Recensioni per
Maledetto sia il tuo amore
di Kuri

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
21/01/17, ore 23:04

Ho letto questa storia tutta di un fiato e non mi vergogno di dire che mi ha colpito e commosso: ho ricordato tante cose del liceo che avevo appreso ma non emozionato, ma con te ho imparato sul serio ad amare Cassandra, la figlia di Ilio più sfortunata per il dono della profezia, e poi anche per il suo terribile destino di schiava. Magari dovrei adesso rileggermi l'Iliade per vederla sotto un'ottica diversa, con occhi "femminili", visto che i poemi omerici avevano una visione apertamente maschilista.
Insomma, mi hai riconciliato con Omero, che non mi faceva impazzire.
Hai scritto un piccolo capolavoro che rileggerò ancora e di nuovo.
Spero che scriverai ancora storie così belle.
(Recensione modificata il 23/01/2017 - 11:41 am)

Nuovo recensore
09/12/12, ore 17:31

Davvero bellissimo. Ottimo lo stile, prezioso come si addice all'epica, ma mai pomposo o scontato; credibile e ben pensato il punto di vista interiore di Cassandra. Ci stanno anche la sua storia con Enea, e tutti i personaggi che compaiono di volta in volta agli occhi di Cassandra: ognuno di loro è ritratto con poche parole e poca descrizione, in maniera decisamente fedele all'epica e alla tragedia antica. Inoltre, risulta tutto verosimile anche per via della competenza con cui tutto è descritto: tutti questi dettagli mi fanno pensare, più che a un'autrice fan dell'epica, proprio a un'addetta ai lavori :P
Quando ti discosti dalla versione più nota del mito, è sempre in modo pertinente e appassionante (io avevo in mente la morte insospettabile di Agamennone - con Cassandra, ovviamente - nella sua vasca da bagno, con la sola Clitennestra come assassina, e la sua rete e la sua ascia, ma anche così quadra eccome!). Stupendo, nel secondo capitolo della ff, il momento in cui, nel disastro di Troia, si sente "il latrato di Ecuba", con riferimento alla sua prossima trasformazione in cagna. E' un tocco di stile, davvero, talmente bello che quasi quasi ti consiglierei di toglierlo da questa terza parte, e sostituire "latrati" con qualche altra espressione, in modo da dare risalto a quel pezzo centrale.
Ancora, il racconto di Cassandra a volte sfuma nell'onirico: si ha l'impressione che lei a volte senta quello che le succede, e che a volte tutto quanto sparisca in una specie di visione (non solo i ricordi di Apollo, anche in generale). Questo è davvero azzeccato con il personaggio. Bello bello, compliments!

Recensore Junior
07/06/12, ore 12:22

Mi è piaciuta molto la tua interpretazione del personaggio di Cassandra, costretta a vedere, a causa del crudele dono di Apollo, il destino riservato agli uomini e alla sua patria, senza poter sfuggire alla sua ineluttabile tragicità e nascondersi nella speranza della benevolenza degli dei (che, come lo sguardo della statua di Atena nel suo tempio, sono lontani, perfetti e incompleti, ciechi ai sordi lamenti dei loro effimeri amanti); costretta ad ammonire e consigliare sapendo che la sue parole scivoleranno nel nulla, a provare l'impulso di sfuggire a ciò che sa si abbatterà su di lei e al tempo stesso vedere le catene che la legano al proprio destino.
Alcuni personaggi, come Enea, Elena, probabilmente anche Agamennone e Priamo, non sono riusciti a convincermi molto, ma hai scritto senza dubbio una storia tragica e coinvolgente, attraverso lo sguardo di Cassandra, ombrato da troppe fatali consapevolezze.

