Recensioni per
Venere dai tuoni di sangue
di marig28_libra

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
30/04/14, ore 23:07

Non so che dire... questa storia mi ha lasciato senza parole! Qualsiasi commento non riuscirebbe a descrivere completamente ed adeguatamente la bellezza che la permea e le sensazioni che mi ha trasmesso. Una narrazione perfetta, un linguaggio sublime...delle descrizioni così curate ed esaurienti che ti dipingono l'immagine davanti agli occhi e ti calano totalmente nell'ambientazione e nei cuori dei due protagonisti. Storia intrisa di tristezza, ma l'epilogo, con la sua speranza, risolleva il cuore. Complimenti, meravigliosa!

Nuovo recensore
25/04/13, ore 18:49

Mamma mia..................... posso cacciarmi giù anche io dal dirupo? :( è terribilmente triste, ma giusto cosi, in un certo senso... due anime travagliate che finiscono così le loro esistenze... ma lasci la speranza di una nuova unione "ultraterrena". Forse chissà... più felice? 
Dispiace sia finito tutto... come in ogni parte di questo tipo, qui ci accompagnerei una certa melodia malinconica... Lei che ri appare in atmosfera di sogno e sorride... lui che di rimando prova felicità... le nubi che si diradano... spettacolo. STRA BRAVA. Poi azzeccatissima la scelta di un epilogo ben più breve degli altri capitoli. Perché tutto si conclude rapido, e ti lascia così... con l'amaro, la malinconia in bocca... Una storia del male che ha tentato di tarpare le ali all'amore, ma che, nonostante la drammatica conclusione da un punto di vista umano, lascia intravedere uno spiraglio di felicità autentica... fino all'ultimo i due protagonisti non hanno ceduto alle macchinazioni della morte, della malvagità... non totalmente... e dopo un primo risveglio di Violate, anche Eaco imbocca la medesima strada... 
i miei complimenti, questa storia è riuscita alla perfezione... non so cosa dire. 
...BRAVA.

Nuovo recensore
25/04/13, ore 18:26

Sono stata col fiato sospeso per tutto il tempo. Quando riesci a fare dimenticare il lettore di dov'è e di cosa stava facendo fino a cinque minuti fa, beh, significa che hai colto nel segno e che stai comunicando qualcosa. Qualcosa di grande. Qui non parliamo di bene contro male, non semplicemente... 
qui analizzi dinamiche psicologiche assurde, che per essere rese non si potevano trovare termini migliori di questi... metafore cosi... L'animo dilaniato del protagonista... Violate che è esempio, guida e simbolo di forza d'animo e di cuore... lei che ricorda, lei che riesce a far si che la propria luce riesca a splendere di nuovo... Lui che ha terrore nel vero senso del termine... traspare un amore in lui, che è pazzesco. Non dovrei forse dirlo, eppure è cosi... il fatto che il suo animo sia travagliato è chiaro segno della consistenza del suo essere, del suo animo e forse chissà, anche del suo cuore... del suo sentimento per Violate. 
Dopo quel massacrante duello finale in cui i loro corpi non si abbracciano, nè accarezzano e i baci appassionati sono sostituiti da ferite indelebili, fisiche e dell'animo, Eaco vorrebbe morire... e poi la coccola, la guarisce, la prende tra le braccia... torna in lui, dopo quella parentesi di follia preceduta dal pianto... è semplicemente vittima di uno stratega che lo comanda, vittima pura e semplice, ancor più di Violate che almeno è un poco più padrona di se stessa... dei suoi ricordi... lei è grandezza d'animo, bellezza, fascino, fedeltà estrema, dedizione... è una grande! :) 
complimenti.. 

