Recensioni per
Pietas
di Mendori

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/11/12, ore 20:54

Questa flashfic è stupenda.
Credimi, non so da che parte cominciare a commentarla, perché dubito di poter trovare le parole giuste per esprimere quanto mi è piaciuta. Ma ci proverò, cercando anche di non cedere alla tentazione di copia-incollare ogni riga per esprimere tutta la ammirazione.
Insomma, che cosa posso dire?
Innanzitutto, il linguaggio è meraviglioso: poetico ma immediato, scorrevole e mai pesante.
Ho trovato straordinarie le immagini da te utilizzate. Quella delle mani di Sigyn come fiori (tra l'altro, mi sono innamorata del "colore chiaro dei cuori di conchiglia", visto e considerato che l'allitterazione mi ha fatto sentire sulla lingua la fragilità propria delle conchiglie, quelle sottili e bianche bianche, quasi trasparenti); quella del plenilunio della ciotola e del serpente come un terribile sole (e la connotazione negativa che dai al "sole" è, come dire, avvalorata dagli occhi rovinati di Loki... Dato che, quando si ha male agli occhi, la luce è la prima cosa che si vuole evitare).
E Loki... Loki è perfetto nel suo dolore che lo porta a credere che la moglie stia sorreggendo la testa della vipera, nella sua rabbia irragionevole... Mi ha dato i brividi, e fatto provare ancora più ammirazione per Sigyn e la sua forza, la sua fedeltà nei confronti del marito.
Bellissima l'immagine della dea che si china sul proprio sposo, tamponandone il viso con i propri capelli e baciandogli le guance sfigurate. Me la sono vista davanti agli occhi, e non sto esagerando.
E okay, mi ero ripromessa di resistere alla tentazione di copia-incollare tutto, ma almeno questa frase devo riportarla: Pensi: in quel gesto c'è la sua bellezza, e ferito e sconvolto la ami di nuovo. Sono sbalordita di tutto quello che mi ha comunicato, pena, pietà e un amore immenso.
Adoro anche la doppia valenza del titolo. Di primo acchito, l'avevo inteso solo come la pietas di Sigyn (tra l'altro, se non ricordo male, è un termine che parla di senso del dovere pur senza escludere il legame affettivo, di solidarietà, quindi credo si addica molto a Sigyn), ma nell'ultimo pezzo... Ecco che si vede anche la pietà di Loki, che nonostante la rabbia, nonostante il rancore, si ricorda di lei che è sempre stata al suo fianco. Quel bacio tenero mi ha preso il cuore, tutto intero.
In conclusione, ho amato ogni singola parola e ti faccio tutti i miei complimenti (e mi scuso per la recensione che mi sembra tanto terribile XD)!
P. S. Rileggendola (non la leggerò mai un numero sufficiente di volte), ho notato una svista: "Ma quanto Sigyn è costretta a spostarsi per vuotare la ciotola" (quando).
(Recensione modificata il 26/11/2012 - 08:56 pm)

Recensore Veterano
01/09/12, ore 13:06

Splendida. Davvero, ogni singolo elemento di questa storia è splendido.
L'amore e la lealtà di Sigyn, la tenerezza che riesce ancora a portare nella vita di Loki anche nei momenti di disperazione più nera, il rancore che non riesce a portargli perché conosce il suo dolore. Il modo in cui Loki la vede, nella sua mente stanca e tormentata, attraverso quegli occhi ustionati che a tratti non riescono nemmeno più a vedere la realtà che si trovano davanti: prima come una salvatrice, una creatura angelica che regge per lui la ciotola di veleno e il peso del mondo, e poi come il mostro, la serpe che lascia che il veleno goccioli sul suo volto. E poi Ragnarok, quando tutto finisce ma Loki si ricroda ancora di lei che gli è sempre stata accanto, l'unica tra tutti gli dei.
Il tuo stile è allo stesso tempo semplice e poetico, capace di mescolare e unire in modo indissolubile odio e amore, dolore e tenerezza, amarezza e delicatezza. In modo sottile e delicato, dà l'idea di un amore immenso e indistruttibile, da parte di entrambi i personaggi.
Complimenti!

Recensore Master
05/08/12, ore 23:49

Magnifica. Amo molto lo stile descrittivo e c'è tanta poesia e arte nella prima descrizione delle mani di Sigyn, le mani che alleviano il dolore di Loki, che gli rendono sopportabile la tortura e riescono a fargli sentire ancora un briciolo di tenerezza. Amo questa Sigyn.

Recensore Master
27/07/12, ore 19:36

Splendida, veramente splendida questa breve storia in cui ci sono tutte le sfaccettature di un dio complesso como Loki e bellissimo il modo in cui viene raccontata la pietas di Sigyn "la fedele". In quel bacio prima della battaglia finale, prima della fine del mondo, c'è davvero molta tenerezza. Complimenti vivissimi.

Recensore Master
27/07/12, ore 10:06

Ma complimenti! E' bellissima.
E' molto breve, si, ma c'è davvero esplicitato tutto il tormento che si agita nell'anima di Loki, costretto a subire il veleno della serpe del mondo. Mi piace moltissimo il modo in cui hai utilizzato questa sua visione allucinata a causa del veleno e come essa si rifletta su Sigyn, rendendola un fiore, una figlia della luna e poi, un mostro.
Loki è distrutto dal dolore e cede, urlando e ferendo a parole la sua sposa, ma ella torna sempre, comprendendo (forse l'unica tra gli dèi norreni) quello che si cela nel cuore del dio. Molto toccante il momento finale, poi, prima di Ragnarok.
Davvero, piccola e intensa.
Ancora complimenti :)

ps: non essere modesta. Hai creato dei personaggi vividi e ricchi in poche linee, e non è da tutti.