Recensore Master
15/11/11, ore 19:23

La Principessa Schiava 
Il suo ultimo sguardo è per me. Volge lentamente la testa e in quegli occhi leggo tutte le sue scuse, il suo rammarico e la sua paura.
Egisto scatta con improvvisa agilità sul re, e il pugnale penetra il pettorale di cuoio, per spezzare le costole e infierire nella carne ancora viva.
Clitennestra fa un passo in avanti, distoglie la mano dell'amante e afferra il pugnale con le dita pallide che sembrano artigli di arpia.
Il secondo colpo è per il cuore di Agamennone. La sua bocca è spalancata in un moto di sorpresa, come se fino alla fine non avesse creduto tutto quello possibile.
Poi la lama vermiglia affonda nella gola, aprendo un grottesco sorriso carminio sulla sua pelle abbronzata dal sole di Ilio.
Ogni volta che il pugnale si alza, schizzi di sangue punteggiano la veste e il viso di Clitennestra.
E lei ride, ride e ride, ubriaca di quel nettare che lecca avida con le labbra, in una furia impazzita che sa di malattia.
Il viso di Agamennone scompare sotto la furia dei colpi, una treccia della barba insanguinata cade a terra dopo l'ennesimo affondo.
Ora sta tutto per finire. E piango. Per Agamennone, per Priamo, per Ettore e Polissena, per tutte le vittime e tutti i vivi, non riuscendo più a comprendere cosa sia meglio, se morire così oppure continuare a respirare per un giorno ancora, o forse due.
Piango e mi graffio il viso, perché non voglio più vedere, non voglio più sapere, eppure ho anche il terrore della morte.
Mi volto per allontanarmi da tutto quello, ma la mano di Egisto mi afferra i capelli e mi fa schiantare a terra, vicino al sangue caldo e vischioso di Agamennone.
Clitennestra è carponi sopra di me, e non la smette di ridere, il viso trasformato in una maschera d'odio grottesca, come il volto di un satiro.
Il pugnale si alza sopra di me, e con uno scatto rapido, cala.

Fine



E' triste la fine che rapida ed indolore scende, crolla,
e ti fa scivolare
Nelle braccia della Morte

   

Fine



  

Recensore Master
15/11/11, ore 19:19

Nel tempio di Atena 

Qui sono obbligata a mettere più citazioni, ([{è bellissima tutta)]}
1.Non c'è risposta a questa domanda, come a molte altre. Perchè fin dall'inizio gli dei che abbiamo pregato, notte e giorno, affinché ci aiutassero, giocano con noi come fanno i bambini con piccoli soldati fatti di argilla. Un momento ne scontrano due tra di loro, l'attimo dopo ne sbriciolano un altro tra le dita, solo per il divertimento di farlo.
E' vero, gli dei giocano con gli uomini come fossero burattini, questo è ovvio, ma in tutta l'Iliade/ Odissea/ Eneide è così, con gli dei che si alternano a favoritismi e non.
2.Sei felice, Elena?» le sibilo mentre sono alle sue spalle. Le avvolgo le mani magre intorno alle spalle, e le stringo. Lei non si muove, non fa un singolo passo, avvolta nella sua sicurezza irritante.
«Non rispondi, Elena? Forse perchè non hai nulla da dirmi, non hai nulla da dire agli uomini e alle donne che moriranno per causa tua?» il respiro mi è diventato un rantolo pesante e faticoso, mentre di nuovo le orecchie e gli occhi sono inondati da immagini e suoni che mi precipitano nella nausea.
«Sorriderai ancora, quando dovrai aprire ancora, e ancora, e ancora le gambe di fronte a Menelao?» la mia voce è diventata un ringhio, e le mani mi si contraggono, affondando nella sua carne.
Elena sussulta, mentre ora sono io a sorridere, un evento tanto raro che le mie labbra quasi si stirano dolorosamente.

Ho sempre odiato Elena perchè ha scatenato la guerra di Troia.  E' irritante, idiota, stupida.... La odio.

3. Chiudo gli occhi.
Come farò a dimenticare tutto questo, quando il presente sarà troppo duro da guardare in faccia? Perché se questo sollievo non fosse mai esistito, non ne sentirei la mancanza.
«Enea… fuggi.»
«Non posso. Il mio posto è qui. Voglio proteggerti.»
Mi mordo il labbro finché non sento il dolore spandersi dolcemente. Come dolce è l’ovvietà delle sue parole, sempre.
«Fai rivivere Troia, quando non sarà altro che un cumulo di cenere fredda…»
Enea si allontana di un passo. Il suo sguardo è strano, ferito.
Rimango rigida al centro del corridoio, restituendo quello sguardo con tutta la dignità di cui sono capace.
Poi Enea si volta, e viene inghiottito nella penombra agghiacciante del palazzo .


Brava Cassandra... Fallo andare via...E con questo ho finito...

