Recensioni per
Ho un mondo interiore un pò complesso da esprimere a parole
di Elisa_ Ayumu

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
19/05/15, ore 14:40

Vedere il caos è una visione così entropica.
Non posso smettere di riflettere su questo.
Percepire il caos del mondo è come essere entrati in contatto con qualcosa di più del semplice vivere terreno.
Percepire la vita è fare un passo nell'oblio, ma avvicinarsi al contempo alla verità.

Recensore Veterano
19/05/15, ore 14:38

Chissà, forse un giorno la tua immensa psicopatia riuscirà a condurre qualcuno a riflettere, a portare avanti qualcosa di grande. Forse più grande dell'amore (qualche mese fa non avrei mai potuto esprimere questo concetto, in quanto ho sempre creduto che non ci fosse nulla di più forte dell'amore).
La verità a cui sono giunto è che l'amore è una conseguenza, non una semplice causa.
è una conseguenza del rispetto, dell'affetto e della comprensione reciproca.
Quel "ci sarò per sempre" esplica un concetto molto più grande dell'amore in se per se.
Ma ognuno giunge alla sua verità.
E psicopatica o meno, almeno tu vivi davvero la tua vita, molto più di tutti coloro che credono di star vivendo.

Recensore Veterano
19/05/15, ore 14:34

Non tutte le lacrime esprimono dolore, per questo accetto volentieri questa forma d'amore.

Recensore Veterano
19/05/15, ore 14:33
Cap. 10:

In questo testo mi ci ritrovo tanto.
Non basta provare, non per chi ha tanto da dare.
Non ci si deve accontentare di nessuno, ma soprattutto non ci si deve accontentare di se.

Recensore Veterano
19/05/15, ore 14:31
Cap. 8:

Anche i lupi solitari vivono.
Una realtà che vale più di mille parole.
Questo perché una verità assoluta non c'è.
E neanche affrontare le avversità della vita è diverso da persona a persona.
Certo è che tutti affrontiamo i nostri fantasmi, e anche con la primavera fredda, bisogna trovare la forza di rinascere.

Recensore Veterano
19/05/15, ore 14:29
Cap. 7:

Ecco, su l' "addio" sono sempre molto critico.
Quasi come se qualcosa dentro me lo contestasse atavicamente.
Come si può esprimere un concetto di distacco così facilmente e serenamente? O semplicemente dirlo?
Addio è la forma più intensa di dolore.
Forse è la forma più corretta dell'indifferenza, o semplicemente il mettere una pietra sopra e l'andare avanti.
Ma in realtà, per chi vive, non esiste un vero addio.
Ogni cosa viene trascinato a forza dentro di noi.
Si possono controllare le azioni, ma non un pensiero, un'idea, un sentimento.
L'amore può diventare odio, ma non si annulla.
L'indifferenza è per chi non ha cuore.
Di certo non si può soffrire per sempre per chi non merita quella sofferenza, ma non si può negare la vera natura dei sentimenti.
Negare i propri sentimenti è come negare la propria stessa vita.
Allora come fare?
Trasformare il negativo in positivo, impiegando tutto il dolore e la sofferenza in qualcosa di buono e di utile.
Perché quando tu stai male è sempre dura pensare al futuro, ma la verità è che non si può affrontare il dolore senza essere forti.
E la forza deriva solo dall'esperienza, temprata dal fuoco di mille battaglie.
Quelle battaglie che la vita ci propone in modo quotidiano.

Recensore Veterano
19/05/15, ore 14:23

Un evento quasi simbiontico, qualcosa che va al di là del semplice "vivere insieme".
Partire dall'inizio dà un chiaro excursus sulle vicende che segnano poeta e poesia.
La forza d'animo deve valere sempre, in ogni istante.
Per ogni dolore, una nuova spinta.
Per ogni sbucciatura, una nuova cicatrice.
Non si molla mai, si vive e si continua sempre.

