Premetto che questa sarà la più banale fra tutte le recensioni, ma lo scrivo dopo l'incanto suggerito dalla tua storia.
Appena la si inizia, ci si immerge in una follia, in un delirio estremamente dettagliato e quasi grottesco.
Mi è venuto quasi il mal di testa, leggendo, come se stessi vivendo esattamente la stessa identica situazione. Una sensazione al limite del mistico che ha il potere di manipolare le mie sensazioni. È questa che si può chiamare bellezza?
L'italiano è ineccepibile, e non credo si potesse rendere meglio di come hai fatto la figura/vittima/tormentatrice di Keller, che l'ha adombrata per tutta la vita.
Olsie, che personaggio enigmatico, che nome magnifico. Non volevo finisse più, perchè il suo strazio era quasi il mio diletto.
Veramente, non so esprimermi, e lasciarmi senza parole è difficile. Come si più vedere da queste righe sgrammaticate, hai completamente ucciso nel migliore dei modi tutto ciò che poteva essere considerato sensato. Complimenti
(Recensione modificata il 16/01/2013 - 08:56 pm)

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Sono capitata in questa storia nel modo più banale possibile, tuttavia, "lei" (non mi viene di chiamarla "essa" e dopo ti spiego il perché), non lo è per nulla. 
E' una storia viva in qualche modo, ha un che di umano, pur essendo solo parole scritte. Ha anche qualcosa di reale nella sua fantasia, la Società che elimina i criminali, ma anche chi va contro i principi che impone; sono cose che sono successe, ma che succedono ancora tutt'ora. 
In effetti, questa storia, non ha un proprio senso, né ha una morale od un insegnamento particolare, tuttavia, impone in qualche modo il riflettere su qualcosa di astratto, indefinibile sotto molti aspetti. 
Pensandoci, anche questa storia è priva di forma, un po' come i ricordi di Olsie e come ciò che l'uccide lentamente, oltre le siringhe (che poi non so perché ma le siringhe mi hanno sempre affascinato quanto inquetato). 
E nulla, direi di aver concluso questi deliri mattutini su una storia che mi ha colpita moltissimo ^^. 
Complimenti ^___^. 
Un bacione ^^. 

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Ciao! Sono capitata qui sotto consiglio di una ragazza in un gruppo facebook e per curiosità ho letto.
Devo ammettere che ero un po' scettica, perché il nonsense non è un genere facile - io per prima non lo so scrivere - e perché lo stile inizialmente è molto diverso da ciò che mi piace di solito.
Mi sono assolutamente ricreduta sui miei "dubbi iniziali", perchè davvero questa storia merita tantissimo. 
Non solo è scritta bene - che sembra una considerazione banale, ma ultimamente non si può mai sapere - ma è molto particolare, come trama e temi trattati.
E' vero che è nonsense, ma in realtà un fondo di senso c'è e devo dire che ho apprezzato soprattutto questo, il non lasciare la storia in un unico delirio senza trama, ma hai descritto perfettamente le allucinazioni e i "sogni" della protagonista, miscelando bene tutto con quella che è una realtà piuttosto scomoda e riuscendo anche a parlare della storia di Olsie, del perché si ritrova in quel posto e della "politica" dello Stato, così tanto punitiva. 
ho apprezzato molto l'idea degli esperimenti, del corpo che cede sotto i colpi dei "sogni" e le riflessioni che vengono fuori dal tutto, che forse potrebbero rientrare nell'etica, ma che mi piace leggere quando trovo una storia. Insomma un sottotesto che non si trova facilmente sul sito e che tu invece hai ben curato.
Molto belli anche gli intramezzi di ricordi, che danno comunque un'idea molto vaga del tutto, ma che rendono la storia veramente veramente meritevole.
Complimenti ancora,
Elle

