Recensione-premio vinta al contest “La sfida dei Dieci”
Eccomi a concludere il ciclo di recensioni, finalmente! Questa volta sono stata lenta in maniera imperdonabile e mi scuso per questo :(
Parto subito con la recensione! Ho trovato la tua storia piuttosto spoglia sotto il punto di vista grafico, ma questo non é un male, a dire il vero: lo stile spartano ben si lega alla narrazione veloce e semplice, uno stile che a sua volta trovo congeniale alla protagonista - e narratrice - della storia.
Ho trovato qualche errore ma, essendo la tua storia una sorta di "lungo dialogo", ho scelto di non riportare tutto (nel parlare non formalmente non si bada a cose come le ripetizioni). Ti segnalo solo queste piccole imprecisioni:
- Facile, lo soprannominato io così > Facile, l'ho soprannominato io così
- Infatti, anche se un giorno avremmo la possibilità di scappare, non potremmo più avere > Infatti, anche se un giorno avessimo la possibilità di scappare, non potremmo più avere
- al cuore della Brain , camminando dentro > al cuore della Brain, camminando dentro Inoltre, subito dopo che i ragazzi vengono scoperti dal direttore ad ascoltare la radio, la narrazione passa dal presente al passato, per io tornare al presente.
Detto questo, torno un secondo indietro per dirti che mi é piaciuto lo stile di narrazione che hai scelto: diretto e in prima persona. Mi sono subito sentita trascinata nella storia, quasi avessi davanti a me il giovane genio in persona, pronta a descrivermi la sua disavventura e i pericoli a cui la sua intelligenza l'ha esposta.
Sei stata in grado di non farmi storcere il naso con i nomi giapponesi... E dire che detesto fisicamente trovarli in una storia! Hai giustificato bene il loro inserimento, strappandomi anche una risata e, nel contempo, caratterizzando così la tua protagonista. Brava!
E, parlando di personaggi, devo dirti che ho trovato carina l'idea di una prigione per geni, anche se non capisco perché alla maggiore età debbano venire uccisi o per quale scopo li allevino nella scuola. Hai dato delle giustificazioni, ma non sono state in grado di chiarirmi il perché della reclusione - dopo un tot di anni, quanti esperimenti al cervello potranno ancora mai fare? :D
Insomma, manca qualcosa, è il non sapere mi infastidisce, come avrai notato xD sono una persona curiosa!
La storia somiglia in qualcosa a " the Island", anche se le tematiche trattate sono ben diverse da quelle del film. Avrei voluto sapere di più di questi ragazzi e del loro destino, è un po' m'é dispiaciuto di non aver trovato un altro capitolo. Il dubbio che ho avuto alla fine é stato "ma é completa davvero?". La tua storia, infatti, sembra più il primo capitolo di una long che una one-shot... E speravo che lo fosse, perché c'é senza dubbio del potenziale che, al momento, risulta vanificato.
Ho visto che il racconto é piuttosto vecchio (ho fatto la ricerca per genere e ho notato solo alla fine di essere andata parecchio indietro nel tempo) quindi mi sembra inutile chiederti se vedrà o meno un seguito :S Ti dico solo che la presentazione mi ha incuriosita e che, secondo me, se la riprendessi in mano ora saresti in grado di renderla una long avvincente e di darle una conclusione migliore ;)
Infine, ti ringrazio per la bella risposta alla recensione della storia partecipante al contest: hai commosso anche me! E mi scuso per avertelo scritto così tardi, ma i primi due mesi dell'anno sono stati un calvario per me :(
Ci vediamo alla prossima storia - che ho già scelto e spero di recensire a brevissimo!
Ciao! ;) |
