Ciao! Carina la storia, scritta molto bene! :) Sono rimasta solo un po' basita per la fine di questo capitolo.. Ettore del resto era pur sempre un uomo greco dell'epoca, maschilista, anche se noto come "amorevole" e "rispettoso" verso sua moglie, Andromaca. Ora io capisco metterla un po' più sul romantico, però non rispecchia per niente la storia dato che egli sceglie la gloria in battaglia (da cui dipende la sua dignità di eroe e salvatore della patria) piuttosto che la famiglia, e per quanto potesse amare Andromaca, facendogli pronunciare il suo nome in fin di vita è come se gli avessi tolto la tanto agognata fine dignitosa, che aveva scelto, da Guerriero difensore di Troia. D'altra parte hai saltato anche un grande topos Omerico quale "la predizione del morente", in cui Ettore avrebbe dovuto dire ad Achille che sarebbe morto per mano di Paride. Sono curiosa di sapere il perché di tanto cambiamento.. Baci! - L

Leggi la risposta dell'autore

Bellissima questa veloce carrellata di Dei!
diciamo che come capitolo è stato piuttosto descrittivo –giustamente, visto che dovevi descrivere sia l’Olimpo che i suoi abitanti.
L’immagine che ci hai fornito delle spazio mi ricorda un po’ i Campi Elisi di virgiliana memoria (locus amoenus)… però, al tempo stesso, pare che tutto il luogo sia immerso in una dimensione più onirica.
Uno dei tratti che in assoluto preferisco degli dei greci è il fatto che siano così simili agli umani, e quindi soggetti alle stesse passioni, elevate e primordiali che siano. E quindi personalità maestose come Apollo, finisce a dar sfoggio della sua indiscussa grandezza, e gioisce nello schiacciare gli achei sotto l’impeto furente dei suoi dardi.
Proprio in questi momenti non posso che pensare a quanto giuste siano le parole di Evemero da Messina, secondo cui gli dei altro non siano che uomini particolarmente abili in un arte, che poi la poesia ha glorificato come divinità.
Davvero un bellissimo capitolo!
Un bacio
Sohrosouneh
(Recensione modificata il 18/12/2012 - 12:24 pm)

Leggi la risposta dell'autore

“Ormai il freddo non gli faceva più nulla” sìììì, nudi nella neve da bravi Spartani (intervento decisamente anacronistico- e inutile-, da parte mia, ma mi è venuto spontaneo…).
Il passaggio in cui appare Atena/nottola è veramente suggestivo, sembra quasi che si possa riuscire ad avvertire un alone mistico che circonda il luogo. Corredata poi con la morte di Achille è molto toccante. L’eroe sta cercando sì di compiere un’azione sovrumana, ma mai mi sarei aspettata niente di simile a dare la morte ad Achille (insomma, se non muore sul campo di battaglia non mi sento realizzata! XD).
comunque è decisamente una bella trovata.
Stupenda l’immagine di Achille alato e vittorioso sulla morte (alla faccia tua Zeus!)!
Cavolo dieci anni per il sonno sono decisamente tanti, ma per la morte penso risultino un tempo ragionevole.
Gran bel capitolo!

Un bacio
Sophrosouneh

Leggi la risposta dell'autore

Oh, finalmente un degno avversario per il grande Achille (Ettore ti prego non offenderti, ma il tuo fato era già segnato..), e chi meglio di una donna capace di prenderlo a “pesci in faccia”?
ho semplicemente adorato Pantasilea in questo frangente: fiera, sicura si sé, autoritaria, una magnifica regina! Capisco la necessità di doverla fare uccidere per suscitare l’ira del Pelide, ma ammetto che un po’ mi è dispiaciuto per lei…
L’unica cosa che non riesce a convincermi fino in fondo è l’OOC di Achille.. e non so di preciso il perché…
Non è che è un OOC incoerente simil schizofrenico, anzi, lo stai gestendo molto bene! Penso che forse il tutto sia dovuto al fatto che non riesco ancora a discostarmi troppo dall’ Achille del mito…
Volevo chiederti una cosa. Il disegno lo hai fatto te? *-*
Bel capitolo!

un bacio
Sophrosouneh

Ps: scusa il ritardo ma la mia connessione ha arbitrariamente deciso di abbandonarmi, quindi non posso far altro che connettermi una volta ogni tanto a casa di mia cugina.. tempo di copia-incollare i capitoli… poi scrivo le rece a casa con calma (forse con troppa calama!). insomma, sto pregando che mi ripristinino la connessione!

