Terza classificata
Requiem per una Magnolia (Kuroshitsuji) di RedDiablo
Correttezza grammaticale: 10/10
Stile e lessico: 10/10 punti
IC personaggi: 9/10 punti
Originalità trama: 15/15 punti
Presenza del prompt: 5/5 punti
Uso del terzo incomodo: 9,5/10 punti
Gradimento personale: 8,5/10 punti
Totale 67/70
Grammatica, stile e lessico qui sono perfetti; avrei tolto solo una virgola in uno dei canti iniziali, ma nemmeno la cito perché è una minuzia che annuncio per pura pedanteria personale.
Pur nella brevità e frammentarietà dei testi, i personaggi sono delineati magnificamente, e vengono scoperti poco a poco con il procedere della lettura; sono legati in maniera inossidabile alla trama che si sviluppa in maniera del tutto inaspettata, e rimodella in continuazione le loro personalità. Uno dei punti migliori della storia è proprio il fatto che il suo sviluppo sia incomprensibile fino alla fine; il finale stesso lascia poi adito all'immaginazione e alla speranza del singolo lettore, cosa che gradisco oltre ogni dire. L'unico personaggio di cui non ho ben colto l'essenza è stato Undertaker, di cui non è stata ben spiegato, a mio parere, il motivo per cui cresce in lui questo strano affetto per il ragazzo, o comunque la volontà di tenerlo sempre intorno a sé; benissimo è stato invece analizzato il rapporto di fratellanza che lega gli altri due giovani, qualcosa di davvero reale e coinvolgente.
Anche in questa tua seconda storia il prompt, pur essendo il medesimo, è sviluppato con grande cura: è proprio tramite la voce particolare -da fumatore accanito?- del fratello che Finnian rammenta la sua promessa, fino a far sperare a noi lettori che sia proprio quel particolare che gli riecheggia costantemente nella mente a fargli riacquistare tutta la sua vera memoria. Il povero Bard cerca con tutti i suoi mezzi di salvare il fratello dalla morte, sia fisica che “interiore” per così dire, pur fallendo miseramente; proprio però quando ogni speranza sembra essere morta, ecco che la fine ravviva il lettore con un flebile fiato di possibilità.
Ho apprezzato soprattutto della storia, oltre al finale aperto, il fatto che sia la natura a ribellarsi al fango che Bard getta su di lei con i suoi omicidi; molto gradite ovviamente erano anche le marionette di Undertaker e, anche se purtroppo hanno fatto solo poche comparse, consegnare la chiusura definitiva a loro e ai loro aforismi taglienti ravviva il cupo finale. |