Saluti,
Gy

Brb Chiudo gli occhi.
Come farò a dimenticare tutto questo, quando il presente sarà troppo duro da guardare in faccia? Perché se questo sollievo non fosse mai esistito, non ne sentirei la mancanza.
«Enea… fuggi.»
«Non posso. Il mio posto è qui. Voglio proteggerti.»
Mi mordo il labbro finché non sento il dolore spandersi dolcemente. Come dolce è l’ovvietà delle sue parole, sempre.
«Fai rivivere Troia, quando non sarà altro che un cumulo di cenere fredda…»
Enea si allontana di un passo. Il suo sguardo è strano, ferito.
Rimango rigida al centro del corridoio, restituendo quello sguardo con tutta la dignità di cui sono capace.
Poi Enea si volta, e viene inghiottito nella penombra agghiacciante del palazzo Chiudo gli occhi.
Come farò a dimenticare tutto questo, quando il presente sarà troppo duro da guardare in faccia? Perché se questo sollievo non fosse mai esistito, non ne sentirei la mancanza.
«Enea… fuggi.»
«Non posso. Il mio posto è qui. Voglio proteggerti.»
Mi mordo il labbro finché non sento il dolore spandersi dolcemente. Come dolce è l’ovvietà delle sue parole, sempre.
«Fai rivivere Troia, quando non sarà altro che un cumulo di cenere fredda…»
Enea si allontana di un passo. Il suo sguardo è strano, ferito.
Rimango rigida al centro del corridoio, restituendo quello sguardo con tutta la dignità di cui sono capace.
Poi Enea si volta, e viene inghiottito nella penombra agghiacciante del palazzo EE Ho

Recensore Master
15/11/11, ore 19:08

L'amante del dio 


Premetto una cosa.
Io amo Cassandra, così come Apollo lo reputo un figo pazzesco, il vero Dio, altro che Zeus.
Mi piace questa  fic epica, forse è la migliore, scritta non bene, di più, bella, non stupida, non banale, vera e unica nel suo genere.
Bellissima.
Parte preferita:
Mi alzo, nulla in me si piega, semplicemente la stessa rigidità mi accompagna in ogni postura. Mi volto ed esco, senza lasciarle la soddisfazione di una risposta.
Perchè dovrei rispondere, poi?
Per sentir sputare su ogni parola che esce dalla mia bocca? Per il disprezzo? Per la condiscendenza che si usa quando si parla di cassandra, perchè tanto non sa cosa dice, perchè è un po' strana?
Sono figlia di re. Non mi abbasso a spiegazioni.
Cammino lungo il corridoio, mangio ogni singolo piede del mosaico sul pavimento, come se potessi, finalmente spalancare una porta verso gli inferi, e precipitarvi dentro.
Almeno non dovrei sopportare tutte le risatine che risuonano qui dentro, tutti i gridolini di gioia e le esclamazioni, che vanno assurdamente a mescolarsi alle urla, al pianto, alle maledizioni che sento nel cervello da quando Apollo ha deciso il mio destino, e gli Achei sono qui, accampati fuori dalle mura di Troia, come corvi dal piumaggio cupo come pece.
Eccole, di nuovo mi assalgono, immagini e suoni sfalsati, come una musica fuori tempo, come un delirio dionisiaco, dove il piacere è portato dal dolore.
Raccolgo la testa tra le mani, conficcando le unghie nel cuoio capelluto.
Maledetto... Maledetto sia il tuo amore per sempre, dio sventurato, e il giorno in cui hai scelto il mio corpo non ancora fertile come altare...
Delle mani bloccano il mio corpo prima che possa toccare il pavimento. Se lo avessi toccato... avrei potuto rompermi, come una bambola di terracotta. E la mia anima sarebbe scivolata via. Socchiudo gli occhi, e mi lascio andare ad un sospiro.
Enea, l'uomo dagli enormi occhi di smeraldo.
Enea dalla voce profonda, inebriante come vino puro, che fa fremere le cosce delle donne, e palpitare i loro seni...
«Principessa, stavi cadendo...»
Grazie per aver detto una cosa tanto ovvia.
 

Questa è in assoluto la parte migliore {secondo me} di tutto il testo. Non che il resto sia brutto, ovvio, ma se avessi dovuto scrivere veramente la citazione preferita avrei dovuto trascrivere tutto il testo, quindi ho messo la parte più saliente, secondo me.
Amo questa Fic.
Grazie a te,
ora amo anche Cassandra.

Saluti,
Gy

Nuovo recensore
29/03/08, ore 00:56

Complimenti vivissimi per questa storia! A momenti mi sembrava quasi di leggere una poesia più che un racconto... Il modo in cui hai descritto gli accadimenti e soprattutto la Cassandra che hai presentato mi hanno affascinata tantissimo.
Cassandra è uno dei personaggi dell'Iliade (o comunque delle tragedie che ripercorrono il ciclo troiano) che preferisco, proprio per il terribile destino di cui è stata protagonista. E tutto per essersi negata al capriccio di un dio.
Ancora complimenti! tua 'myu.

