Recensioni per
Il tempo che occorre
di Elos

Questa storia ha ottenuto 29 recensioni.
Positive : 29
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/01/22, ore 16:09

Ehi ciao ^^, sono di nuovo qui a leggere una tua storia. Lo scenario che descrivi è veramente interessantissimo: essendo libri per bambini e considerando quanto sia amata Hermione, dubito che la Rowling avrebbe mai avuto il coraggio di ucciderla, eppure sarebbe stato interessantissimo indagare le reazioni dei protagonisti, specialmente se Hermione fosse morta per difendere uno di loro. Mi sarei aspettata un Harry preda dei sensi di colpa, assolutamente, e invece questo Ron così rancoroso, spezzato e inedito mi ha spezzato il cuore. E' meraviglioso e ti faccio tanti complimenti!
Una fic struggente, tragica ma con un finale pieno di speranza; davvero non avrei sopportato di vedere il legame fra Harry e Ron spezzato per sempre çç

Alla prossima!

Leila

Recensore Veterano
06/07/15, ore 15:09

Ehilà!
Non sono una che apprezza solitamente gli stravolgimenti della trama dei sette libri, mi piace tenere fede al finale dato dalla Row, per questo sono rimasta completamente sbalordita dal fatto che la tua storia mi sia più che piaciuta. Non ho mai letto nulla di simile e da un lato penso che sia impossibile scrivere qualcosa di simile. Mi hai lasciato a bocca aperta. Mi è piaciuto sentire così vivi i pensieri di Ron e lui stesso che mi è sembrato molto più reale che in qualsiasi altra fan fiction io abbia mai letto. Ho apprezzato capire appieno come si senta perso senza Hermione a vivere da solo in una casa che immaginava con lei. Infatti, una delle cose che mi è piaciuta più di tutti e leggere dei cambiamenti che ha fatto la sua casa ideale nel corso degli anni. Inoltre, ho amato leggere dei cambiamenti, della maturazione, di Ron durante gli anni passati da solo, completamente da solo.
Mi sono ritrovata più di un momento a pensare "Harry, ti prego, arriva" e quando è arrivato realmente invece ero così dispiaciuta che la storia giungesse al termine, sarei stata ancora e ancora a leggere di quelle piccola casetta vuota in Galles di un uomo che la immaginava piena e traboccante di vita. Inoltre il tutto mi è sembrato tipicamente da Ron, già nel settimo libro infatti si era allontanato da Harry per colpe che erano un po' di tutte e due, e io invece vista la trama me lo aspettavo un po' più OCC. Non ho mai letto la long di cui questa sarebbe una sorta di epilogo, se ho capito bene, ma sono intenzionata a riempire presto le mie mancanze che però durante la lettura non si sono sentita perché sei stata molto chiara e hai perso più di due righe a spiegare cose che, per chi ha già letto la long, possono sembrare chiare.
Grazie per questa magnifica lettura,
Lele.

Recensore Veterano
19/05/15, ore 13:44

Credo che mai come in questo momento io abbiavuto voglia di recensire ma nessuna parola da scrivere. Sei bravissima? Troppi scontato! Si tratta di una storia meravigliosa e triste. Non ho mai letto di un Ron così apatico ma pieno di sentimenti lo stesso. La morte di Hermione è stato un punto abbastanza complicato da superare ma il litigio con Harry è stato difficile da sopportare! Ho pianto troppo e sono rimasta a bocca asciutta per tutti gli anni che,in cinque minuti, ho passato. Scrivi maledettamente bene e da ogni parola traspare un'emozione. Mi è piaciuta tanto! complimenti

