Recensioni per
Lettere di guerra.
di Mick_ioamoikiwi

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/10/17, ore 22:10

Eccomi qui a ricambiare la recensione!
L'idea che un quadro familiare di apparente semplicità nasconda un passato intrecciato con uno degli episodi più tragici e controversi della storia mondiale è molto interessante. La scoperta del passato, nascosto in un rassicurante baule, è inattesa e commovente.
Anche se amo molto l'ambientazione, non ho letto e visto ancora abbastanza per apprezzare i riferimenti storici; ad esempio non sapevo che esistessero comunità di persone ancora ignare della tecnologia militare americana, persone, cioè, che avevano difficoltà a concepire cosa fosse un lanciarazzi. Ho tuttavia l'impressione che le relazioni fra vietnamite e americani non fossero viste con tanto odio, più che altro perché si dava per scontato che fossero relazioni strumentali. Ma di nuovo, non sono sicura di quello che dico.
Mi piace il tuo stile che è maturo, essenziale, diretto, ma non ignora la poeticità quando questa è necessaria. Un termine mi ha colpito, "inordinario". L'ho trovato insolito e, nella frase, gradevolmente musicale.
Insomma, il tuo racconto mi è piaciuto molto! Brava!
N.

Recensore Master
05/07/13, ore 17:36

Ciao!
Ho trovato questa storia nel file del tuo gruppo "diciamo sì alle recensioni" e mi ha colpita sin dalla prima riga.
É davvero toccante l'amore, la disperazione, la paura che traboccano da queste righe. Sembra che questa mamma vietnamita sia esistita davvero. Sembra una lettera così vera e sentita da far venire le lacrime agli occhi.
Davvero meravigliosa. La storia di questa donna, lei che è frutto del Male, di quel periodo spaventoso e doloroso che è stata la guerra in Vietnam. Credimi, non ho mai letto niente di simile. Bravissima! Dal cuore.

Recensore Master
30/06/13, ore 22:30

Stasera sono superveloce, sono già qui.
Dunque, ho letteralmente divorato questa tua storia perché da subito l'ho trovata molto affascinante, diversa dalle solite e anche molto viva, come se una lettera potesse in qualche modo avere più anima di una storia scritta in terza persona, anche se non sempre è vero.
È ambientata durante la Guerra del Vietnam, giusto? Quello è un periodo storico davvero complicato, gli Americani non hanno avuto pietà e tutto per poi lasciare lì un Paese devastato, delle persone devastate sia lì che nella loro amata patria. E mi piace come hai descritto le cose, perché è così che credo siano andate: la popolazione non sapeva nulla di questi soldati e non sapeva perché fossero lì, e i soldati probabilmente avevano la testa piena di tante cose che non corrispondevano alla realtà ma solo a ciò che veniva detto loro per aizzarli contro la popolazione. Credo sia davvero uno dei periodi più bui di tutta la storia americana.
La scena del soldato che salva la straniera mi ha ricordato moltissimo il film Troy, quando Achille salva Briseide dalla truppa di Agamennone, e quella è una delle mie scene preferite, quindi non ho potuto che adorare quel momento.
In generale, mi è davvero piaciuta tutta, perché è piena di fiducia nel prossimo e nel futuro, perché è contro i pregiudizi e contro le cose fatte "per partito preso". Beh, questo argomento è sempre molto diffuso e trattato ma ci vuole abilità nel farlo e tu di sicuro sei stata bravissima. Mi sono commossa, leggendo (sarà che oggi ho la lacrima facile, però intanto ci sei riuscita)... quindi tanti complimenti :)

Recensore Junior
30/06/13, ore 22:26

Guardando le puntate di Criminal Minds sento molte confessioni di padri ai figli che si disperano di non essere stati ottimi genitori. All'inizio, questa mi sembrava una lettera scritta dal padre alla propria figlia per dirgli che era un vigliacco e non meritava il suo amore. Ma poi, poi mi hai stravolta. Ho iniziato a capire che era la madre di lei a parlare e che, in punto di morte, forse, sta dicendo a sua figlia la verità. Sì, questo è un riassunto di ciò che hai scritto, ma devo complimentarmi, oltre ad essere scritta benissimo, questa lettera è anche bella in ciò che dice. Certo, scoprire in età avanzata che il proprio padre o la propria madre non sono chi si pensava fossero è brutto, ma una spiegazione del genere farebbe venire le lacrime a tutti. Davvero un ottimo, ottimo lavoro ^^

Recensore Veterano
23/01/13, ore 13:31

Bellissima. Questa fic mi è piaciuta veramente tanto.
Davvero, hai avuto un'idea splendida, e l'hai sviluppata con tecnica ed abilità.
Hai saputo descrivere con le giuste parole le conseguenze della guerra, scrivendo della storia di una ragazza qualunque. 
Complimenti davvero, perché le tue righe mi hanno molto colpita :).
A rileggerci,

Ed, per: Diciamo sì alle recensioni 

Recensore Master
23/01/13, ore 08:08

[Recensione del gruppo "Diciamo sì alle recensioni"] C'è solo una domanda che non mi torna... non mi basta sapere che la ragazza "non avrebbe capito" se avesse saputo prima tutta questa storia! Comunque, non mi è dispiaciuta, è stata una lettera molto toccante fa tornare in mente il "no" incessante alla guerra, ma purtroppo viviamo in un mondo dilaniato da queste atrocità. È vero che comunque senza guerra non si sarebbero mai conosciuti, ma è pur vero che senza guerra il padre della bambina non sarebbe morto! Una lettere davvero toccante, complimenti!

Recensore Veterano
22/01/13, ore 19:05

Eccomi qui, commossa e con gli occhi sbrillucicosi di lacrime!
Questa tua fic l'ho trovata molto toccante.
Emerge, da ogni riga, da ogni parola, ciò che è la guerra: orrenda.
Mi hai colpito molto, per la struttura che hai pensato di utilizzare per l'impaginazione, per il linguaggio così appropriato e 
perchè mi hai trasportata completamente nell'atmosfera bellica.
Quando hai scritto questa frase: "I soldati non si piegano mai’, continuava a ripetere, e marciava, con la ferita che
sembrava stesse per tranciargli il petto." 
la mia faccia era così--->  ç___ç
Poi quando ho letto la fine: "Ricordati che la tua mamma ti vuole bene. Addio, piccola mia." la faccia era così---> T___T
disperata per la commozione!
Beh... detto questo, ti faccio tanti complimenti!  ^__^

[Pollama tramite: Diciamo sì alle recensioni]

Nuovo recensore
03/11/12, ore 19:54

Il tema della guerra del Vietnam, i riferimenti geografici e la narrazione in forma di lettera rendono questa storia originale e verosimile.
L'idea mi piace moltissimo, buona la scelta di caratterizzare un linguaggio che poi ritorna ("le bestie", "il Male"). Nel dettaglio, probabilmente avrei approfondito di più i giorni di prigionia della madre di Lien, e omesso il menzionato fascino della divisa del padre.
Ma nel complesso la trovo un'ottima storia, inventare e riportare delle dinamiche così distanti dalla nostra società attuale non è affatto semplice. Complimenti!