Sembra proprio una bella storia! Mi è piaciuta la conversazione tra il mago e la rhise, non scontata, permette di scoprire dei risvolti interessanti di entrambi i personaggi. Ti segnalo solo un errore di battitura che si fa notare un po': "coscenza" al posto di coscienza, verso l'inizio del testo. Mi piacerebbe vedere un continuo :) alla prossima!

Questa storia si prospetta interessante.
L'idea della magia bandita per una ragione storica è originale, e in questo contesto è curiosa anche l'idea della Torre (come sarà nata, come si sarà sviluppata, quali saranno i suoi legami col resto del mondo).
E cosa sarà stato mandato fare il protagonista?
Vedo che è una storia con un solo capitolo, peccato perché sarebbe interessante continuare.

Oh ma che bel racconto fantasy che abbiamo qua! La tua rhise mi ricorda molto lamie e empuse(mitologia classica) e devo dire che l'hai proprio caratterizzata bene, con una psicologia da animale saprofago davvero ben calibrata. Il protagonista poi è davvero interessante, poliedrico, e con una vena di sarcasmo che ho molto apprezzato. E anche l'atmosfera in cui fai emergere sapori bucolici e una lieve magia mi è piaciuto davvero molto. complimenti, ti sei guadagnata un nuovo fan. =) dal mio punto di vista il tuo modo di aggettivare è molto efficace invece; magari ogni tanto può scappare qualcosa di troppo, ma nulla di fastidioso visto la fluidità e la linearità con cui scrivi.
Fabio
(Arrivato su consiglio di _ivan. Consiglio che sono stato ben felice di aver ascoltato)

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Hai una fantasia a tutto tondo. Completa. Intrigante.
E' una cosa bella; rara. Il problema principale è che fatichi ad entrare nel vivo dell'azione, lasciandoci nel limbo del preambolo.

Questo scoraggia molti lettori. Hai idee ottime, ma le corredi - per citarti - di qualche decina di chili di contesto.

Ti faccio un esempio: "I suoi occhi brillavano come stelle bramose quando allungò la mano ghiacciata verso il corpo dormiente" - quanti aggettivi! Sai, è stato il mio stesso problema e ogni tanto fatico davvero a scrollarmelo di dosso.

"I suoi occhi erano stelle bramose quando allungò la mano algida verso il dormiente..."
- le stelle brillano, è la loro prerogativa principale. Se metti solo stelle, capiremo che brillano di conseguenza.
- algida, ghiacciata, fredda, gelida, quel che vuoi!
- verso il dormiente... beh, sì. Tanto sappiamo che è lui. Il corpo, dico. O corpo o dormiente. Assieme appesantiscono e non aggiungono niente alla narrazione.

Anche io vedo le cose in maniera incredibilmente perfetta, e anche io voglio che gli altri le vedano come le vedo io. Nel modo più perfettissimamente uguale a come le vedo io. Se le vedessero in modo un po' diverso mi arrabbierei tantissimo! Purtroppo però questa è la vita, e lo scrittore non deve imporre tutto quello che c'è nella scena - ma lasciare che il lettore completi quello che manca. (Fornendo, naturalmente, gli elementi principali. Come quel gioco sulla settimana enigmistica in cui si collegano i punti!)


"Sorrise al giovane, denudando tre file di denti aguzzi come coltelli"
- TRE FILE! Poffarbacco, è da paura come flash! La manza che spalanca la bocca e tira fuori un arsenale di  denti è sempre d'effetto.

Ecco, sono particolari come questo che catturano l'attenzione del lettore. Purtroppo si perdono un po' nell'aggettivamento. Ma se saprai ripulire tutto, cose come questa risalteranno forte e chiare, catapultando il lettore nel tuo punto di vista.

So che è una sofferenza. Mi sa che non siamo poi tanto diverse!
Che dire, mi piace. Non ho ben capito la cosa del globo, dovrai spiegarla leggermente meglio. Alla fine non conosciamo benissimo la tua ambientazione.

Per il resto... Ti seguirò senz'altro, mi piace come scrivi.
Conosci la grammatica, la sintassi. Non è una cosa che ho visto spesso qui in giro... ^_^; E adesso fila a scrivere! è_é

Mi spiace se in qualche modo dovessi averti offesa, la mia intenzione è quella di spronarti a fare mehlio perché secondo me hai del potenziale.

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