Recensore Veterano
25/11/14, ore 21:56

E' stata... bellissima.
Non so nemmeno bene da quanto tempo avessi questa storia tra le "seguite" per ricordarmi di leggerla e non mi perdonerò mai per non averlo fatto prima.
Questo Ron pieno di rimpianti, questi suoi ricordi che tornano a tormentarlo, la rabbia scaricata su Harry a causa della morte di Hermione (mh, mi fa proprio strano vederla morire, forse perchè è raro trovare una fic dove succede, ma tant'è).
Tutto - tutto, tutto, tutto - mi ha fatto venire il magone.
Dalla descrizione della casa di Ron (la ripetizione usata per i "mattoni crepati, le finestre con le imposte di legno scuro, i chiavistelli" che hai usato mi è piaciuta un sacco), al paragone con la vita del fratello di Silente (penso anch'io, lui non ha vissuto da solo perchè "non sapeva dimostrare i propri sentimenti agli altri", semplicemente non li voleva tra i piedi), a quel ricordo di Hermione sempre presente...
La lontra... La lontra argentata che lui continuava a vedere. C'è qualcosa che può spezzare il cuore più di questo?
Sì, c'è.
Harry che arriva per assisterlo nell'ultimo passo.
"Avrebbe meritato di morire da solo, ma non voleva. Dio, non lo voleva."
Nonostante una vita passata lontani, nonostante le cose orrende che gli ha urlato dietro lui c'è - ma, parliamoci chiaro: l'uno è lo specchio dell'altro, non avrà forse pensato le stesse cose di se stesso, Harry, vedendo Hermione morirgli davanti agli occhi? Non si sarà forse odiato in egual misura? Ma certo che sì.
E ancora: "aver sputato sull'infinito dono che era Harry."
Questa frase l'ho riletta un po' di volte, perchè è assurdamente intensa. Sputare sull'infinito dono rappresentato da una persona. Harry.
E la cosa sconvolgente è che, per come è fatto Ron, il Ron che tutti conosciamo, una cosa del genere potrebbe davvero accadere.
Per orgoglio e rabbia Ron potrebbe davvero fare una cosa simile, accorgendosi dell'enorme errore quando ormai... è troppo tardi, perchè "Per un sacco di cose occorre tempo".
La storia è bellissima e comprensibile anche letta da sola, ma ora voglio leggermi anche "Undici giorni verdo Hogwarts". Sono sicura che non mi deluderà.
Un infinità di complimenti, sei stata magnifica!
Gil

 

Recensore Master
28/08/14, ore 02:30

Ci sono quelle storie che mentre le leggi lo sai, capisci che avranno un lieto fine. Qualcosa dovrà pur andare storto, sì, e riesci anche ad immaginarti cosa, ma che andrà a finire bene non c'è dubbio. E tutto sommato ti roderebbe anche se così non fosse, arriveresti a chiederti "dov'è il lieto fine promesso?". Ecco, secondo me Harry Potter è una di quelle storie. L'Epilogo la Row un po' ce lo doveva, pensavo.
Eppure una piccola parte di me si è sempre chiesta... E se non fosse finita così bene?
Ecco, arriva quindi il momento di ringraziarti, perché fino ad oggi non mi ero mai soffermata davvero ad immaginarmi la risposta a questo "What if".

Hai scritto una storia struggente, realistica, con un Ron assolutamente IC e che se anche ti aspetti che finirà con un ultimo saluto ad Harry, fino all'ultimo davvero non sai se comparirà. E ti rendi anche conto che, in un modo o nell'altro, la storia resterebbe comunque incredibilmente bella.
Perché nel corso della narrazione sei trasportato dalle emozioni di Ron; sei shoccato nello scoprire della morte di Hermione, ma anche di e soprattutto di Molly ed Arthur; sei affranto per gli acciacchi di Ron.
Il tutto è poi impreziosito da alcune frasi davvero ad effetto, tipo "Che Harry fosse andato a morire, e che ci fosse andato senza di lui", e da lampi di genio come l'idea che Voldemort gli avesse trasferito i suoi poteri. Stilisticamente mi piace molto anche l'uso ripetuto della E e delle ripetizioni di frasi o parti di esse.
Insomma, incredibilmente bella. Assolutamente meritevole di avere un posto tra le storie scelte.

