Recensioni per
Shirley.
di pervinca potter

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/03/14, ore 22:43
Cap. 1:

Non ne vai fiera?
Vai da qualche psicologa, hai bisogno di un controllo.
Cavolo!!! Ma è stupenda questa one shot! E tu dici che non ne vai fiera?
Ah no, non te lo permetto, ne va del mio nome (che è praticamente identico al tuo ù.ù)
No seriamente è fantastica, sei bravissima a scrivere...
Spero che cambierai opinione su Shirley, prima o poi.
Baci,
VìGranger7
P.S.: ok, non sono identici, ma ne va del Nostro nome!!! Ahahah scherzo dai...

Recensore Veterano
03/05/13, ore 18:37
Cap. 1:

Bellissimo poi io ADORO Shirley Poppy, è la mia preferita!!! Le mie amiche pensano che io sia una pazza quando inizio a parlare di lei... be' ti scrivo tutto questo per farti capire quando mi sia piaciuto il capitolo, spero tanto che continuerai la ff, un bacio Denny :)

Recensore Veterano
09/12/12, ore 14:36
Cap. 1:

Bellissimo! ehm, ciao, sono nuova e questo tuo racconto mi è piaciuto moltissimo!
Adoro la serie e lei in modo particolare, e il tuo racconto le rende molta giustizia.
Sicuramente questo è il punto migliore:"Sorride, Shirley.
Dolce, inafferrabile, come un soffione che vola via.
Tante volte quel sorriso aveva turbato le persone che l’avevano visto.
Surreale, sembrava giungere da lontano.
Forse dal deserto, forse dal mare.
Accennato, eppure così significativo.
Non era un sorriso di gioia, né di amarezza.
Non aveva nulla di superficiale o finto.
Anzi, nulla era mai sembrato più autentico di quelle due piccole labbra di bambina.
Le ciglia lunghe accarezzavano l’aria, quelle ciglia che erano i guardiani delle due perle nere e lucide che erano gli occhi di Shirley.
Bastava guardarli per un secondo, un misero secondo e tutti i pensieri svanivano, le preoccupazioni, le gioie, i turbamenti.
Il cervello e l’anima si svuotavano, sommersi dall’oceano di sensazioni che gli occhi di quella strana bambina riuscivano a trasmettere.
Erano due laghi densi, o forse l’altra faccia della luna.
Magari Shirley li aveva rubati dalle profondità del mare o chissà, li aveva raccolti insieme alle conchiglie, mentre passeggiava sulla spiaggia dopo una mareggiata.
Di una cosa erano certi tutti colori che vi si erano imbattuti :
quelli non erano occhi come tutti gli altri, né di magico, né di non magico.
Quando le dicevano qualcosa di simile, Shirley sorrideva, in quel suo modo impalpabile ed etereo e rimaneva in silenzio.
Dopotutto perché parlare? A cosa sarebbe servito?
Forse le parole potevano spiegare la sua condizione “umana” ?
Forse le parole potevano esprimere le sensazioni che prova la bambina custode dell’infinito potere?
Potevano forse le parole far comprendere agli altri un destino come il suo?
Shirley sorrideva, sorrideva sempre in quel suo modo incredibile.
Sorrideva anche in quel momento, su quella collina, con i vestiti di scena di sua madre addosso.
Sorrideva guardando Fairy Oak acclamare le sue eroine.
Lei sorrideva.
Sapeva che il suo posto non era tra quella folla festante.
Nessuno avrebbe capito.
Sarebbero venuti ad abbracciarla e ringraziarla per un gesto di cui nessuno poteva comprendere il significato.
Come spiegare un fenomeno come quello accaduto quella notte?
Come spiegare il senso di quel tocco che aveva cambiato tutto, per sempre?
No, non era posibile.
Nulla di umano sembrava possibile per lei, nella stessa misura in cui tutto il magico le era possibile grazie ai suoi poteri.
Non le era possibile sorridere come tutti gli altri: in quel mondo lei era unica, ma anche sola.
Non le era possibile guardare i suoi concittadini come suoi compagni, perché così non era.
Non le era possibile comportarsi come una ragazzina qualsiasi, poiché non lo era.
Era un destino singolo, che non poteva dividere con nessun altro.
Un sentiero solitario che doveva percorrere da sola : un sentiero che tutti gli altri nemmeno potevano vedere.
La sua vita era una notte senza stelle, un giorno senza sole.
Destinata per sempre a sorridere, ad osservare senza mai prender parte realmente, senza mai vivere davvero.
Ed ora era lì, in quel posto dove si sentiva davvero se stessa: avvolta nelle vesti di sua madre che aveva condiviso il suo stesso destino prima di darla alla luce e sparire per sempre, con il vento che le sussurrava qualcosa , guardando una realtà così lontana eppure così vicina a lei, mentre i suoi capelli si confondevano con il rosso dell’alba nascente."
Bravissima!!!