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(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
OK, preannuncio che la prima cosa che mi ha subito attirato in questa storia è stato il titolo. Sì, d' accordo, lo confesso: la presentazione iniziale non l' ho neanche letta. Preferisco non leggerle, di solito mi danno degli spoiler incredibili. Quindi, me measchina, mi baso sempre sui titoli. 'Phantasmagoria'. Un titolo che ricorda il sogno, la fantasia lasciata libera si vagare in eterno al di fuori del mondo del subconscio. Mi ha particolarmente attirato, forse perché mi ha ricordato 'Fantasmagorie', il primo cartone della storia. E' stato ideato da Emile Cohl nel 1908, e dura circa un minuto e diciasette secondi. In quel pochissimo tempo, però, Cohl è riuscito ad inventare un muovissimo modo di fare cinema, di disegnare e di rappresentare le proprie fantasie.
La tua phantasmagoria, invece, è tutt' altro che un sogno divertente e carico di speranza. Oserei dire che questa storia mi ha depresso, e mi ha depresso alla grande. Non ho mai letto nulla di più deprimente, di più coinvolgente e di più bello. Un specie di viaggio in una mente resa malata da un peccato mai commesso, dalla peggiore crudeltà e follia umana, dai peggiori incubi che la nostra mente possa concepire.Geniale, devo dirlo: geniale. Troviamo all' interno di questa storia di tutto: dalle metafore più assurde alle realtà più sconvolgenti, alle immagini più terrificanti ai sogni più incredibili e coinvolgenti.
Un messaggio, inoltre, che spinge seriamente ad un' accurata riflessione sulle vite dei carceratidi tutto il mondo. So che, tecnicamente, non posso esprimere un' opinione neutrale, dato che sono una grande sostenitrice degli ideali di Amnesty International, dunque non mi perderò in ragionamenti e pensieri filosofici vari. Lascierò che sia la storia a parlare, perché è veramente una storia che merita di essere inserita tra le scelte.
Complimenti.
Beads (and Flowers).

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Stavo provando a recensirti e mi si è bloccato internet. Afanculo.
Comunque, sono molto inquietato da questa cosettina che c'hai tirato fuori.
Cioè, mi piace, e molto, ma il solo pensiero di ritrovarmi davanti ad una cosa del genere mi preoccupa. Cioè, l'idea è magnifica (e ben meno nonsense di quello che tu stessa dica), le allucinazioni della condannata a morte in Danimarca... figo, figo, figo!
Tra l'altro non so come tu sia riuscita a immaginarti le allucinazioni di Olsie. Secondo me, ti sei fatta di funghetti, perché sono allucinanti (o allucinogeni, se preferisci!). Però adoro selvaggiamente. <3
Oggi recensisco poi il testo principale e vado sul sottotesto, perché hai lasciato tanti bei spunti interessanti.
Il primo punto non può che essere il relativismo tra bene e male (ma quanto siamo filosofiche <3 <3 <3), il che ben si collega al controllo dello Stato ai livelli di un capolavoro come 1984. (Paragone giustissimo e per niente azzardato). Per esempio, quando dici che rianimando i morti creano interi reparti militari. Chi ci dice che è moralmente ed eticamente giusto, piuttosto che sbagliato, utilizzare i morti come soldati? (Poi però non si stupissero se cercano di mangiargli il cervello...). E chi ci dice che sia più cattiva Olsie (che certo, un po' ci gode ad aver ucciso la sorella, ha tendenze un po' sadiche forse), che l'ha uccisa per sbaglio, rispetto allo Stato che invece non dona ai morti la pace - e anzi, li dissacra?
Andiamo avanti: è da notare come giochi sulle parole, sul fatto che le parole possano far più male del dolore fisico,sul fatto che le parole possono essere incomprese e possono portare alla follia. La gente parla, parla,parla, ma non si rende conto della responsabilità che si sta prendendo. E stiamo a due punti di favore. (quasi quasi faccio anche per questa, poi, una segnalazione alle Scelte, oh!).
Paziente prossima al collasso <--- che allegria. Visto che le vogliono bene, le danno un'ora di socialità. Checcarini! Pucciosissimi, varda.
Parliamo del pensiero di Olsie sul perché sono lì dentro? Fai una sequela infinita di possibili motivazioni, che non si sa se siano per forza negative o meno. Cioè, abortire non è un crimine dell'umanità!
Perché, l'oppositore politico è il Male? Ma neanche se lo vedo. Lo Stato uccide quanto le persone. Cioè, i marxisti ti fanno un baffo.
A prescindere da ciò, io sono assolutamente allibito. è MAGNIFICO. GENIALE. Tu sei un genio e ti adoro. Anche se resterai la Regina del P0rn, farò in modo di farti diventare la reginetta dei pamphlet politici. <3
Tanto ammoreh per te Lau <3 <3 <3 <3
A presto!
Ciao!
Ale <3 *scuoricinate random*

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