Ho solo tre noticine finali "negative" da aggiungere. Le ultime due sono mie impressioni soggettive, ovviamente; in articolare l'ultima è solo una questione di gusto ;)
- "tutto per sé, il segreto": qua secondo me c'è una virgola di troppo, se fosse questione di virtuosismi non l'avrei segnalato, ma temo rovini un po' la frase
- Harry che diventa custode di Hogwarts al posto di Gazza mi stona proprio, se ci pensi significa dare all'eroe del Mondo Magico il posto di un Magonò... Mi pare uno spreco di capacità magiche xD
- Harry e Luna... mmmmm non proprio il mio pairing preferito. Parlando di coppie sono schifosamente canon :P
 

Recensore Master
04/05/14, ore 19:23

Hai scritto questa storia molto tempo fa, ma io credo che non sia mai troppo tardi per una recensione, anche perché una storia che mi costringe a nascondere i singhiozzi - sarebbe stato difficile spiegare che piangevo leggendo un racconto - va recensita, per forza. È una sorta di dovere morale.
L'ho letta in nottata, quindi ora sono molto più lucida e riesco a scriverti qualcosa. Mi ha emozionata il tuo racconto, ma non commossa, no. Non era un'emozione 'bella', ma un'emozione opprimente, perché credo di aver sentito un po' tutto il peso dello stato d'animo di Ron addosso.
Leggere di Hermione è stato doloroso, così come lo è stato leggere della morte di Molly e di Arthur e della solitudine del tuo protagonista.
Hai proposto una versione dei fatti completamente diversa dall'originale, una versione molto più cruda, più brutta, più vera. In fondo, le guerre non lasciano mai bei sorrisi e amicizie e amori indenni, non lasciano mai tanti corpi che ancora respirano. Le guerre portano via tutto, compreso il respiro dei guerrieri troppo giovani e troppo amati.
Non mi è importato per niente che tu avessi stravolto i fatti. Non mi è importato che la tua versione non mi piacesse per niente, perché è cruda, brutta, vera. Non mi è importato perché ho vissuto assieme al tuo protagonista, perché è un racconto che mi ha lasciata scossa e che mi ha assorbita lungo tutto il tempo della lettura.
Pensa, non so neanche se fosse scritta bene o male la tua storia! Tutto ciò che so è che mi ha rapita. Io difficilmente ho pianto leggendo qualcosa; non so, sarà che la morte mescolata alla solitudine, se descritta con tanto dolore e veridicità, non lascia nessuno indifferente.
Potrei farti complimenti per tanti dettagli, per la caratterizzazione, lo stile, la trama; ma voglio farteli per un solo dettaglio, che è poi quello che più mi ha colpita, ossia per il realismo.
Il tuo racconto è impregnato di realismo, ed è, credo io, la sua forza più grande.
Brava davvero e grazie infinite per aver pubblicato Il tempo che occorre :)

Rosmary

Recensore Veterano
12/10/13, ore 15:11

Ho avuto i brividi per tutto il tempo in cui ho letto la storia, wow! È una storia magnifica, sentivo addosso la tristezza che provava Ron e il dispiacere, una cosa davvero, ma davvero commovente. Non so che altro aggiungere, apparte lo stupore che ho avuto nel ricevere emozioni del genere, da una persona che neanche conosco, complimenti! E a presto Costanza.

Nuovo recensore
26/04/13, ore 01:21

"l'aveva accusato di tutto dopo, tranne forse dell'unica cosa vera. Harry era andato a morire e l'aveva fatto senza di lui.".
Avevo i brividi quando ho letto questa frase! Wow! Sei stata bravissima e ci sono state delle frasi così belle e particolari che mi hanno fatto fermare diversi minuti a riflettere. Ho messo subito la ff tra i preferiti (ed é la prima a ricevere questo onoreXD)
penso che leggeró tutte le tue storie d'ora in poi, soprattutto se riguardano Ron! Grazie mille per avermi fatto emozionare!!
Sei un mostro di bravura!! Ciao e a presto! Susanna

