Oplà! Eccomi, come promesso!
Dunque, partiamo dal presupposto che questa storia è geniale. GENIALE. L'idea è geniale, il modo in cui l'ha sfruttata è geniale, la conclusione è geniale, trovare parole cinesi che iniziano tutte per M è geniale, tutto è geniale.
Partiamo da questo presupposto, così non devo ripetermi durante la recensione.
Anzitutto, un premio andrebbe dato già solo al tuo sforzo di trovare tante definizioni tutte con la M. Davvero. Ancora non riesco a credere che tu ci sia riuscita davvero, a descrivere tutto quanto solo con quelle parole: è meraviglioso. (Appunto.)
Poi: adoro la caratterizzazione di Alice. La adoro. Tutto ciò che fa, dice e pensa è volto alla ricerca di quel mondo che ha perduto e a cui vorrebbe tornare, e che considera la sua "vera" casa. Bellissimo è il contrasto tra le frasi circostanziali dell'interlocutore - il classico borghese vittoriano! - e i pensieri di Alice, che nel frattempo partono per la tangente e seguono una direzione tutta loro.
E la drabble finale... oh. Oh. Dove Alice non si cura di dissimulare i suoi veri pensieri, dove - sorpresa! - si scopre che l'amore non comincia per M, dove tutto trova un senso. La Meraviglia, decisamente.
Cara, te l'ho detto e te lo ripeto: la storia è eccezionale. Colpisce ad ogni rilettura, ad ogni passaggio; è bella, bella che non ci si crede.
I miei complimenti. <3 |