(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Ho finito di leggere questa storia con il groppo in gola ed ho deciso di fare tre cose:
- metterla nelle preferite
- ricordate (per sicurezza)
- e segnalarla per le scelte.
Raramente in una one shot si riesce ad esprimere il percorso di una persona, o raramente in una one shot si riesce a creare un perfetto specchio interiore di un percorso INTERO di vita, ma tu ci sei riuscito.
Hai delineato un Kurt stanco, finito, ma sicuramente non insoddisfatto della sua vita. Sembra veramente di assistere ad una scena autunnale, ad un quadro che sa di antico, di ascoltare il proprio nonno che parla della sua vita passata, di ascoltare una persona che ormai, ha vissuto tutto ciò che la vita poteva offrirgli.
Come al solito hai un uso del linguaggio molto ampio, descrittivo ma secondo me perfetto per questo genere di storia, che oscilla tra il malinconico ed il romantico, che sembra un dipinto ad acquarelli su carta ingiallita.
Lascia molto, lascia molto perché parla di un amore intenso, un amore vissuto per una vita con i suoi se e ma, con i suoi alti e bassi, ma un amore resistito dall'inizio alla fine, sentito.
Kurt è perfettamente... Kurt. Ovviamente diverso da quello che siamo abituati a vedere, più maturo, profondo: un Kurt vissuto, semplicemente. Un Kurt vissuto che ha amato ogni singolo istante della sua vita e che, riusciamo a capirlo con il ricordo di quando fa l'amore con Blaine in mezzo alle foglie autunnali, ha vissuto in maniera favolosa la sua relazione e la sua famiglia, a prescindere dalle normali liti.
La fine è come dovrebbe essere. Mentre leggi di Kurt e dei suoi ricordi pensi ad un'unica cosa: quando morirà?
Perché sai benissimo che l'unica cosa che Kurt vuole davvero è ricongiungersi alla sua famiglia, a Mercedes e soprattutto a Blaine. la fine quindi è perfetta: ha fatto tutto ciò che doveva fare ed ha detto tutto ciò che doveva dire. Non aveva più niente che lo teneva legato alla realtà, se non quell'unico ed ultimo ricordo che lo ha cullato verso la morte in modo così dolce, perché era il più bel ricordo.
Che dire? complimenti, solo questo. Quando parli della Klaine hai sempre un tocco speciale, riesci a renderli quasi un dipinto, in qualche modo perfetto nella sua imperfezione, e riesci a parer mio a coglierne l'essenza che sta, appunto, nell'eternità.
Si ritroveranno sempre, che sia qui, che sia dopo la morte. Amo come hai reso questa idea e mi è piaciuto moltissimo tutto il percorso dei ricordi, dalla nascita della figlia a quello più intimo, alla morte di Mercedes che è stata davvero... molto forte, per quanto io non sia legata al personaggio, si vede che tu invece ci tieni in maniera particolare.
Per la madre surrogato: mi sono scoperta non-essere una grande fan di Marley, ma nonostante ciò è stata una scelta che ho apprezzato, forse anche per i caratteri fisici, non saprei dirti. Non è male come idea (carinissimo Jake che non sa bene che posizione prendere all'interno della... situazione.)
Per la coppia col figlio di Karofsky, lo avevi anticipato: sono rimasta sorpresa perché trovo difficile immaginare anche solo un lontano rapporto tra Kurt e Dave seppur di parentela, ma essendo un ruolo più o meno marginale, mi ha fatta anche un po' sorridere l'idea che il destino a volte possa legarti a persone alle quali forse non... penseresti mai. Dandoti tremila cognomi, per giunta ;)
Detto questo, la fanfiction come avrai capito mi è piaciuta molto e la trovo uno dei tuoi lavori meglio riusciti.
Non posso che farti i complimenti e consigliarla, sperando che questa non rimanga solo la seconda recensione perché... le persone non sanno cosa si perdono.
C'è troppo poco apprezzamento sulla Klaine in questo periodo, e trovo che questa fanfiction sia un omaggio al loro amore a dir poco perfetto.
Mi hai emozionata ed il che non è poco, per me. Non tutti ci riescono.
Complimenti quindi, alla prossima!
Flan (Recensione modificata il 18/12/2012 - 01:14 am) |