Oh, finalmente ce l'ho fatta! |
Salve FabTaurus! |
È assolutamente incantevole. Pura poesia, piena di immagini meravigliose. Non avevo mai letto una cosa simile, davvero stupefacente, soon ancora stordita. Complimenti, davvero. =) |
Come promesso, eccomi qui. |
Mi lasci senza parole. |
Sei un superaggettivatore recidivo :D |
complimenti la tua storia mi è piaciuta molto, sei molto bravo a scrivere. continua così! |
ti dirò, dopo aver letto una recensione spietata su 'alice nel paese della vaporità' avevo quasi il terrore, visto l'elemento 'vapore' nel tuo scritto, che tu potessi aver cercato di imitare con scarsi risultati quel libro che, parliamone, è già abbastanza scarso di suo. |
Davvero molto, molto bello. La fine inaspettata, colpisce molto. Il ritmo narrativo è ottimo anch'esso. Il lessico è appropriato. le atmosfere intriganti (la sena dei "polimorfi" mi ha immediatamente ricordato le atmosfere che spesso Miyazaki utilizza nei suoi film, come Mononoke o la Città incantata) Sei un bravo narratore. Tuttavia, rispetto l'altro racconto che ti ho recensito, qui ho notato una maggioranza d'errori (poche sviste nella battitura, diverse ridondanze, qualche virgola saltata) la stessa frase d'apertura, a mio avviso, andrebbe risistemata un po' proprio perché presenti termini ridondanti. Ho segnato qualcosina, ma esagererei nel trascrivere qui, non voglio fare il maestrino. Ti consiglio solamente di rileggere bene e abbreviare là dove possibile (a volte basta un solo termine per esporre un concetto altrimenti espresso con più parole; ma son sicuro tu lo sappia già, non sei affatto nuovo del "mestiere") |
Diamine... Sei proprio bravo. La mia recensione, se paragonata alle quattro precedenti, sarà davvero pessima, sià perchè gli altri utenti hanno già detto tutto e sia perchè non mi vengono altre parole per descrivere questo racconto se non meraviglioso. Rende benissimo l'idea di ogni elemento, così che non ci sia fatica ad imprimerlo nella propria mente, le parole usate sono simili a sussurri bisbigliati all'orecchio di un bambino. Per qualche ragione mi è sembrato di stare dentro una macabra ninnananna (boh, forse dovrei cambiare spacciatore XP) che termina come mai ti saresti aspettato. Lo so che ti avevo promesso di fare la stronza ma ritengo impossibile Comportarmi in certi modi su una storia scritta tanto bene, di una persona più esperta e brava di me nella scrittura, tra l'altro. Bellissimo racconto, davvero -Jessica |
E' bellissima, scritta benissimo, alcune parti sono poco chiare ma è questo il bello di questa storia, che siamo in una dimensione onirica, e nei sogni nulla è mai chiaro. |
Mi è piaciuto veramente molto questo tuo esperimento e devo dire che è anche decisamente ben riuscito :) La narrazione è perfetta, il tuo ampio ed abilissimo uso del lessico riesce a trasmettere tutte quelle sensazioni in maniera veramente molto efficace, mi sembrava di essere dentro al testo! Il fatto poi che si tratti di una narrazione non convenzionale rende tutto più interessante, più intricato e in un certo senso rende il testo anche più libero all'interpretazione del lettore. Mi piace anche il tema dell'immaginazione e del potere di quest'ultima, che pervade tutto il testo e ne è il fulcro vero e proprio in fondo. Ti segnalo solo due piccoli errori che mi sono saltati all'occhio in modo che tu possa correggerli: riga 5 ti sei perso una "d" in "grande" e a riga 17 c'è un "venne" di troppo, ho notato solo questi leggendo, sono evidentemente errori di svista. |
Davvero singolare questo brano. è qualcosa di sottilmente diverso da ciò che io abbia mai letto. Siamo talmente atrofizzati su storie costruite attorno ad un'ottima trama oppure su bei personaggi da dimenticare che possono esserci altri fini nella narrazione. Riuscire a trasmettere le esperienze sensoriali e il caleidoscopio di colori e sensazione che si rincorrono nel testo. Sommariamente abbiamo tre momenti diversi nella narrazione. La nebbia, la radura e il finale. il passaggio fra le prime due parti è molto tenue e delicato, come è giusto che sia. la narrazione procede lenta, soffermandosi sui dettagli e muta pian piano, come la grigia coltre che si apre facendo strada ad Alteria. Dal bosco passiamo alla radura. Molto bella la descrizione degli spiriti della nebbia, in particolare ho apprezzato il passaggio in cui tentavano di comunicare con la protagonista. Magistrale l'accostamento delle parole "illusioni reali" che fa emergere il lato più poetico del testo. un ossimoro, una dura contrapposizione che fa capire che alla base che bisogna leggere le scelte lessicali anche in base al suono e alle sfumature, che semplicemente sul significato. Decisamente più repentino è il passaggio fra la seconda parte e il finale. Un deciso e secco cambio di toni. Una lotta fra i colori e il grigio mondo della nebbia. la Natura sembra viva, sembra vibrare di una propria energia. Possiede un tale immensità che Alteria ( e tutti i lettori con lei ) non può che star lì ad ammirare, perdendosi nella vastità dell'orizzonte. Ho tre critiche ( e mezzo da fare al testo ). |
Prosa poetica o no,sai scrivere bene e si vede anche :) |