Recensore Veterano
24/04/13, ore 22:23

Qui parto fin da subito col dirti che ho davvero apprezzato la storia. È amara ma anche dolce, travolgente eppure gentile, ti fa riflettere e ti fa uscire di senno, insomma è davvero una lettura piacevole. Ho apprezzato particolarmente lo stile, l'utilizzo di parole erudite e complesse in una frase semplice d'immediata comprensione. Stranamente questo miscuglio di tecniche narrative non ha creato confusione nel testo, l'ha reso invece davvero piacevole, in quanto ci si perde tra le parole altisonanti, che donano una certa struttura imponente alla fanfiction, rese leggere e di facile comprensione grazie allo stile semplice con cui vengono proposte. Non crei muri nella lettura, associ uno stile scorrevole, ma composto ad una corposità lineare e di immediata intuizione, andando a creare una struttura ben equilibrata e di facile percezione. 
L'unico punto che ti metto, perché in questo contest per dare giudizi il più possibili diversificati sono stata davvero pignola, è che alcune frasi sono troppo intervallate. La cosa strana, che mi ha scioccamente divertita (perché io mi diverto con poco), è che mentre alcuni paragrafi così suddivisi rendevano la fanfiction molto più percepibile, proprio perché questi termini complessi venivano “smorzati” e quindi non appesantivano il testo, in altri piccolissimi passaggi creavano dispersione. Me ne sono resa conto rileggendo con calma la storia; il tuo genio è stato proprio quello di aver spezzato le frasi complesse così da renderle semplici, facendo però un piccolo errore, che poi non è un errore è più una scelta di stile, anche con alcune frasi già di per sé molto semplici, che non avevano bisogno di alcuna interruzione netta. Ripeto, sono pignola, e su questo voglio mettere ben in chiaro il punto, perché le frasi a cui faccio riferimento sono pochissime, e in cinque capitoli quasi non si notano. Ti faccio giusto un esempio, così da farti vedere come io, nelle mie limitate capacità, avrei strutturato una frase così semplice da essere un sospirato sorso d'acqua fresca. 
“Sarebbe stata il suo asso nella manica. Il suo balista più saettante e massacrante.” che io avrei scritto come “Sarebbe stata il suo asso nella manica, il suo balista più saettante e massacrante.” 
… Te l'ho detto che sono stata pignola? L'unico vero errore, tranne qualche puntino di sospensione di troppo “Giù... Giù... Giù...” che magari potevi riscrivere come “Giù, ancora più giù, sempre più giù” (è un esempio stupidissimo, ovviamente, ma avendo tu delle notevoli capacità espressive, sono certa che avresti potuto riscrivere la frase in un altro modo) è “Le cento otto stelle”. Centootto si scrive tutto attaccato, con le due “o” di seguito. Ormai si accetta anche centotto (tranne che negli assegni, in quel caso si scrive solo ed esclusivamente CENTOOTTO, attenta prima che ti confondi xD), quindi puoi usare lo stile che più ti aggrada, però i due numeri devono essere obbligatoriamente attaccati. 
Ora, se permetti vorrei tralasciare le pignolerie per un secondo, e dedicarmi al resto del giudizio. Se lo stile l'ho trovato a dir poco travolgente, la caratterizzazione e l'originalità mi hanno davvero colpita. Caratterizzazioni perfette, introspezione totalizzante, immersione nelle sensazioni dei personaggi da far quasi perdere il fiato. Un'ambientazione precisa, completa nella sua semplicità, nel suo contorno sfuocato, atta a creare uno sfondo opaco che ben si adatta alla struttura della fanfiction. In parole semplici, una ff ottimamente strutturata a 360 gradi. 
Una storia davvero bella e davvero ben scritta, che mi ha entusiasmata e meravigliata. 

Recensore Junior
13/03/13, ore 23:13

Bellaaaaaaaaa *.*.*.*.*.*.*.*.* Stupenda questa storia !!! Incredibile come hai saputo relazionare questi personaggi *.* tenendo conto che la storia si svolge nel posto più inquietante e meno romantico della' universo ! Bravissima ^__^

Nuovo recensore
13/03/13, ore 00:28

Suikyo è Bengalese ? interessante io invece lo ho associato di più all India e a Calcutta in ogni caso luoghi tipici visto che Garuda è un mito indianoxd comunque anche questo capitolo due è stato interessante anche se Suiky/Eaco non mi aspettavp che facesse il primo passo, l'ho sempre visto così terribilmente "pazzo" e con la testa portata alla guerra sacra quindi l'ultima scena mi ha un pò colpito .

spero che nei prossimi capitoli si potrà conoscere anche Violate ^^
(Recensione modificata il 13/03/2013 - 12:33 am)

