Recensioni per
Without you I'm nothing
di OperationFailed

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/01/15, ore 22:53

L'ho ripescata, l'ho letta d'un fiato, questa fic: è una cascata di idee e di parole, d'immagini e di concetti. Vi trovo tra le più belle descrizioni di Sh ("..quel bambino tutto ricci e occhi di vetro...") e di John ("..platea sconfinata seduta ordinatamente in un paio di occhi profondi..."), l'infanzia e l'adolescenza di Holmes, lo scorrere della sua vita prima di Watson, una vita ordinaria in cui il genio galleggia piattamente, poi l'incontro che segnerà entrambi per sempre. Tutte pennellate di buona lingua italiana, rapide ma non sommarie. Considerando "Jar of Hearts", c'è una differenza, tra le due FF, a proposito di strategie stilistiche e, probabilmente, è dovuta al contenuto che esige approcci diversi. Qui scrivi in modo carico e piacevolmente barocco, lì hai liberato il dialogo in un modo che ci fa sentire le voci dei due. Se posso sbilanciarmi, propendo per quel fiume di pensieri che è il tuo splendido "barattolo di cuori", ma anche questa non va persa....

Nuovo recensore
01/12/13, ore 23:43

È vero che mi emoziono facilmente, ma tutte queste parole formano le frasi migliori del mondo, e poi, ammettiamolo, stiamo parlando di Sherlock Holmes, non è facile scrivere e non cadere nel banale. 
Tu non l'hai fatto. Te ne sono grata.

Nuovo recensore
16/10/12, ore 16:11

Non so esattamente da dove cominciare...
Forse, dal primo pensiero che che ho avuto, leggendo questa tua one-shot.

Mi ricorda molto Virginia Woolf. "La Signora Dalloway", in particolare. Quel fiume spumeggiante di pensieri convogliati in parole, lo "stream of consciousness" che tutti hanno, ma che resta un mistero per i più. Ho adorato il particolar modo il penultimo paragrafo, dove l'ultimo atto della loro storia si è dipanato davanti ai miei occhi come una matassa di cui credevo di aver trovato il bandolo, ma che, alla fine, era solo un altro nodo.

Complimenti vivissimi, spero di leggere presto altre tue produzioni.

Prosit!

Recensore Veterano
15/06/12, ore 23:23

Dovevo recensire. Assolutamente Solo che fra la tesina e i miei attacchi di pigrizia fulminante non l'avevo ancora fatto.
Poi beh, questa faccenda del 15 giugno, e subito «Without you I'm nothing!». Ne ho ricordato all'improvviso e ho deciso di commentare ora perché, accidenti, questa storia merita molto più di un cuoricino e un mi piace su Facebook o quello che fu.
Solo che, proprio ora che sono qui a commentare, non trovo le parole.

Ci sono poche parole, in realtà, che tu non abbia lasciato fuori da tutto ciò. Lo stile, credo sia la cosa che più di tutte incide. Alcune frasi sono strazianti - Suggeriscono alla madre che forse una strana forma d’autismo, forse una disabilità leggera che si correggerà con il tempo. La verità è che è più comodo un invalido che un genio - e le metafore, ohi, le metafore sono le tue, e qui non si discute.
Amo il tono che di tanto in tanto si rivolge quasi personalmente al lettore. Amo le divagazioni, amo quei paragrafi che pur essendo alla fin fine blocchi di testo non annoiano mai.
C'è una cosa che trapela più di tutte, e sai qual è? Tu fai trapelare di aver colto lo spirito dei personaggi. Il loro succo. Anche la polpa, non dico di no. Ma qui metti lo spirito nero su bianco.

Ecco, questa non è una semplice shot, è un percorso, che si snoda da un'infanzia difficile e particolare e arriva a una falsa morte che poi è un po' una morte dentro.
La citazione sarà pure involontaria, ma è azzeccatissima. Tu ormai i Placebo li hai dentro <3, e poi, semplicemente, ho letto la storia ascoltando la canzone - credendo, appunto, che fosse cosa voluta - e ora sto recensendo sempre ascoltandola. Dire che è un connubio azzeccato è troppo poco.
Non sarà granché come recensione, le mie non lo sono mai. Ma davvero quel cuoricino era troppo poco; ma in effetti è ciò che ho pensato, non un cuore spezzato, ma un cuore intero che la rottura l'ha dentro.

Recensore Junior
01/06/12, ore 16:17

wow.... davvero bella non c'è che dire! Davvero complimenti il tuo linguaggio medievale mi ha ricordato le storie imprese dei grandi cavalieri e dei suoi fidi compari! La parte finale poi, è la cigliegina sulla torta!