Mon Dieu. Non ci credo che qualcuno ha pubblicato una storia del genere, quasi mi sto per commuovere.
Di storie che parlano di quegli anni, del circolo dei Vilains Bonhommes, ne ho trovate pochissime (italiane) in giro per il web, poi che affrontano certe tematiche ancor di meno e sono quasi del tutto sicura nel dire che credo questa sia l'unica che non si concentra solo su Rimabud e Verlaine. Quindi capiscimi se ti dico che è stata una sorpresa trovarla e poi, leggendo, un'emozione crescente.
Non ho molto da dire a parte che l'ho divorata, l'ho trovata bella, ben scritta, molto aderente al periodo, piena di riferimenti senza essere pedante. Il ritratto di Arthur che fai è talmente delicato e preciso come un bisturi che... oh, guarda non so che dirti per farti capire quanto sia stata contenta di leggere questa os storica! soprattutto in questi ultimi tempi in cui sto notando (mia personale opinione) che questa sezione sta regredendo, ecco, trovare questa piccola perla è stato veramente un sorso di acqua fresca. Grazie per averla pubblicata, di Etienne Carjat non sapevo quasi niente anche se in occasione di un mio viaggio a Parigi ebbi la fortuna di assistere ad una mostra di alcune sue foto vicino ai Museé d'Orsay. Mi hai acceso una scintilla di curiosità.
Bellissima storia, uno stile poi molto delicato, i miei complimenti
un saluto
Primavere |