Recensore Junior
31/12/07, ore 17:06

Ho adorato Cassandra dal principio alla fine della storia.
Caparbia veleggiatrice su una nave destinata al naufragio. Così credo la vedesse lo stesso Omero.
Bello come di fronte alla figlia di Priamo scorrano uno dietro l'altro tutti i protagonisti e tutti siano disegnati con precisione attraverso i suoi occhi. Azzeccata la figura di Elena, donna di vuota bellezza capace di avere terrore solo della propria sorte. E che originalità nel descrivere il vecchio Priamo che crede alla promessa di vendetta di Paride! Ho apprezzato Agamennone. Potente ed allo stesso tempo stanco, insoddisfatto. Mi ha decisamente spiazzato Enea, rispondente solo in parte al personaggio che conosco. Sono legato all'immagine che ho di lui, devoto alla famiglia, agli dei ed alla Patria fino all'abnegazione e del tutto dissimile dall'amante descritto. Immagine che però riconosco non avere riscontro nell'Iliade, ma nel poema di Virgilio.
Bella la costruzione del dramma finale. L'incontro tra il re e la principessa schiava, che riempiono per un breve periodo il vuoto delle loro esistenze stroncate dalla decennale guerra, al pari di quelle delle vittime. Una serenità subito negata dalla consapevolezza della sacerdotessa per quello che deve avvenire ed in conclusione avviene.
Una storia scoperta grazie alla Caccia di Criticoni e che si è meritata in pieno il mio voto.
Ti ringrazio di averla pubblicata,
Rik

Recensore Master
23/09/07, ore 12:26

Non ci sono altre parole: mi è piaciuta tantissimo, l'ho letta tutta d'un fiato e la fine, la morte di Cassandra, mi ha fatto venire quasi i brividi. Grazie per avermi dato questa fanfction su uno dei personaggi epici che più amo e condivido, la profetessa Cassandra! Continua così, scrivi bene e ne vale la pena!!

Recensore Master
22/07/07, ore 18:51

Ciao ^^ Questa storia è stupenda, davvero. Certo, io ho sempre immaginato Cassandra un po' più rassegnata, visto che sapeva sempre a cosa andava incontro, mentre nel tuo caso, certe volte sembra dimenticarsene, ma la sua caraterizzazione mi è piaciuto molto lo stesso. Soprattutto, ho apprezzato il modo di definire i personaggi in maniera perfetta con delle semplici frasi (si vedano Egisto, ad esempio). Bella anche la caratterizzazione di Enea, anche se come coppia non ce li ho mai svisti. Bella la descrizione dello stupro, ha fatto capire molto bene i sentimenti. Ho torvato azzeccato anche lo scambio di battute con Ulisse; Agamennone buono mi ha fatto un po' impressione, ma almeno è stato ben giustificato. Il più bello a mio parere è il primo capitolo, molto lirico, il più adatto al carattere di Cassandra.

Anonimo
20/05/07, ore 10:12

Cara Kury, hai colto in pieno i pensieri di Cassandra, il mio personaggio preferito del ciclo troiano. Ci tengo a precisare che, siccome il mio computer è vecchio, non riesco a leggere le fanfic. vietate ai minori, e questa tua storia lo letta sul tuo sito ufficiale, ma ho notato che non hai ancora scritto l'ultimo capitolo(Sul tuo sito). Ti prego, lo so che sie un po' pigra(Lo hai scritto tu), ma fa uno sforzo: scrivi l'ultimo capitolo sul tuo sito. Grazie per avermi ascoltato. Continua a scrivere!

Nuovo recensore
22/04/07, ore 22:46

scrivi benissimo e poi sono un appassionata di epica e il personaggio di Cassandra è davvero intrigante soprattutto nel modo in cui ti sei avventurata a raccontarlo. gran coraggio il tuo non è datutti affrontare un mito di questo tipo

jas69
19/02/07, ore 17:35

ok, scrivi bene, hai fatto un lavoro discreto, non c'è ke dire. solo ke x me tutto termina qui. scusa eh....cassandra è un'altra persona, non la identifico nei tuoi canoni.ciao ciao

Recensore Master
12/02/07, ore 21:29

Mi è piaciuta molto. nel primo capitolo la parte centrale è resa con grande passione. Inizialmente non mi convinceva, ma poi mi sono lasciata trasportare da questa Cassandra - in assoluto uno dei miei personaggi preferiti dell'epica - così "dannata". Scritta bene, con una prima persona usata magistralmente e con delle semplici e brevi frasi molto ad effetto. Complimenti! Artemisia

Recensore Veterano
29/01/07, ore 22:48

bellissima...coinvolgente, romantica, dolorosa, spasmodica dai tratti ossessivi e patetici(ricchi di sentimento). Sai proprio in questi giorni sto affrontando lo studio dell'Orestea, in particolare dell'Agamennone, forse è per questo che trovo tutto così dannatamente coinvolgente...

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