Recensioni per
L'unica bugia era il mio nome
di Mizar19

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/05/16, ore 17:17

Bella, con delle ottime tempistiche e una buona trama! La cosa che più mi ha colpito è stata l'impressionante capacità di riassumere gli eventi di una storia che avrebbe potuto benissimo essere sviluppata ulteriormente in una long senza aver fatto mancare nulla alla caratterizzazione dei personaggi che, per quanto mi riguarda, sono risultati godibili e complessi.
Sono davvero impressionata!
È stato un lavoro certosino e preciso, condito inoltre da un ottimo italiano e da un vocabolario ricco.
Questa oneshot merita sicuramente il primo premio che ha vinto al contest citato in descrizione.
Spero che l'autrice si trovi a leggere questo commento anche se è di una storia vecchiotta! :>

Recensore Junior
28/06/12, ore 13:35

Mi piace, è molto particolare, probabilmente perché hai scelto un genere che richiede elementi standard (i servizi segreti, i documenti falsi, l'introduzione controllata nel nuovo ambiente, l'attrezzatura tecnica da posizionare in giro, la mafia russa) e hai inserito all'interno la storia romantica, la femslash, senza che questa snaturasse la trama principale. Il tutto infarcito di dettagli posizionati a regola d'arte: ce ne sono alcuni, come i nomi in codice e non dei membri della società segreta, le precise formalità che i personaggi usano nel relazionarsi, il fatto che il maggiordomo nomini prima la signora e poi il signor Averell, che mi sono piaciuti molto, così come i sentimenti di Joanna per Milagros che maturano piano piano, con una naturalezza che si accorda al ritmo con cui il lettore percepisce l'evolversi di questo legame. Complimenti, Mizar.

Recensore Master
25/04/12, ore 18:18

Bello,bello,bello.Mizar19 in questo racconto hai superato te stessa.Hai meritato il primo posto al contest,senza tanti sfronzoli hai raccontato una storia semplice e dolce,con un finale,a mio modesto parere,aperto.Ti ringrazio.

Recensore Junior
25/04/12, ore 15:52

E alla fine è sempre il maggiordomo.
Ebbene sì, questo è l'unico modo in cui riesco ad iniziare la recensione a questo racconto -questo egregio racconto-, senza prodigarmi in vuote lodi.
Innanzitutto, premetto che sono una grande fan dei tuoi lavori, ma che generalmente o a) sono troppo pigra o b) ho una specie di impedimento e ibarazzo cronico per riuscire a recensire, quindi non sono mai riuscita a commentare, consapevole di non poter portare a termine il mio obiettivo senza rinunciare a metà via per andare a piangere in un angolino dicendomi che sono troppo stupida, ma amen.
Sento di avere il bisogno fisico di scrivere questo commento, perché oltre ad essere stato scritto da te, è una spy-story femslash, ed è tipo una delle combinazione che più mi fanno impazzire al mondo.
Oltretutto, mi stupisco sempre quando vedo che il tuo stile di scrittura riesce ad adattarsi ad ogni genere rimanendo fedele a sè stesso. Così riesco a trovare un po' di Fior di Pesco -che è stato il mio primo amore per quanto riguarda le tue storie- ovunque, sebbene i toni siano molto differenti.
A questo giro, poi, la trama era appassionante, non era messa in secondo piano dalla storia d'amore -cosa che ho adorato, perché spesso se si inserisce una relazione in una spystory i toni cambiano immediatamente, lasciando da parte l'emozione e la suspance.
L'ambietazione pseudo-relastica, poi, è l'ennesimo elemento che contribuisce al mio amore per questo racconto. L'idea di un mondo futuro molto distante nel tempo ma non nella morale è quanto di più affascinante ci possa essere. Ho adorato i riferimenti a certi classici dell'Anno Zero, come a voler rivendicare l'aspetto futuristico di questa storia, a volerlo ricordare dopo un ingannevole attualità. I protocolli rigidi e la mancanza di controllo alle telecamere, poi, mi fanno pensare a una società poco abituata alle ribellioni, molto sicura del proprio potere.
Ma, a parte l'ambientazione -che è un po' una mia passione, lo ammetto XD-, anche l'aspetto "romantico" è trattato molto bene. Metto le virgolette perché è una storia d'amore che riesce a non stravolgere le dinamiche spy (come ho già detto), e perciò si esprime al meglio proprio in relazione a questa. Quando Joanna si preoccupa non della sua vita, o della sua copertura, o del fallimento della missione, ma solo di Milagros e della sua sopravvivenza, è un momento molto vivo, e toccante. Si vede tutta l'umanità di Joanna, la sua "fragilità" quando si parla delle persone amate, a dispetto di un lavoro che richiede rigore e quasi insensibilità per la sfera privata.
Insomma, ho sputato cavolate per tutta questa lunga recensione, ma davvero non so come esprimermi. Con le recensioni sono un disastro. Di certo c'è che questo racconto mi è piaciuto moltissimo, e che ammiro anche più di prima le tua capacità come scrittrice. : )
Incredibile! Sono riuscita a scrivere un intera recensione senza infilarci deliri non-sense o riferimenti a pesci e/o pennuti. Non sarà che sono improvvisamente diventata una persona seria? XD

P.S.: Sia maledetta questa dannata formattazione XD Ho dovuto modificare il messagio tipo otto volte, perché, diciamocelo, sono stupida, e mi sono persino mangiata metà messaggio. Scusa per quella valanga di notifiche che avrai ricevuto XD
(Recensione modificata il 25/04/2012 - 04:39 pm)