Recensore Junior
05/04/13, ore 19:50

Da dove si comincia una recensione per una tragedia gallese? Suppongo dal buttar via un fazzolettino pieno di lacrime, annoverare Undici Giorni Verso Hogwarts nelle cose da leggere e cercare di tradurre in parole i sentimenti che si provano.
Quanto questa tua sia bella e quanto tu sia brava a scrivere lo dimostra il suddetto fazzolettino: penso sia molto difficile riuscire a intessere trame e immagini che colpiscano davvero l'anima delle persone. Per me che sono stata bambina con Harry, Ron ed Hermione ed ora sono una ventitrenne, c'è qualcosa di terapeutico nel leggere di loro che crescono; e, non so perchè, sono attratta d'istinto da storie che li mostrino perdenti e piegati, perchè forse anche questa è una terapia, vedere i tuoi eroi di bambina come esseri umani mentre impari tu stessa cosa significhi essere umani.
Ho adorato l'ambientazione bucolica nel cuore aspro del Galles, ho adorato la sensibilità con cui hai adattato i sentimenti alle immagini non solo per quanto riguarda la solitaria casa di Ron ma anche la sua stessa apparenza fisica. Ed è stato straziante e meraviglioso leggere dei suoi rimpianti e della loro evoluzione; penso che mi si sia un po' spezzato il cuore al passaggio "Gli erano occorsi anni per capire che emerito, sommo, disastroso imbecille fosse stato, ma adesso lo comprendeva: la vecchiaia aveva stemperato l'odio, tutto, quello per Harry e quello per sé, l'orrore dei giorni della guerra, l'atroce dolore per le cose che aveva perduto. Era rimasto il rimpianto amarissimo del tempo sprecato, dei sogni scivolati via uno alla volta."
Dunque rinnovo i miei complimenti a te e mi scuso per questa recensione forse incoerente; ma non c'è nulla di più difficile che affrontare i propri miti di bambina, nulla di più difficile di riuscire ad esternare in parole l'evoluzione adulta di quello stesso sentimento che dodici anni fa mi faceva rimanere a bocca aperta di fronte al primo libro di Harry, nulla di più difficile di spiegare ad un bravo autore cosa nel suo lavoro ci abbia fatto sorridere e piangere.
Complimentissimi!

