È giusto così, anche se lacera l’anima. E lei lo sa che Leo ha sempre combattuto, e che prima o poi anche i migliori combattenti conoscono la stanchezza. Approvare non può, non potrà mai, ma non è questo che le viene chiesto.".
Secondo me racchiudono perfettamente il rapporto tra Leo (personaggio che amo alla follia) e la Lisandri (personaggio che ho imparato ad amare, soprattutto nel suo amore verso Leo).
Grazie!