Recensioni per
Stranger to beauty
di alister_

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
03/08/13, ore 22:20

Hai ragione .
Anch'io ho conosciuto da poco la obana sensei ma è da alcuni mesi che sto leggendo le sue opere ,quella di partner è stata la prima a farmi emozionare anche se "infatti "ci sono alcune cose inspiegabili nella storia ,molte e tra alcune anche la storia tra sumika e tojo anche se credo che la obana ,in realtà non voleva andare in fondo sulla storia dei due ma per di più ,sul riscatto fatto da nae .ovviamente è la mia opinione ....
Riguardo alla tua storia,mi è piaciuta ,brava !!se avessi qalche idea per partner magari ne farei una anch'io ma purtroppo ...
Ciao ciao .

Recensore Junior
08/07/13, ore 21:43

Sai è molto carina, ho sempre voluto sapere la storia tra Sumika e il professore ,una delle cose che mi da più fastidio nelle opere della Obana è il fatto che non spiega certi fatti, ma gli lascia misteriosi,
C'è una cosa che non ho mai capito: la signora Noguchi in modo platonico Sumika o la ama proprio in senso stretto?
e un'altra cosa: il bambino che ricostruisce Tojo è Seita(LSP type 01)??
A proposito sai sto creando il cosplay di Moe ,sara divertentissimo impersonarla e concerò la mia migliore amica come Nae ....mi rendo conto che più di una recensione questo è un messaggio per l'autrice , ma il fatto è che mi sono appena iscritta e non ho ancora preso dimestichezza sul come mandare mail, mi scuso con tutti i lettori per la mia ignoranza in materia.

Recensore Veterano
08/09/12, ore 13:28

Grammatica, sintassi, ortografia: 5/5
Forma: 4.5/5
IC: 5/5
Originalità: 4/5
Attinenza al prompt: 3/3

La storia è scorrevolissima, si legge con piacere e facilmente. I periodi sono della lunghezza ottimale, restano impressi senza essere né troppo brevi né ridondanti.
Ho riletto da pochissimo questo manga, quindi mi sento molto sicura anche nel giudicare l’IC più che perfetto: l’apatia di Tojo, la sua follia illuminante, quel misto di amore ed odio in Saeko, e il candore di Sumika, esattamente come l’ho sempre immaginata.
Non posso dare un punteggio pieno all’originalità, perché se da una parte già la scelta di un manga di nicchia come Partner alza di molto lo standard, e pure il PoV scelto è tutto fuorché banale, dall’altra le scene sono molto semplici, e per quanto riprendano dei Missing Moments, non sono particolarmente creative. Con questo non intendo sminuirle, perché ho apprezzato fortemente ogni paragrafo, leggendo la fan fiction con un sorriso soddisfattissimo.
Piccolo appunto sulla forma: all’inizio hai mantenuto una regola di spaccati inferiori o pari alle cento parole, mentre gli ultimi due hanno superato abbondantemente il centinaio, creando uno squilibrio nella fan fiction rispetto alle parti iniziali. Avrebbe dato più continuità mantenere la stessa lunghezza per tutti gli spaccati.
Mi permetto di dissentire infine sul prompt: la fan fiction riprende esattamente la citazione dell’Amleto. Così come la follia – o genio? Anche nell’opera di Shakespeare il dubbio rimane – di Amleto viene vigilata, tuttavia senza che vengano posti ostacoli, così Saeko osserva ed accompagna Tojo, e non lo ferma. Come il folle Amleto è pericoloso in quanto principe di Danimarca, così lo è anche Tojo, per la sua profonda intelligenza, la mancanza di scrupoli e i fondi a sua disposizione.
Un lavoro eccezionale. I miei complimenti.

*si chiude il sipario*
E ora partono gli ormoni, perché aaaaaaah PARTNER! *________* Ci voleva, ci voleva veramente un'apripista per questo manga, e speriamo che vedendo la tua shot anche altri ne scrivano! Tojo e il suo rapporto incestuoso con Sumika sono una delle cose che più mi è rimasta del manga - sarà anche per questo che, poco dopo aver letto la tua shot ho arraffatto Proibito? bwah <3 - e non ci speravo proprio di poter leggere qualcosa su di loro, poi il punto di vista di Saeko arricchisce il tutto perché lei li ha visto crescere - ed impazzire - entrambi, e in qualche modo anche lei si è tuffata in quella stessa follia. E qualcosa di inconscio, ogni essere vivente è attirato dalla bellezza, e forse noi uomini ne siamo ancora più succubi, e questa cosa è evidente nella shot, e io non sono in grado di dar voce piena a quanto mi sia piaciuta, quanto sia stata toccante. Ti viene voglia di rileggerti il manga, e questo succede solo con le storie belle.
Complimentoni, sorella!