Recensore Veterano
24/09/12, ore 19:42

Probabilmente arrivo in ritardissimo per recensire questa storia, ma l'idea di non lasciarti un mio parere dopo aver letto questa bellissima shot mi innervosiva alquanto, per cui...eccomi qua. 
Non ti conoscevo come autrice, prima che qualcuno non ti segnalasse alla mia attenzione (ps: ringrazia Erodiade per questo ;)), e devo dire che poche volte sono stata così soddisfatta di un passaparola. 
Prima di tutto ti faccio i complimenti per lo stile, il lessico, la proprietà di linguaggio, tutto. Insomma, non ho trovato un'imperfezione che fosse una. Il tuo linguaggio è "spontaneo", se devo scegliere un aggettivo preferisco questo. Non c'è assolutamente nulla di forzato nelle tue frasi. E poi, non so, c'è come una melodia nelle tue parole, sembrano costruite su una musica che le fa suonare familiari, in qualche modo, un filo portante che percorre la storia dall'inizio alla fine,come se non potesse finire in altro modo che questo (è contorto, ma è questa l'impressione che ho avuto e non pensare che mi sia drogata, ok? :D).  Ora passo alla recensione vera e propria (eh sì questo era un prologo).
Mi è sembrato di leggere esattamente i pensieri di Ron, usciti caldi caldi dalla sua mente. Hai espresso il suo desiderio, del tutto naturale e legittimo e comprensibile, di tutto ciò che non ha potuto avere durante la sua adolescenza: una casa grande,dove fosse rispettata la sua privacy, non necessariamente ricca, ma piena di Hermione, dei bambini di Hermione, dei libri di Hermione. Hai caricato un personaggio in genere considerato uno che pensa solo a mangiare e col tatto di un elefante in una cristalliera (XD) di struggente, profondissima sensibilità. E gli accenni, lievi, quasi impalpabili, alla guerra, a quello che "è successo", non fanno che acuire quell'atmosfera di malinconia e di "irreparabile" che permea tutta la narrazione, fino alla fine. Anche le ripetizioni, che dosi molto bene, non sono affatto pesanti, ma altamente efficaci. La descrizione della casa, degli interni... sai che mi è sembrata di vederla, come l'immagine di un film? Ci vuole talento per queste cose, sei capace di una "visualità" difficile da ottenere nero su bianco. Ed è tutto abbandonato a se stesso e storto e imperfetto e rovinato, come lo stesso Ron si sente. I libri custoditi intatti di Hermione, la foto bugiarda, le tracce di Molly...sembra un santuario più che una casa. Come se Ron si ostinasse a continuare a vivere nel passato. E' la perfetta figura del misantropo, del "reduce" distrutto dalla guerra che si ritira dal mondo, incapace di trovare qualsiasi cosa lo accomuni ad altri esseri umani. Merce danneggiata, insomma, irreparabilmente. 
Che bella l'immagine dell'Ultima Battaglia a furor di popolo, in cui tutti, Maghi e Babbani ed elfi, si trovano per la prima volta fianco a fianco a combattere "l'orda nera" di Mangiamorte e Dissennatori... E terribile sono le accuse di Ron ad Harry. Immagino che stesse sragionando per la morte di Hermione, ma che in parte fosse anche lo sfogo di anni di gelosia e rancore trattenuti a forza, e di senso di colpa- mostruoso e spaventoso, è questa l'emozione predominante- perchè sa che Harry è sempre stato un vero amico e non si merita di essere aggredito e tradito in modo così ignobile da quello che ha sempre considerato il suo migliore amico. Ron si sente in colpa perchè è un essere umano e, come ogni essere umano, odia, soffre, piange e accusa altri per scaricare almeno in parte la rabbia e l'odio che prova verso se stesso. Lo capisco. 
"perché sembrava che Harry faticasse a muoversi in un universo dove sul terreno non ci fossero le ombre di Ron ed Hermione proprio accanto alla sua" Posso dirti che adoro questa frase? Come ci si abitua all'idea di essere solo, irrimediabilmente e definitivamente solo, quando per così tanti anni della tua vita ti sei abituato a pensare e a parlare e a camminare in tre? 
La sorte di Ron mi angoscia. E' un peso insopportabile, pensare che lui stesso si è condannato a un esilio per una colpa immane che sente di aver commesso, si è isolato dal mondo, non parla più con nessuno. Quant'è triste ciò? Di più: è soffocante. E' quello che ho provato leggendo: mi sentivo soffocare per lui. E di nuovo quel senso del "troppo tardi, era troppo tardi", ti fa sentire imprigionato, senza vie d'uscita, senza possibilità di tornare indietro, è una sensazione orribile,di perduto per sempre. 
Mi stupisco che Ron non sia impazzito per il dolore e per la solitudine durata decenni e decenni. Cosa lo ha salvato? Il pensiero di Hermione? La speranza, forse mai morta dentro di lui, che le cose potessero ancora aggiustarsi? Che Harry sarebbe venuto alla fine?
Bellissima la parte in cui ricorda Hermione, la sogna. E le lontre... anche quello sono un riferimento a lei, vero? (Se ricordo bene, il Patronus di Hermione era una lontra)
Non ha mai cercato un riavvicinamento nè alla famiglia nè a chiunque altro per non caricarli del peso di un vecchio inutile e storpio avvelenato dal rimpianto e dai sensi di colpa, arrabbiato con il mondo e con la vita. Ma quant'è triste tutto questo? Lascia sgomenti. E' un flagellarsi in una disperazione senza fine. Dice di non essere mai mancato a nessuno, ma lui ha fatto di tutto per cancellare ogni traccia di sè da questo mondo, per farsi dimenticare, per far finta di non essere mai esistito. 
Eppure, l'altra sensazione che ho avuto leggendo la storia (oltre all'irreparabilità, lo ripeto) è stata l'attesa. Tutta la storia, ogni gesto di Ron, mi sembra ruoti intorno a un'attesa di cui lui stesso è inconsapevole e che si svela solo alla fine. Non attesa della morte, come ci si sarebbe potuti aspettare, ma attesa di una redenzione, di una speranza, di una luce, insomma... di Harry. A testimoniare che non tutto è perduto, a stemperare questo cappio di angoscia opprimente nella certezza che veramente non è mai troppo tardi. Non sai che sollievo ho provato alla fine. Sì, è vero, non tutto si può aggiustare e quasi niente può tornare com'era prima, ma la forza di un sentimento, di un'amicizia sincera in grado di resistere a ogni accusa, ostacolo, trauma, è confortante, fa ben sperare. Perciò ti ringrazio, per aver infilato questa luce in fondo al tunnel, per non aver lasciato sprofondare Ron nel buio senza ritorno e per aver risollevato anche il mio, di animo :) Perchè una cosa è sapere di dover morire, e un'altra morire in pace, sapendo di aver chiarito ogni dubbio, di aver detto tutto quello che c'era da dire, essersi scrollato dalle spalle ogni fardello e ogni tormento. 
Bellissima. Grazie per aver scritto questo capolavoro ;) 