Leggi la risposta dell'autore

Giocare agli dèi non è facile nemmeno per un eroe. Achille non conosce le regole e mi pare ancora piuttosto sorpreso e forse choccato dal trovarsi nell'empireo.
Non sa esattamente né cosa fare, né come comportarsi ma ho l'impressione che imparerà molto presto.

Hai rivisitato una scena classica dandole un'impronta personale. Sei stata brava a non cadere nell'inganno della retorica ed a mantenere "umane" le azioni e le reazioni di dèi ed eroi. Peccato che il momento di gloria di Achille si riveli come la sconfitta dei buoni insegnamenti di Chirone.

Difficile strappare i giochi ad un bambino, istillargli la pietà nel cuore, insegnargli a franare gli impulsi a porre limiti ai suoi desideri. Chirone è un buon maestro ma Achille è decisamente impulsivo... una "capa tosta" direbbe qualcuno.

Deliziosa ed anche forte e viva la scena della madre divina che vuol rendere immortale il figlio con lo scopo di proteggerlo e mai lasciarlo solo.
Il povero Peleo è uno spettatore in questo gioco complesso.

La gelosia di Zeus è di cattivo auspicio: mettersi contro il padre degli dèi non porta a nulla di buono ed anche se il consiglio di Poseidone pare saggio sarà comunque fonte di guai.

I dubbi di Teti sono pensieri di madre che teme per la vita del figlio. Lei conosce gli Olimpi e li teme. Per suo figlio ha escogitato una soluzione disperata.
(Recensione modificata il 15/12/2012 - 12:15 am)

Una vera strage in Olimpo!
Però, devo ammettere che Achille che governa sugli inferi dopo averli per tanti anni così ben ripopolati lo vedo ben sistemato: dopo tutto i suoi migliori amici ed i più valenti nemici sono lì ad accoglierlo come merita. magari qualcuno non sarà entusiasta ma, si sa, far contenti tutti non è possibile.
L'umanità temo che sia irrecuperabile: si è trovata altri dèi, altre deità da inseguire, blandire, adorare e che per lei le cose sono poi molto migliorate ma, chissà, forse mi sbaglio.
complimenti per la storia e a risentirci...magari alla prossima.

Leggi la risposta dell'autore

"Consiglio"? Dèi democratici? Questa si che è una novità! Ho sempre avuto l'impressione che gli olimpi giocassero ciascuno per sé giusto per il proprio tornaconto.
Achille non ha messo in conto la doppiezza dei suoi alleati e, come re, si è mostrato alquanto ingenuo.
Sono davvero curiosa di scoprire cosa accadrà, adesso che è nelle mani dei suoi nemici e amici.
Ti auguro buon lavoro e che la vena letteraria non ti abbandoni.

Leggi la risposta dell'autore

Svolta clamorosa! Achille signore dell'olimpo non è cosa da poco anche se credo che la sua signoria abbia fini che vanno al di là del mero potere.
Toglimi una curiosità: è così facile uccidere un immortale?

Leggi la risposta dell'autore

Awwww *.* Bellissimo capitolo, come gli altri del resto! Mi sto incuriosendo sempre di più!
la storia mi piace sempre di più, è particolare!
Mi dispiace non aver potuto recensire gli altri (a proposito, grazie per avermi avvisato degli aggiornamenti)
ma li leggevo da cellulare, dal quale non riesco a inserire recensioni.
Adesso sono tornata a casa e dovrei riuscire a recensire sempre!
Un Bacio,
Maky

Ps. ARTEMIDEEE! E' citata <3 E' la mia dea preferita, la adoro proprio!

Leggi la risposta dell'autore

Il tradimento, il complotto, l'inganno sono i giochi preferiti degli dei. Fossi Achille ci andrei cauto nel fidarmi. Dioniso poi ha una tendenza all'ebrezza ed alla trasgressione che non ispira grande fiducia: non lo vedo come colonna portante di una trama per "fregare" quel volpone di Zeus. Magari Ares è più astuto di quel che vuol apparire ed il suo obiettivo e lasciare che Achille si metta nei guai con le sue stesse mani e pensa di aiutarlo un pochino egli stesso.

Leggi la risposta dell'autore