Recensore Veterano
19/05/15, ore 14:19
Cap. 5:

Questa evoluzione temporale porta a riflessioni diverse.
Poesia dopo poesia c'è un'evoluzione di intenti.
Certo, magari adesso, tutto ciò che è, è diverso da ciò che era, ma una riflessione è valida sempre.
E poi è sempre una buona valvola di sfogo lasciarsi andare a chi ha vissuto/vive sentimenti simili, con dolori simili. Magari anche con qualche soluzione.
Certo è che una poesia che parla d'amore e di destino, come un intreccio legato, non un filo sottile, non più, ma un intreccio di spine, che lega così dolorosamente i corpi e le anime degli amanti.
E' una immagine forte, ma che esprime bene la vera relazione che esiste in un rapporto d'amore.

Recensore Veterano
19/05/15, ore 14:16
Cap. 4:

Amare ha di per se il suo sacrificio.
Amare non significa sempre "Ti amo", Amare il più delle volte è "saper dire addio".
Mi spiace essere crudo, ma racconto la mia verità (che di certo non è la verità assoluta). Visto che sei così aperta, pronta a raccontare del tuo dolore e delle tue riflessioni, cerco di condividere i miei, nel miglior modo.
La poesia avvicina i cuori infranti, ma anche i sognatori.
Noto che evochi spesso la Luna, come una grande Madre protettrice, che ci osserva dall'alto, nel suo modo quasi etereo di brillare nella notte, metafora spesso dell'oscurità in cui ci imbattiamo nelle nostre vite.
So bene cosa vuol dire avere il cuore dilaniato dal sentimento, il vivere al 100% un amore difficile. Ma la cosa migliore di tutto, se coronato o meno, è aver vissuto o vivere un'emozione così intensa.
Amare è ciò che più ci rende vivi, non dovremmo smettere mai.
Dovrebbe essere come quel medicinale dolce-amaro che, a piccole dosi, riesce a farti stare bene sempre, nonostante a volte il saporaccio che lascia nella bocca.

Recensore Veterano
19/05/15, ore 14:11

Nascere sotto lo stesso cielo ci rende figli della stessa terra.
Siamo tutti un po più vicini sotto le stelle.
Molti dicono "se è amore non passerà".
Ma ti dico che tutto ciò che inizia può finire, ma può anche rinnovarsi e diventare più saldo.
Ogni dolore può diventare esperienza, e ogni esperienza può diventare un mattone fondamentale per la tua vita.
Non penso che l'essere cinici, stronzi, menefreghisti aiuti davvero a vivere meglio. Tutto ciò permette solo di nascondersi ancora meglio dietro le proprie maschere.
Ma se tu lo ami, e lui ti ama, non saranno gli anni, i kilometri, le tempeste, gli oceani, le galassie, a dividervi.
Ciò che divide è l'assenza di interessi, l'assenza di sacrifici e passione.
Divide ciò che è ignoto, ciò che fa paura, ciò per cui non sei disposto a batterti fino allo stremo.
Perché chi fa la differenza è chi non molla mai, nemmeno quando ha perso.
Questa frase è troppo facile a diverse interpretazioni, ma ti do la mia: Non ci si può opporre alla volontà degli altri. Se qualcuno non vuole stare con te non lo si può costringere, lo si deve accettare.
Ma ciò che puoi fare, è alimentare la fiamma dell'amore, fino a trovare colui o colei che ti strapperà a questa terra, facendoti vivere un'altra vita, una nuova esperienza.
Non si finisce mai di stare bene, né come di stare male.
Quando impari ad accettare ciò che capita, affronti al meglio le avversità.
Ti rendi conto che sei nato guerriero, e che nonostante le cicatrici, le ferite, il dolore, tu sei nato per combattere.