Recensore Junior
11/07/12, ore 14:32

In un momento di pausa-studio ho voluto leggere una storia a caso e sono capitata in questa... che dire, sono stata davvero fortunata! E' intensa, profonda, commovente. Sono rimasta toccata dall'ingiustizia della vita nei confronti del famoso trio, dalla non-vita che conduce Ron dall'Ultima Battaglia fino alla vecchiaia. La tua storia fa vivere l'amarezza e il rimpianto di Ron sulla pelle del lettore. Per non parlare poi delle descrizioni del paesaggio e dei luoghi, talmente efficaci che l'ambientazione sembra dipingersi da sola nella fantasia.
Complimenti! 

Recensore Master
26/06/12, ore 12:12

Complimentoni per il tuo risultato nel contest! E anche per l'inserimento della storia nelle Scelte, anche se a dirla tutta l'altra fic che ho letto su Ron, Il lungo elenco, mi è piaciuta più di questa XD che comunque è davvero di ottima qualità. Mi permetto un ultimo OT: mi dispiace di essermi persa questo contest, cavolo, sembra che sia stato davvero interessante XD tutte quelle restrizioni sono una figata...
Ahem, scusa, mi ricompongo, ho delle giornate in cui divago con una facilità impressionante. Detto, fatto...
Il tocco stilistico dell'altra fic su Ron e di quella su Claymore ritorna :D anche se qui l'ho notato meno, sono più i concetti che le parole ad essere ripetuti stavolta, e ciò è estremamente adatto a dare l'idea del tormento di Ron. E' normale essere ossessionati dai propri sbagli, dai propri dolori e dai propri rimpianti, e più grossi sono più si fa fatica a distrarsi e/o a perdonarsi. Nel senso, a volte io rimango per giorni a rimuginare su figuracce fatte con persone sconosciute... probabilmente nella situazione di Ron farei prima a puntarmi la bacchetta magica (magari averla!) alla tempia, un bell'Avada Kedavra e via. XD dai, non dovrei scherzare su questa shot, che è molto triste malgrado il lieto fine.
La descrizione della casa dei sogni di Ron all'inizio mi ha catturata subito... se possibile, è forse la parte che mi è piaciuta di più, perché è davvero evocativa, trasmette tutte le emozioni di Ron (dall'amarezza per l'essere povero all'amore per Hermione), e viene messa in contrasto con la realtà con cui invece il ragazzo è destinato a scontrarsi. Un'altra immagine che ho apprezzato particolarmente è stata quella delle lontre nel torrente, quasi un segno del destino: la presenza di Hermione è consistente, rimane nella vita di Ron, rimane sempre, anche se in forma simbolica. Per il resto, mi sembrava di vedere il vecchio Ronald camminare su per la collina, arrancando a fatica con il suo bastone, le parole che hai usato per descriverlo mi davano l'impressione di vederlo muoversi sullo schermo. L'ambiente che gli hai creato intorno, sebbene triste e solitario, mi è apparso davvero affascinante, non può non colpire.
E' stato brutto vedere Ronald ridotto così, abituata com'era al ragazzo giovane e spiritoso dei libri (specie dei primi libri), ma d'altronde la vecchiaia è inevitabile, no? Certo sarebbe stato meglio vederlo al posto di Arthur. Sai, mi è piaciuto anche il fatto che tu abbia inserito la coppia Harry/Luna, li trovo davvero belli insieme, potevano anche diventare canon. (e poi, meglio Harry che questo tipo, Rolf, spuntato dal nulla e che fino a poco tempo fa mi era totalmente sconosciuto...)