Recensore Master
04/03/13, ore 16:02

ciao :)
che bello quest'ultimo capitolo! mi dispiace che sia l'ultimo... ma andiamo avanti.
trovo che l'epilogo sia ben scritto come sempre, giustamente più sintentico degli altri capitoli.
non mi dilungo tanto nel ripetere cose che già sai (che mi piace come scrivi, che hai uno stile curato e particolare, che delinei bene i personaggi).
dunque, veniamo alla narrazione in sè: si ritorna alla situazione del prologo, con il nostro eaco che percorre come un'anima in pena un luogo deserto e funereo. eccolo ricordare velocemente gli eventi che hanno portato alla morte della sua amata, evento che ovviamente causa in lui disperazione.
ho apprezzato il finale, trovo che il suidicio sia un buon espediente per farli tornare insieme, in un modo o nell'altro.
quindi un capitolo tragico, ma profondamete struggente e, se così si può dire, romantico. ;)
quindi, dato che la storia è finita, la passo tra le ricordate. :)
alla prossima!
lady dreamer

Recensore Veterano
04/03/13, ore 10:33

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Segnalo questa storia all'amministrazione del sito nella speranza che possa trovare la visibilità che merita.
E' scritta in modo ineccepibile: grammatica, lessico e tematiche sono trattati in modo perfetto, da fare invidia ad uno scrittore professionista.
I personaggi, pur essendo analizzati, caratterizzati ed espansi infinitamente di più rispetto all'opera da cui la storia trae spunto, rimangono comunque totalmente fedeli all'originale.
Se non bastasse la trama in sé (e vi assicuro che basterebbe) a rendere la storia meritevole di essere letta, solo per il modo in cui è scritta meriterebbe le attenzioni di ogni fan di Saint Seiya che si rispetti.
Raramente ho visto una scelta di parole e una creazione di figure retoriche al livello di quelle presenti in questi testi.
Ancora una volta, all'autrice vanno i miei più vivi elogi.

Recensore Veterano
04/03/13, ore 10:25

E così siamo giunti alla fine, con la malinconia dolce e amara che ci coglie sempre al termine di una grande opera (letteraria, fumettistica o filmica che sia): siamo contenti che il cerchio si sia chiuso, ma al contempo tristi, perché tutto è finito.
Questo epilogo è permeato da una pessima abitudine (chiamiamola così) tipica dell'essere umano: rendersi conto di quanto tenevamo a qualcosa solo nel momento in cui lo perdiamo. E Suikyo (ormai non più Eaco) ne è l'esempio perfetto. Quanto sono inutili ormai i suoi pensieri, i suoi "se", "ma", "forse avrei potuto".
E quanto è immeritato l'amore che Violate gli riserva anche dopo essere morta, prima risparmiandolo ribellandosi al potere di Hades che ne manovrava le spoglie, poi mostrandogli la sola via per ricongiungersi a lei.
Una catarsi pietosa e di immenso amore, che redime chi non aveva nessun diritto di essere redento.
Non posso che farti di nuovo i miei più vivi complimenti per questa breve ma bellissima storia, hai dato vita ad un vero capolavoro.
Leggerti è sempre un piacere.
Bravissima!

Recensore Master
02/03/13, ore 20:42

ciao :) eccomi qua, anche se con un paio di giorni di ritardo!
ho letto il capiotlo con febbrile voglia di scoprire come si sarebbero evolute le cose. sei riuscita a delineare ancora meglio la complessa (e malata) psiche di eaco. hai messo in luce, ancora una volta, le sue paure, il suo dolore, la sua impossibilità di ricordare il passato per intero. il suo sofferto e lacerante amore per violate.
certo, il genio c'ha messo un po' ad ammeterlo e così, come ricorderai, si era anche guadagnato il mio biasimo xD, ma alla fine si è fatto perdonare!
mi è piaciuto molto tutto il capitolo, ma in particolare la descrizione del giovane che avanza nella foresta alla ricerca del suo tenente. sembra davvero di essere al suo fianco in quella folle corsa (riferimento a canzoni di battisti puramente casuale xD) che lo condurrà da lei, nella chiesa sconsacrata, descritta benissimo come un pachiderma smembrato. ho apprezzato lo scontro tra loro due e l'ammissione di violate di ricordare il proprio passato, fardello pesante per uno specter, e il suo amore per eaco, nonostante tutto.
ovviamente mi è piaciuto il finale quando loro finalmente si riconcigliano :)
ti faccio i mei complimenti per lo stile, davvero impeccabili, e per il lessico, sempre ben curato e scelto con attenzione.
(ti faccio però presente che hai fatto un errore di distrazione: adesso non saprei dove, non ricordo, ma hai scritto "sè stesso", mentre avresti dovuto scrivere "se" senza accento perchè non da solo, ma accompagnato da "stesso")
per il resto, leggerò l'epilogo tra domani e dopodomani...adesso mi chiamano a cena...
a presto :)
lady dreamer

