Ciao, sono una stalker e ne son consapevole
Mi sono commossa, e non sto scherzando. La prima volta che l'ho letta l'ho fatto, per gran parte della fic, con gli occhi lucidi, come ogni volta che riguardo la scena della morte di Madame o del suo funerale. Perché sembra di sentire la voce mentale di Lau, il suo monologo interiore, essere nella sua testa. Ma ciò non sarebbe successo per una fic, se non fosse stata davvero bella. E questa lo è, assolutamente. *-*
Come al solito non mi ripeto sul fatto che sia scritta bene sia dal punto di vista grammaticale, stilistico, e dell’ICness, perché sarei noiosa a dire sempre le stesse cose.
Il punto di vista di Lau durante i funerali di Madame Red è senza dubbio qualcosa di originale, che mette, per un attimo, in luce un personaggio che per sua natura sta nell’ombra.
La storia inizia rivelando en passant quella che era una consapevolezza di Lau, il giorno sarebbe dunque arrivato, lui avrebbe visto i suoi funerali. Il tutto, è estremamente velato. Perché lui si era accorto che non era abbastanza discreta. E, nella tetra descrizione iniziale, non mi è sfuggita la sinestesia “cupi rintocchi”, figura retorica molto bella e adatta al suono delle campane della cappella durante il funerale, per celebrare la fine della vita [quasi cit.].
L’Angelina conosciuta da Lau era diversa da quella che conoscevano gli altri, e se ne rende conto, in quella chiesa: nessuno l’aveva vista ebbra di alcool e oppio, a nessuno aveva rivelato il suo sanguinoso, dunque rosso, segreto. Il rosso, con cui da sempre ha avuto un rapporto altalenante e alternato tra amore e odio. E per un legame mai detto, mai pronunciato, la copre, permettendo a lei di agire nell’ombra e non essere scoperta, troppo inesperta rispetto a faccende malavitose, a cui lui è tanto abituato.
Il tutto, mentre Lau stesso sta nell’ombra nei suoi confronti. Perché non fa più menzione a ciò che gli ha detto. Perché continua a coprirla, senza che lei neanche lo sappia. Perché vorrebbe che lei fosse la sua An, e non Madame Red. Perché silenzioso e, senza perdere il suo solito sorriso e umore che tanto lo contraddistinguono, la guarda interessarsi a tanti uomini ma mai a lui, accontentandosi di immaginare di essere lui a riceverle. Ubriacandosi delle stesse illusioni che vende. Perché è meglio così, per lei, donna nobile, sofisticata e di classe, perennemente in vista.
Molto bello, poi, il riferimento alla farfalla, dato che lo stesso Lau fa un bellissimo, filosofico, riferimento ad essa.
La fine, poi, è stupenda. Nonché tipico di Lau, interrompere un discorso importante al suo punto cruciale chiedendosi di che stesse parlando, e poi passare subito ad altro. E stava per definire il legame con la donna a cui il proprio cuore apparteneva. Stava per pronunciare quella parola.
Meravigliosa ♥
Ho visto nelle tue NdA che c’è in cantiere il PoV opposto, non vedo l’ora di leggerlo (e recensirlo) *^*
P.S.: Sei consapevole che continuerò a stalkerarti, vero? è_é Quando becco un'autrice meritevole non la mollo facilmente ù_ù
Ciao :)
Grin |