Un po' mi aspettavo il ritorno di Harry, lo ammetto XD lo hai descritto davvero bene, e anche il dialogo molto semplice tra i due è perfetto, molto più IC di uno sfogo istantaneo e disperato di Ron, anche se è giustissimo che gli sia passato per la testa di farlo. Il finale, per fortuna, lascia con il sorriso sulle labbra :) credevo saresti stata abbastanza crudele da far morire Ron appena visto Harry, invece non l'hai fatto e te ne sono grata XD
Davvero una bella storia, come al solito rinnovo i miei complimenti!

Recensore Junior
25/06/12, ore 11:21

Elos, Elos, Elos.
Ci risiamo.
Hai proprio deciso di farmi morire di crepacuore, eh? :'(

Partiamo dal principio, anzi, partiamo dalla fine, perché voglio iniziare dalle tue note: L'Antigone.
Cielo, io adoro l'Antigone.
Ho avuto modo di appassionarmene al liceo e, ironia della sorte, ho dovuto nuovamente studiarla in maniera approfondita per l'esame di Filosofia Morale di qualche settimana fa. C'è un libro che ho letto al riguardo, si chiama La Tomba di Antigone, di Maria Zambrano. E' molto bello e decisamente interessante, se hai amato la tragedia di Sofocle te lo consiglio vivamente. Diciamo che è un ipotetico sequel, parla del 'viaggio' che Antigone compie nella tomba, dell'incontro coi suoi famigliari e dell'accettazione del suo destino. Bello bello e bello. Leggilo, se hai modo.
Ma ora, veniamo a noi.
Elos, Elos, Elos.
Mi viene da domandarti cos'è tutta questa propensione al dolore e al pathos! Inizio a pensare che noi due siamo simili, in qualche maniera.
Se possibile, questa storia mi ha logorata ancor più di Pensati Così.
Il dolore di Ron è stato il mio dolore, la sua solitudine la mia, la sua malinconia profonda mi è appartenuta.
Riesci a gettarmi in un vortice di sensazioni e di emozioni che solitamente provo solamente coi miei amati libri.
Raramente mi è capitato con le fan fiction.
Tu, ragazza, sei un portento.
'Aveva sognato dapprima una grande casa molto ricca e poi una casa un po' meno ricca, forse, ma che fosse anche la casa di Hermione.'
Oh, questa frase mi ha davvero straziata.
Di nuovo, ogni singola lettera è al posto giusto, per tutta la storia.
Tu crei mondi, Elos.
Mondi dolorosi, ma pur sempre mondi :)
E l'arrivo di Harry, il finale, proprio non me lo aspettavo.
E' stato così... è stato commovente. Ma quella commozione che ti prende lo stomaco, non la banale lacrimuccia all'occhio.
Non me lo aspettavo proprio.
Eppure era così logico, così naturale.
Harry non lo avrebbe mai lasciato da solo. Mai.
Insomma,sono Harry e Ron. Sono fratelli. Sono legati da un affetto troppo grande.
Decisamente la più bella storia che abbia mai letto sul rapporto tra i due amici, che a parer mio è stato un po' trascurato anche dalla Rowling.
Brava, brava, brava e ancora brava.
I miei complimenti più sinceri.
Ho stampata negli occhi la casetta del Galles, io l'ho vista. Me l'hai fatta vedere.
E ho visto le colline, i prati, il laghetto.
Che grande dono che hai, Elos.
Pensarli anziani, immaginarli ormai vicini alla fine, mi strazia davvero: è che per me saranno sempre adolescenti, saranno sempre i ragazzi cresciuti con noi.
Santo cielo, basta, ho parlato fin troppo.
Non è da me, perciò è colpa tua, sappilo! :)
Di nuovo brava, di nuovo grazie, di nuovo vorrei trovare le parole per complimentarmi ma sembra che non ne esistano di opportune.
A presto, cara!