Recensore Veterano
19/05/15, ore 14:04
Cap. 2:

Il ringo sarebbe così buono se avesse due biscotti uguali?
E se non ci fosse la crema alla vaniglia? Sarebbe davvero così stupefacente?
Ovviamente la mia metafora (un po stupida) cerca di rappresentare ciò che siamo.
Abbiamo il lato a latte, quello buono, bello, solare, amichevole, col retrogusto dolciastro, forse un po troppo per i miei gusti.
Il lato al cacao, è così duro, tenace, irrefrenabile, irascibile, sconsiderato, un po troppo amaro.
E la crema, così buona e gustosa, come se tutto il bene fosse concentrato in quella cremina, che tiene unite le due metà. Il vero ponte fra tutto ciò che siamo, come un'anima, ma che senza struttura non vale niente, non si regge in piedi, non può agire, e non può essere sfruttata a pieno.
Siamo due metà, lo siamo davvero.
Ma siamo un complesso unico, indistinto e separato.
E se noi fossimo solo metà di un qualcosa di più grande, come un amore, un'amicizia, una semplice idea, allora non dobbiamo far altro che cercare e non smettere.
Perché è nell'armonia delle cose che ritroviamo le cose migliori.

Recensore Veterano
19/05/15, ore 13:59

Trovassi un colpevole nelle delusioni d'amore, avrei risolto il 90% dei problemi della mia vita.
Una riflessione che sale dal profondo, quasi come se potessi confrontarmi con te su una questione irrisolvibile.
Tutti crediamo di essere unici: nessuno soffre come me, nessuno capisce gli altri come me, perché nessuno arriva mai a comprendere il dolore che provo. Sono spesso questo tipo di idee che ci conducono verso una rovinosa fine.
L'amore fa soffrire quando finisce perché in esso vi racchiudiamo tutto ciò che di buono abbiamo in noi.
Quando lo perdiamo è come se perdessimo una grossa fetta della nostra anima, delle nostre buone intenzioni, e come se ci ritrovassimo con un gran foro nel petto.
Si soffre, si piange, si pensa di essere soli, che mai più nessuno arriverà di eguale importanza, e forse è vero. Ma una cosa non vera è che non saremo mai più amanti.
Le persone che amano non smettono mai,
non si arrendono mai.
Anche dopo aver perso "la nostra vita" ci chiudiamo attorno a schermi di finzione (le nostre grandi maschere).
Sentire il tuo dolore echeggiare attraverso le parole mi fa capacitare che tutto ha un nesso, che tutto prosegue attraverso gli altri.
Noi siamo, si unici, ma anche esseri che sanno condividere.
Nessuno può prosciugare un dolore, ma qualcuno può arrivare per immettere nuova gioia, nuova speranza e nuova linfa vitale, laddove credevi non sarebbe più nato nulla, crescerà qualcosa che non potevi mai immaginare prima.
Non smettere di credere nell'amore, non per qualcuno che ha scelto solo per se.
Ti faranno credere che solo gli stronzi vanno avanti nella vita.
Io, stupido come sono, penso che le persone che ci tengono troveranno davvero chi meritano.
Per ogni dolore, un nuovo palliativo, un nuovo sollievo.
Con affetto, Ronnie.

Recensore Master
08/02/15, ore 14:36

Ciao Elisa_ Ayumu,
ogni tanto mi capita di leggere le tue poesie e devo dire che mi piacciono molto, o almeno quello che ho letto, che saranno sei o sette in tutto, ma erano comunque molto carine, la tua visione dell'amore è semplicemente da romanzo rosa,
alla prossima,
black iris

Recensore Junior
23/10/14, ore 22:02

Ho appena finito di leggerle tutte. Devo dire che sono veramente belle e profonde. Anche a me piace scrivere poesie e penso che ne pubblicheró alcune, quando avrò un po' di tempo. Alcune di queste hanno suscitato in me diversi ricordi del passato, che sinceramente non volevo ricordare, ma non pensare che sia colpa tua...anzi...assolutamente no :D
Comunque, spero di leggerne altre, se ne scrivrai ancora ;)
Per ora è tutto. Baci Sere :)

Nuovo recensore
06/08/13, ore 16:58

poesia che lascia gran poco, tipica del genere "amori infranti"... fine a se stessa, nulla evoca nella mente del lettore.. passa come l' immagine di una nuvola riflessa su occhi grigio- azzurri

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