Recensioni per
Il tesoro del mondo
di _ivan
Salve Scrittore! |
Complimenti, l'hai scritta davvero bene. |
Alieni che smanacciano nelle frattaglie di un poveraccio qualunque... Una scena cruda e sanguinolenta, che tu hai trasformato in qualcosa di ben diverso: sembra quasi una poesia, una danza delle parole. Ti confesso che più di una volta ho perso il filo del racconto, rapito dai suoni e dalle immagini di questa vivisezione fuori dal mondo. Come hai accostato le parole, facendole vibrare e risuonare fra di loro... è bellissimo. Un fantastico esperimento di stile, perfettamente ben riuscito. Dici che è il tuo racconto preferito, senza sapere bene il perchè. Mi accodo: mi piace veramente tanto, e neanche io so bene il perchè. È una danza nelle profondità dello spazio e della mente umana, che ti prende e ti lascia ubriaco, esauto e incredibilmenre apppagato. I miei complimenti. |
"Una massa oleosa di colorati ricordi e di viscose verità. |
Ed io scriverei "il triplo meglio di te"? Ne dubito... |
Un gran bel racconto. Ottime le descrizioni, molto toccanti e cariche di dettagli e particolari. Devo ammettere che è abbastanza inquietante come racconto ma colpisce molto e fa riflettere. E' scritto molto bene, con il lessico giusto e scivola senza problemi mentre lo si legge. Un solo difetto, se così lo si può chiamare, è quello che in determinati punti avresti dovuto utilizzare le virgole per rendere più ordinata la stesura e ti mostro subito quali sono: |
E' veramente una storia angosciante. Dà i brividi, al punto che sono arrivata a pensare: no, è solo un incubo che Boyle sta facendo, solo uno slancio eccessivo di immaginazione. Ho dovuto ripetermelo per convincermi, perché era tutto troppo reale, sembrava di assistere alla scena. E' tutto così incredibilmente vivido nelle tue parole. Vivido, crudo, asettico, privo di dolore eppure carico della stessa sensazione che questo lascia addosso. E si chiude come un brano di musica classica, che dopo un crescendo tumultuoso e per certi versi caotico, sfuma all'improvviso in un lievissimo adagio. |
Gustosa. Ho apprezzato in particolare l'inversione del "niente che si ricorda di lui", un'immagine corrosiva. Questo scavare disperatamente alla ricerca dell'anima mi ha riportato alla mente il fatto che nell'Alto Medioevo i medici (o erano i teologi? Bah) sostenevano che l'anima risiedesse nell'intestino: come dire che antico è anteriore sono una cosa sola. E poi ancora, la suddivisione finale, questa volta dello spirito - che è prima di tutto intelletto - evoca l'idea di una vastità "aliena", appunto, inconoscibile, insomma, roba profonda. E il plauso lo rivolgo al lessico, che è immediato e sottile. |
questo è il tuo testo che mi è piaciuto di meno, è vero, ma non significa che ugualmente non mi sia piaciuto o quanto meno che non mi abbia intrigato. il fatto è che io adoro stili di scrittura più lineari e meno confusi, e questo ormai è dato per assodato. il disordine delle parole e il fatto che spesso e volentieri ci siano concetti espressi in maniera un po' raffazzonata o ripetuta non ha contribuito a soddisfarmi al cento percento, ma ammetto che c'è stato un particolare che mi ha colpito e stregato: immaginavo che inizialmente il testo si limitasse a descrivere una scena fin troppo 'trita e ritrita', con gli alieni che cercano l'anima e la trovano nel cuore dell'uomo, che è un essere che ama e dadada, via con i sentimentalismi. il fatto che invece non abbiano trovato nulla e che quindi abbiano ripiegato sul cervello, dove hanno trovato i sogni e le ambizioni, mi ha sorpreso non poco. mi piace l'immagine dell'essenza e l'anima dell'uomo all'interno della testa, e non del cuore. mi piace anche il fatto che venga considerata il vero tesoro del mondo, a discapito invece delle visioni più comuni che mettono i sentimenti al centro di tutto. davvero, da te non me lo sarei mai aspettato! ahahahahah è stata una lettura piacevole. strana, ma pur sempre piacevole. |
Bella, davvero molto. Mi piace come descrivi le cose, senza cadere troppo nel particolare, ma lasciando bene intendere. |
La scena è meno cruenta di quanto mi aspettassi, forse perchè sei riuscito ad usare la giusta dose di descrizioni senza cadere nel particolare (perchè sei molto "sensoriale" nelle descrizioni: parli sempre di odori, suoni, effetti visivi), o forse perchè hai usato uno stile un po' più... onirico, ecco. |