Recensore Veterano
03/09/12, ore 10:26

Felice di constatare che non sono l'unica ad aver continuato a seguire fedelmente la maestra Obana nel periodo post - Kodocha, il nostro amato "Rossana" in Italia, storpiato in modi che non credevo possibile. "Andante", altra opera della Obana che ho apprezzato non poco, è parente alla lontana di Kodocha, mentre con Partner si discosta drasticamente dai soliti canoni d'amministrazione, proponendoci la versatilità congenita di una vera artista. In Partner mi ha stupita non poco, poichè è riuscita a porre in un contesto specifico le stravaganze grottesche che facevano solo da sfondo in Kodocha - come la "malattia della bambola" e lo stalker di Akito, presenti solo nel manga - o in Andante stesso - l'incesto tra i fratelli Mel e Natsu - quindi sono rimasta incuriosita quando ho trovato una storia nella sezione, anche se penso si possa catalogare nei famigerati fandom riservati a poche anime.
Io ho già apprezzato più volte la tua stilistica efficace, quindi mi sono cimentata in una lettura attenta e scrupolosa (per quanto sia possibile).


Ho un disgustoso favoritismo per i personaggi di sfondo e con grande spessore, quind anch'io come te sono rimasta plagiata dall'aura di mistero di cui era intrisa la dinamica tra Sumika, Tojo e Saeko, il personaggio in cui tutti possono rispecchiarsi; sebbene tu ci abbia ricamato un pò sopra, riguardo al background, ho ritrovato comunque la stessa solerzia tesa che mi ha fatto apprezzare ancor di più la storia, la concretezza dei suoi personaggi - tematiche permettendo - e la latente umanità nascosta dai loro intenti folli. Sei rimasta fedele a te stessa, senza trascurare le esigenze di copione.
La frase attorno alla quale si arrampica il dinamismo della storia, che cresce sempre di più come una pianta rampicante cresce intorno alla balaustra di un balcone secolare, è calzante e votata a sintetizzare la follia di Tojo - e la sua spiccata simpatia per la necrofilia - con approccio filosofico e che Saeko vede come movente per odiarlo e odiare la sua bellezza.
Non potevi trovare soggetti migliori.
In Saeko e nelle sue parole è concentrato il dinamismo che vede contorte le vicende che si susseguono con climax crescente: lei è innamorata della bellezza e lo si vede nei piccoli gesti, che sono di prassi; come quando accarezza i capelli di Sumika e si sofferma a studiarla, come se ricercasse un avvicinamento a questa bellezza, in modo da poterne essere plagiata lei stessa. E', sì, un amore disperato e senza speranza; ma è anche una ricerca disperata e senza speranza.
Con la morte di Sumika, sopprime questa perdita - quindi questo fallimento della sua ricerca - iniziando a studiare da vicino Tojo, senza spingersi troppo oltre come dice lei; ma rimarrà plagiata lei stessa dall'immorale bellezza delle sue mani, del suo viso.

"E' splendido anche mentre affonda le mani nella carne morta e s'imbratta il camice di sangue. Si chiede come quelle dita abbiano potuto toccare anche la pelle candida di Sumika; l'hanno macchiata irrimediabilmente con la loro immoralità."

Questo è il nervo testo che, se toccato, potrebbe portare Saeko oltre quei confini dove potrebbe perdere il controllo della sua moralità. Il suo amore per la bellezza è talmente plagiante, da riconoscerlo anche in un mostro se vestito da angelo. Questo e tanti altri parallelismi - come quello di Sumika e il fiore - hanno contribuito a rendere la storia ancor più intrigante e introspettiva di quanto non lo fosse già la dinamica tra i tre.


"Perché Sumika lo amava. Perché lei amava Sumika. E perché ama anche lui.

O forse Saeko ama soltanto – di un amore disperato e senza speranza – la bellezza che non ha. "



E qui l'ammissione. Implicita o esplicita; cosciente o non; si realizza tutto ciò di cui ho parlato fino ad ora. E penso che sia un movente coscienzioso per portare a personificare le frustrazioni verso il proprio corpo in Saeko e quindi trovarvi uno struggente conforto, perchè la bellezza appartiene solo a mostri vestiti da angelo e feti recidivi (in questo caso, sia chiaro). Proprio quello che è successo a me. Saremo ipocriti nel dire che il bello non ci piace - complice anche l'empirismo? - quindi trovo l'atteggiamento di Saeko plausibile e giustificato, che rientra nei termini della storia secondo una prospettiva diversa.
Chiedo perdono se sono stata monotematica.


In conclusione, hai fatto davvero un ottimo lavoro. Sei riuscita a deliziarmi in sole poche parole.
Complimenti ancora,
S.