Molto carino. Interessante l'ambientazione. Un po' da migliorare lo stile,ma nel complesso molto ben fatto. Continua così!

Per prima cosa scusa il ritardo nel recensire, ho trovato la tua storia solo adesso (girellando nella sezione classici greci e latini mi è subito saltato agli occhi il nome di Hofmannsthal <3).
Per prima cosa ti faccio tantissimi complimenti per la scelta delle opere, non solo per la loro bellezza ma sopratutto per la difficoltà che comporta cimentarsi nella riscrittura di grandi icone letterarie come queste.
Ma sopratutto tantissimi complimenti per aver ampiamente dimostrato di conoscere i personaggi e di saperli gestire in un contesto originale.
A questo proposito mi è piaciuta moltissimo la scelta dell'ambientazione: il riformatorio dai contorni indistinti e sfuggenti.
Questa finisce dritta tra le mie preferite. Brava.

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Sono estasiata.
Quando ho letto i due personaggi sono rimasta a bocca aperta.
Sembrerà che me la tiro a citare robe serie, ma sulle somiglianze e differenze fra Amleto e ciclo dell'Orestea ci ho fatto la tesi, quindi capirai che ad un certo punto gli scleri su cosa avrebbero potuto dirsi questi personaggi qualora si fossero incontrati hanno avuto il sopravvento.
Trovare questa storia è stato bellissimo.
Ho adorato il modo in cui è scritta, lo stile secco, la caratterizzazione dei personaggi, che vivono per la loro vendetta, ma che in quella vendetta si sono quasi spenti. Ho trovato originale la contestualizzazione moderna e perfette le citazioni (fra l'altro la versione di Hofmanstall è bellissima, secondo me).
Complimenti davvero ** Spero di leggere altro di tuo su questi personaggi <3
Aika.

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E' una storia strana, devo dire. Premetto che non ho letto né la storia di Elettra né quella di Amleto, per cui forse questa recensione non è obiettiva al 100% su quello che hai scritto, però ti dico che a me è piaciuta. Il luogo dove si incontrano sembra quasi un carcere minorile, o forse un istituto di recupero mentale... non è male come ambientazione. Ti sembrerà strano, ma mi hai fatto riflettere sull'omicidio. Non sono rari i casi di omicidi nelle famiglie, ad opera dei genitori o dei figli... e chi è toccato da una tragedia simile è difficile che poi veda la vita o il mondo allo stesso modo degli altri. Diventa impossibile dimenticare, e per questo mi è piaciuta la tua storia... perché i personaggi mi sono sembrati reali, vivi. Nella voce di Elettra c'era risentimento, odio, rassegnazione... c'era una consapevolezza "cruda" della realtà che ci circonda. In quella di Amleto invece c'era anche la disperazione, il dolore ancora vivo. Mi è piaciuto come li hai fatti interagire, e oltretutto mi è piaciuto lo stile che hai usato :)
Complimenti, un saluto!

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