Ciao!
Fa sempre piacere leggere una storia in cui Feliciano non fa la figura del debole cretino! Anche perché, il Nord Italia ha sempre dato prova alle altre nazioni europee di essere un osso duro da rosicchiare e la Serenissima più delle altre! Lo sa il “reverendissimo zio” che ha tentato di smembrarla mandandole contro la Lega di Cambrai, per rimanerne invece deluso: mai svegliare il leon che dorme! Leggendo, tuttavia, la data, mi è venuta la smara, cioè la malinconia: fra un anno, 1797, il leone di San Marco avrebbe smesso di ruggire una volta per tutte. Sarà forse per questo, che Feliciano appariva un po’ sciatto? A simbolo di una città decadente, senza più energie?
Eh sì, Venezia una volta persa la sua supremazia come potenza navale era diventata un bel bordello – la Las Vegas europea - e ovvio che il sior Vargars sia diventato un putanier! Povera, povera Elizabetha: vivendo con quel rigido di Austria certe cose devono averla scandalizzata non poco! Spero però che non se la prenda troppo con lui, eddai! Specie, se è arrivata durante il Carnevale: allora sì, che via ogni remora e a gara a chi fa di più il mato!
Come primo capitolo è carino, hai saputo mescolare nozioni storiche in un conversazione casuale. Adesso, vediamo come si evolve il prossimo (e ultimo) capitolo!
A presto,
H.
P.S. Solo un piccolo appunto, non avertene a male: il quartiere di Venezia è al maschile! È il sestiere, o el sestièr in veneziano! |