E così, eccoci al capitolo finale. Lo ammetto, mi è un po' venuto il magone da fine-della-storia, ma d'altra parte sono contenta di sapere che tornerai con qualche altro viaggetto *-*
Comunque, riguardo a questo capitolo... A me piace il risultato degli incantesimi in antico scandinavo, credo che dia loro un'aria autentica, non so come altro dire, so solo che credo che questa aria sarebbe mancata in caso di formule inventate (e ti capisco: anch'io faccio schfo ad inventarmi strane formule magiche XD). Tra gli incantesimi, comunque, quello per la vista è il mio preferito: mi è piaciuto sia immaginare la trasformazione felina degli occhi di Narfi, sia immaginare la strana colorazione che assume quanto lo circonda...
Non so con esattezza il perché, ma la battuta di Moði «È assurda, questa casa. I fiori sul soffitto… e tutt’attorno un cimitero…» mi ha colpito. Probabilmente perché è strano davvero, visto che fiori (vita, colore) e cimiteri (morte, buio) non sembrano andare tanto a braccetto. Anche se sì, è vero che possono essere collegati dal fatto che sulle tombe si mettono mazzi di fiori, ma qui credo di star scivolando verso un discorso senza fine, perciò mi fermo.
Ah, in questa battuta c'è una svista per quanto riguarda la coniugazione dei verbi: «E se Narfi prendere l’aspetto di un insetto e penetrasse nella sala attraverso la serratura?» E in ogni modo ho adorato il fatto che - ancora una volta - Váli prenda in mano la situazione, avanzando i suggerimenti migliori e dimostrando di avere un'intelligenza davvero sopraffina.
Immancabile il commento di Moði: «Perché questo piccoletto ha sempre, dannatamente ragione?» (Lo ammetto: mi ha strappato una bella risata.)
Vediamo, cos'altro ho amato particolarmente? Ah, giusto: i richiami alla mitologia, tra cui il chiamare Höder in causa e la trasformazione di Narfi in insetto (che mi ha ricordato quella di Loki quando è andato a rubare il monile di Freyja).
Quindi complimenti, davvero! E credo si possa concludere che sì, i nostri quattro protagonisti si sono rivelati all'altezza della fama dei loro padri... |