Ciao!
Devo dire che mi è piaciuta molto questa flashfic, a parte che è scritta davvero bene, molto fluida ed evocativa, mi è parso quasi di sentire la voce di uomo, di un padre, mentre scriveva questa lettera e la pensava. Mi è piaciuta anche l'introspezione, che spesso manca quando si va ad affrontare certi temi, patologie psichiatriche, vuoi per ignoranza, vuoi per superficialità, ma vengono usate come mezzi narrativi senza capo ne coda. Invece nel tuo caso pare quasi essere protagonista la malattia che porta quest'uomo a fare del male ai suoi stessi figli e lui ne è cosciente e soffre, ovviamente, come hai scritto lo logora da dentro. Molto intenso quello che hai comunicato, cioè la sofferenza anche del carnefice, che in questo caso non sceglie di esserlo, che commette azioni orribili che non riesce a frenare.
Mi è piaciuto in particolare quando parla della purezza; credo sia difficile restare puri dopo aver subito qualcosa del genere, eppure lui vede un barlume di speranza negli occhi del figlio, davvero bello.
Ancora complimenti per questo scritto!
A presto.
Selene. |