Recensioni per
E forse è solo abitudine
di TuttaColpaDelCielo

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
01/05/14, ore 20:17

Accidenti.
Ho letto prima 'E forse è solo rimpianto'. E poi mi sono accorta che sul Paese del Sole non era stato ancora detto tutto!
Chiedo venia, avrei dovuto leggere prima questa.
In ogni caso; dio, complimenti. Questa narrazione scattante, le virgole omesse, parole d'impatto, splendide. Che. Ansia. È davvero notevole; e poi, immaginare cose del genere! Non so come tu sia arrivata a scrivere ciò, intendo, che idea ti abbia portata a farlo, sarei proprio curiosa di saperlo, se mai vorrai condividerlo.
Sei speciale, scrivi bene, ma un bene... speciale, strano, non saprei. Mi è piaciuta, comunque. È così ahhh, veloce e opprimente, ti viene l'impulso di girarti verso la finestra per controllare se tutto sia ancora a posto.
E brava ancora, complimentissimi, un saluto.

Recensore Master
30/08/12, ore 19:29

Oh.
Mi viene da piangere.
E prima di scrivere queste quattro parole ho fatto una pausa di mezzo minuto a guardarmi le mani, perchè, davvero, non so cosa dire oltre "Oh".
Mi sento intrappolata in un circolo vizioso come questo e nel Paese del Sole abitano tutti loro, le persone che odio, che sogno di notte, per cui piango come una cretina. E io sono sempre vestita di pigiama leggero, la mia pelle è leggera e si brucia, si consuma, si scioglie sotto i loro sguardi, sotto quella pioggia acida che sono i loro occhi. Io corro, corro sempre, corro da lui che è la mia cosa e che è come se mi perseguitasse. Eppure, correndo, so che in realtà sto andando da lui, ovunque io vada, qualunque strada io prenda. Ed è così anche di notte, quando dovrei riposare. In quel buio che dovrebbe aiutare, quando invece non cambia niente.
Mi viene da piangere, sì, perchè qualunque cosa legga penso a lui, ho paura di loro. E leggere questa tua cosa è ancora peggio.
E so che nelle recensioni bisognerebbe dire qualcosa della storia, lo so. Però come faccio a dire, se quella che corre sono io, se il Paese del Sole è attorno a me, se tutto gira, gira e io corro, corro. Che stanchezza.
Perdonami, ma è difficile dire di più nelle storie in cui il contenuto prevale sulla forma, dove ci sei tu (tu nel senso di tu autrice) e poi ci sono io ed è tutto confuso. Io faccio che chiudere qui. Sappi che "Oh" significava una pacca sulla spalla, un corriamo insieme, un ti capisco, un mi dispiace. "Oh" era: sai toccare corde profonde.