Recensioni per
I Love you, like always.
di ELLEcrz

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
17/04/16, ore 19:44

Ma che tristezza! Questa storia mi ha spezzato il cuore! Ecco ora avrai i pezzi del mio cuore sulla coscienza. Le parole che usi sono così semplici e cariche di sgnificato. Mi piace come scrivi, scorrevole ed elegante. Bene per oggi è tutto! Continuerò a leggere e ad ammirare le vite della mitica famiglia immortale.

xoxo una fan da un posto molto vicino

Recensore Veterano
07/01/13, ore 15:04

SETTIMA CLASSIFICATA al The Original's Family Contest di xXx Veleno Ipnotico xXx

Grammatica e Sintassi: 8/10
Stile: 3/5
Originalità: 7/10
IC del Personaggio: 6/10
Gradimento personale: 2.5/5

Una storia, tutto sommato, ben scritta, ma a cui manca la scintilla che l’avrebbe fatta brillare davvero.
La Sintassi, devo dire, era ottima; ho riscontrato solo una o due piccolezze per quanto riguardava la scelta lessicale di alcune parole. Per quanto riguarda la grammatica, invece, ho trovato un po’ più di errori (che ora ti elencherò), per questo ti ho assegnato 8/10.
"La sua voce, il suo affettò […]" -> qui c'è un piccolo errore di battitura, in quanto hai accentato una lettera sbagliata.
"Potei osservarla solo da lontano ed eppure potei studiare il suo viso e già innamorarmene." -> in questa frase la congiunzione "ed" non è necessaria.
"[…] lei camminava finché non fu sicura di se a tal punto da lasciare le mani della madre e lanciarsi da sola nel suo prima reale passo." -> qui ti devo segnalare due imprecisioni: la prima, un po' più grave, riguarda un'incongruenza tra due verbi all'inizio, infatti imperfetto e passato remoto, in uno stesso periodo e per di più così ravvicinati, non sono corretti. Prova a modificare il verbo "camminava" con un altro tempo verbale. La seconda imperfezione riguarda la fine della frase, dove sicuramente per distrazione hai scritto "prima", quando sarebbe dovuto andare al maschile. In oltre "reale passo" l'ho trovato un po' costruito come termine, prova a sostituirlo con "vero"; il significato è lo stesso, ma la frase appare molto più semplice.
"La bimba, in quell'istante, […] mi studiò ed iniziò ad avvicinarsi." -> la prima d eufonica, in questo caso, non è corretta, perché la parola seguente non inizia per vocale e.
"sollevò poi lo sguardo a guardarmi ed il suo luminoso sorriso riapparve" - "Una piccola ed acuta risata da bambino riempì l'aria" - " Ma a differenza degli altri zoticoni del villaggio […] iniziarono ad essere ricambiate." - "La raggiunsi fuori casa ed insieme raggiungemmo quella grotta in cui da bambini giocavamo." - “Non posso Finn, tu solo sai quanto mi sia impossibile rinunciare ad uno di loro" - " […] l'amore dei miei fratelli che erano tornati ad amarla e ad essere ricambiati […]" - "[…] desiderai di morire ed invece ero destinato all'immortalità […]" - "Pensavo a qual bambino […] ad i giochi […]" -> anche in questo caso le d eufoniche non sono corrette.
"Il suo aspetto come il suo cuore erano puri." -> questa frase, scritta così, suona male, quindi potrebbe essere reinterpretata in due modi: nel primo, al posto del "come" potresti mettere la congiunzione "e"; nel secondo (che personalmente trovo più elegante), potresti riscrivere la frase in questo modo "Il suo aspetto, come il suo cuore, era puro."
"La vidi mentre pensava a loro, mentre arrossiva ogni volta che glie era accanto […]" -> qui vi è un'imprecisione, la quale non riesco a capire se sia dovuta a distrazione o altro. Ti riporto comunque la frase corretta "La vidi mentre pensava a loro, mentre arrossiva ogni qualvolta che gli erano accanto […]"
"Non capivo se non riconosceva i miei sentimenti o semplicemente li evitava." -> qui ripeterei nuovamente il "se" dopo la congiunzione "o".
"Ma pur di restarla accanto tacevo […]" -> "restarle" non "restarla".
"I miei fratelli provavano sentimenti veri, ne ero sicuro, questo almeno mi consolavano." -> dato che alla fine del periodo il soggetto non sono i fratelli, cambierei "consolavano" con "consolava".
"Perché continui a farlo? Perché continui a proteggermi ora e sin da bambino […]" -> dato che è Tatia a parlare, sostituirei il sostantivo "bambino" con uno al femminile.
"Infatti non sopravvivetti." --> questo tempo verbale è sbagliato e andrebbe sostituito con "sopravvissi".
"Pensavo a qual bambino ripensado a quei giorni felici trascorsi con lei […]" -> qui ci sono due errori di battitura, quindi ti riporto direttamente la frase corretta: "Pensavo a quel bambino ripensando a quei giorni felici trascorsi con lei […]"
Per quanto riguarda lo stile ti ho assegnato 3/5 per una serie di motivi che ora ti vado subito a spiegare:
"Alzai lo sguardo verso la donna che correndo, avvisava il villaggio intero dell'arrivo di questa bimba." -> qui proporrei di racchiudere la parola "correndo" tra due virgole, per dare una maggiore interpretazione alla frase.
"Al giorno in cui [...] sulle sue piccole ma già forti gambe […] primo vero incontro." - "Non aveva di certo capito le mie parole ma mi illusi che lo avesse fatto." - "Una felicità che non ho mai meritato ma che avidamente mi sono preso rimanendoti vicino” - "Nemmeno quando il centro del mio universo non se ne era andato ma era sparito per sempre." -> prima del "ma" ci vuole sempre la virgola.
"La sera, quella sera, in cui raggiunse la mia finestra nel cuore della notte in lacrime, mi è impossibile dimenticarla." -> qui sarebbe più opportuno racchiudere la parola "in lacrime" tra due virgole, dato che si tratta di un inciso.
Nei dialoghi, poi, non sei mai andata a capo e ciò ha reso difficile la lettura, rendendo complicato anche capire chi dei due protagonisti stesse parlando.
In più, personalmente avrei gestito in modo diverso la punteggiatura: ci sono molti punti che potrebbero essere sostituiti con dei punto e virgola e a volte, addirittura, con delle semplici virgole. Questo tuo spezzare il testo con delle pause lunghe, dopo un po' affatica la lettura, anche perché i periodi troppo brevi (come nel tuo caso), generalmente tendono a diventare ripetitivi.
Per quanto riguarda l’originalità ti ho assegnato 7/10 perché non ho trovato nessun elemento particolare, nella storia, che mi abbia colpita. Certo, hai scritto di una coppia insolita, della quale non si legge molto e questo è da apprezzare, ma purtroppo, dopo sei caduta nel baratro dello stereotipo, descrivendo una situazione comune, che è già stata vista e rivista.
I personaggi, inoltre, sono poco caratterizzati, per questo ti ho assegnato 6/10. Ti sei concentrata nel descrivere l’evoluzione dei loro incontri, ma senza soffermarti sulle loro emozioni o i loro pensieri, facendoli così apparire un po’ piatti e poco coinvolgenti.
In base a questo il mio giudizio personale è stato 2.5/5. Ti ripeto: la storia, nel complesso è scritta bene, ma a mio parere ci manca il cuore! ^^”
Ti ringrazio comunque per aver partecipato. Alla prossima!


Tot. 26.5/40