Recensore Master
06/08/12, ore 20:28
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
L'autrice, pervinca potter, ha creato una delle One-shot (a mio parere, ma non soltanto) più belle del fandom; una Shot che tratta un argomento tanto complesso quanto delicato : la storia, o meglio, l'essenza di Shirley Poppy.
La vicenda trattata ha il suo inizio dopo l'ultima battaglia, quella da cui Vaniglia e Pervinca escono vincitrici, dimostrando che, ancora una volta, l'Amore ha vinto su tutto.
Trovo che il fatto di raccontarla sotto il punto di vista di Shirley sia un atto coraggioso e bellissimo, senza dubbio.
L'autrice, con frasi brevi ed incisive, riesce a far capire immediatamente al lettore cosa prova la protagonista della storia : un punto fondamentale per la riuscita della vittoria, che tuttavia rimane oscurato - perché quel suo gesto è stato troppo grande per essere compreso dall'umanità dei cittadini di Fairy Oak.
Ma, d'altro canto, si sa che "Shirley" e "Normalità" sono due poli opposti, destinati a non combaciare mai e poi mai.
L'autrice l'ha spiegato divinamente, in poche e semplici parole :
"Nulla di umano sembrava possibile per lei, nella stessa misura in cui tutto il magico le era possibile grazie ai suoi poteri"
E' impressionante notare come un concetto tanto articolato sia stato steso perfettamente in una sola, semplice frase.
Notevole anche il modo con cui l'autrice ha fatto comprendere al lettore di come Shirley sia, in qualche modo, destinata a rimanere sola, restare in disparte ad osservare i festeggiamenti a cui lei per prima avrebbe dovuto partecipare ma, poiché ella è custode dell'infinito Potere, non può.
Rassegnata all'amara consapevolezza di tutto ciò, Shirley non piange, no dimostra rabbia nei confronti del villaggio, che non onora la misteriosa eroina come si meriterebbe.
La ragazza sorride, e l'autrice - con la semplicità incisiva che ha contribuito a rendere questa storia meravigliosa - spiega il fatto in modo impeccabile, di nuovo.
"Sapeva che il suo posto non era tra quella folla festante"
Shirley, come già detto, è consapevole della sua natura, del fatto che non potrà mai essere al livello degli altri, perché, in qualche modo, lei è sopra a tutti gli altri.
Gli altri, coloro che non capiscono e che non potranno capire nemmeno tra mille anni.
Un'altra farse che mi ha colpita davvero, è stata la seguente "Sarebbero venuti ad abbracciarla e ringraziarla per un gesto di cui nessuno poteva comprendere il significato"
In sedici parole, pervinca potter ha espresso tutta Shirley Poppy, tutto il suo Potere, tutta la sua consapevolezza - a cui ormai si è tristemente, ma forse nemmeno troppo, rassegnata.
Il finale rievoca la mamma della ragazza, facendo riferimento al fatto che anche Aberdeen, a suo tempo, se ne andò - non possono esistere due Infiniti Poteri.
E' dolce e amaro il fatto che la ragazzina sappia che sua madre visse la sua stessa situazione, le sue stesse paure, e chissà che ciò non la faccia sentire meno sola.
Ci sono delle storie che, anche dopo averle lette dieci volte, ti rimangono nel cuore e vorresti che tutto il mondo sapesse quanto esse siano spettacolari e degne di essere lette, perché arricchiscono, donano qualcosa di speciale al cuore - e non si può rimuovere.
"Shirley" è una di queste.
Complimenti, pervinca potter :D
OPP

Recensore Veterano
06/08/12, ore 12:38
Cap. 1:

Ciao! ho trovato questa storia senza recensioni, e mi son detta "o è così brutta che dopo averla letta uno si allontana, o è così bella che lascia senza parole". In questo caso è vera la seconda ipotesi.
E' assolutamente fantastico il modo in cui hai descritto Shirley, in modo malinconico e dolce. Mi sono persa nelle descrizioni, così delicate e profonde, di questo personaggio così particolare e affascinante.
Non mi sembra che tu l'abbia inserito fra i generi, ma a me leggendo è parso di leggere una poesia.
Davvero complimenti, credo che sia una delle fan fiction più belle che sia mai stata pubblicata sul fandom di Fairy Oak.
Un bacione, alla prossima!
_Haru_chan_