Tanto per cominciare, grande scelta della colonna sonora. Vodevil è sicuramente un pezzo geniale che si presta benissimo a quello che hai scritto.
In fondo, Marilyn Manson si presta sempre bene per delle PWP con questo andazzo.
Peccato che non sia PWP.
O meglio, certo che lo è, ma non nel senso del termine che ormai, su queste lande e nel mondo di internet, si identifica con quella sigla.
Una scelta difficile, questa. Pienamente approvata.
L'utilizzo della seconda persona, piuttosto che della prima o della terza, molto più "facili" e comuni, l'ho trovata una scelta intelligente... sebbene spiazzante.
Forse troppo.
Alcuni punti sono confusi, per buona parte del testo (finché non viene specificato con l'appioppamento di due cazzo di nomi) non si capisce chi deu due stia pensando, e al momento dell'inculata (sì, sono una persona particolarmente elegante), non si capisce DI NUOVO chi sia chi.
Giungo alla conclusione che sia la prima volta che usi questo tipo di voce narrante, e che tu debba esercitarti in merito perché, nonostante quanto io stessa abbia scritto qui sopra, l'insieme RENDE, e rende bene nonostante la confusione.
Ah! Ulteriore scelta da masochisti demmerda è senz'ombra di dubbio il presente.
Tanto di cappello. Non hai lasciato sfuggire verbi al passato, sia lodata la consecutio, tranne DUE. Che IO avrei messo al presente comunque. Anche perché usare un imperfetto per avvenimenti di cinque minuti prima, se non meno, mi ha disturbato le budella per qualche secondo.
Forse qualche virgola in più non avrebbe fatto schifo, ma era una mia impressione. A una seconda rilettura mi sono resa conto che devo essere io ad amare particolarmente le virgole, perché tutte le frasi erano scorrevoli e comprensibili anche senza quele che, a deduzione logica, io avrei aggiunto come finezze stilistiche.
Alcuni punti in particolare mi hanno stuzzicato il palato.
La seconda frase, ultime cinque parole.
"[...] morbido letto di lenzuola roventi".
Evocativa, in qualche modo.
"immenso e perverso piacere"
...credo che mi abbia semplicemente affascinato l'uso degli aggettivi un po' in tutta la fic.
"[...] dentro di te la superbia cresce rigogliosa e si crogiola nella pungente attesa del momento in cui lui vorrà entrare nel vostro limbo."
Qui non ci si capisce un cazzo. Ma ha una potenza di introspezione buona e chiunque dica queste frasi, le sta dicendo bene.
"Facendoti comprendere a pieno".
Sì. "a pieno" è giusto. Ho dovuto controllare per essere sicura, però. Che smacco. Ero convinta che, oramai, si potesse usare solo la forma univerbata.
"[...] lo liberi penetrando il suo corpo rovente."
Rovente. Tutto finisce in Zanza's ass come iniziò nelle lenzuola. In una gettata di lava bollente. No, scherzo. Sono ironica. Il richiamo è figo.
"aria divenuta tiepida". Mi ripeto: Evocativo. Finalmente la lava se n'é andata e arriva la pace (la libertà...?) e il fresco dalla finestra lasciata aperta.
Ora mi spieghi come le lenzuola brucino su di loro, perchè è pressoché impossibile ricominciare immediatamente un'altra ciulata.
Fisicamente impossibile.
Dettagli.
La morale?
Fa cagare.
Riprendila, correggila, stravolgila, rifalla, ripostala. Mettiti alla prova, usa come si deve gli stessi espedienti che, a culo, hai usato qui.
E, sfida ancor più ardua, mantieni la dimensione onirica in cui è ambientata.
Per ora è solo carina, diversa dal solito come PWP e ai punti che considero buoni ho già dedicato abbastanza parole.
La considero un esperimento, ma un esperimento che può aiutare.
Continua a scrivere, bestiaccia. |