Miza.

Recensore Junior
22/06/12, ore 17:26

Io non ho parole.
Questa fanfiction è qualcosa di incredibile.
Anzi, posso dire con certezza che è la migliore che abbia mai letto in tutta la mia vita, la mia preferita in assoluto. E ti parla una che a angst, triste e drammatico preferisce di gran lunga le commedie.
Mi ha spezzata.
Leggevo e leggevo e mi mancava il fiato mentre leggevo i pensieri di Ron che si accumulavano e si scioglievano e gli anni che passano impercettibile lungo la storia e il laghetto e le lontre e di nuovo i ricordi, ancora i ricordi.
E quando è arrivato Harry alla fine mi sono sentita il magone, a me che mi ci è voluta la morte di Piton, il mio personaggio preferito, per strapparmi una lacrimuccia.
Uguale a sé stesso, uguale a quel che Ron ricordava – anni e decenni di ricordi e rimpianti che si erano mescolati in un pesante composto, ma alla fine Harry era venuto, malgrado tutto, era venuto a cercarlo, perché era Harry e perché era fatto così e perché era vissuto tre volte senza mai cambiare veramente, neanche Voldemort nella testa e Voldemort nelle ossa e l'Horcrux nell'anima erano mai riusciti a fare niente in proposito – Harry gli sorrise.
Ecco, qui ho pianto.
È così.. così.. boh, non so come definirlo.
Penso mi ci vorrà un attimo per riprendermi e scrivere qualcosa di coerente ma mi dispiaceva non farlo subito perché, nel caso non si fosse ancora capito bene in mezzo a tutta questa recensione delirante, questa storia mi ha scosso -in senso buono.
Ah, e non ho letto la fanfiction di cui è il seguito, quindi sei perfettamente riuscita a renderla una storia indipendente.
Grazie per averla scritta, mi ha proprio commossa.

Mue

Recensore Veterano
17/06/12, ore 13:11

Inizio la recensione, e non riesco nemmeno a mettere le idee in ordine per decidere cosa scrivere. Ma devo commentare, devo farlo.
Perchè questa shot merita. Merita l'inserimento tra le scelte, merita il primo posto al contest, merita l'immediato inserimento tra le preferite e senza dubbio merita una recensione da parte mia, sebbene io sia la pigrizia fatta persona ed ultimamente tendo a non recensire più (quasi) niente.
Non so cosa dire, se non che toglie il fiato. Che mi ha fatto salire un groppo in gola che non accenna ad andar via. Che vorrei scriverle io, cose del genere, ma sono solo una cretina che si stufa di commentare e aggiorna le proprie, di fanfic, con mesi di ritardo.
Non ho letto la storia principale, ma credo che lo farò. Se è divina come questa, di corsa anche.

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