Recensore Veterano
01/03/13, ore 17:44

Mamma mia... Quanta passione anche qui. Così diversa da quella del precedente capitolo, ed in qualche modo anche così uguale.
Non starò a dirti ancora quanto il tuo modo di scrivere sia sublime, quanto la lingua italiana si esalti se maneggiata da te, perché ormai lo conosci il mio pensiero.
Quindi andrò direttamente ai contenuti.
Concedimi di congratularmi con me stesso, visto che avevo compreso in pieno il perché del comportamento di Eaco. La paura, la paura della propria vulnerabilità, messa a nudo nel momento che la persona che amiamo ma, vanagloriosamente, al contempo consideriamo inferiore a noi si dimostra invece più forte e ci mette di fronte alla nostra debolezza.
Paura che, alla rivelazione di Violate di aver recuperato i propri, tragici ricordi di essere umano, cresce in modo esponenziale scatenando nel Generale collera e rifiuto.
Perché lei ha scostato ed oltrepassato quel velo che lui, coscentemente o meno, rifiuta pavidamente di attraversare. E, ai suoi occhi, ciò è inaccettabile.
Bellissimo il duello fra i due amanti (mi sento ancora di definirli così), combattuto con una foga, come dicevo prima, uguale e antitesi di quella con la quale facevano l'amore. Bellissimo lo svolgimento, bellissima la descrizione dei colpi scambiati, dei sentimenti provati.
E tragica la conclusione che, a mio modo di vedere, ci mostra un Eaco miserabile, forse indegno di tutto quell'amore, che deve schiantare a terra colei che si è dimostrata più forte di lui, salvo poi quietarsi la coscenza concedendole la promozione di grado e curandole malamente le ferite di modo che lei, comunque, non dimentichi mai perché le sono state inferte.
Sì, ammetto che Garuda in questo caso mi ha fatto proprio pena (quando capisce che non ha altro che lei) ma provocato comunque disprezzo, anche se, a sua parziale giustificazione, anche lui è comunque umano e quindi tremendamente imperfetto.
Un altro gioiello creato dalla tua mente brillante, non so cos'altro aggiungere.
Ed ora dirigiamoci verso la fine...

Nuovo recensore
01/03/13, ore 00:31

Caspita questa si che una Violate x Suikyo/Eaco molto intrigante e piena di sentimenti.
Questo inizio di un Suikyo così malinconico che pensa alla morte di Violate è un vero omaggio alla coppia, mi sono infatti sempre chiesta cosa avesse fatto Suikyo dopo essere stato "spogliato" della sua surplice nel lost (prima di rivederlo nel next)
Complimenti vivissmi, anche io ho scritto una Violate x Suikyo, (seppure visti in maniera differente) quindi so bene come sono i personaggi e tu con Suikyo hai fatto un ottimo lavoro.
Leggerò gli altri capitoli.

a una cosa il Behimoth non è un rinoceronte, ma una bestia mitologica bibblica e pare più assomigliante ad ippopotamo , la Shiori credo che abbia fatto una rappresentazione poco chiara di quella surplice, ma è uno stupido dettaglio dovuto ad un errore non tuo, ma dell'autrice del manga originale xd (non so perchè proprio un rinoceronte, forse non gradiva l'ippopotamo XD)
(Recensione modificata il 01/03/2013 - 12:51 am)
(Recensione modificata il 01/03/2013 - 12:54 am)
(Recensione modificata il 13/03/2013 - 12:35 am)

Recensore Veterano
26/02/13, ore 18:56

Mia cara amica (permettimi di appellarti così) io sono in seria difficoltà. No, davvero, mi fregio di essere un gran chiacchierone, uno che con le parole ci sa fare e che tramite le stesse riesce a vendersi più che bene. Ma mi stai riducendo, capitolo dopo capitolo, al mutismo. Sei perfetta, maledizione, dannatamente perfetta!
Oh Gesù, Giuseppe e Maria, questo capitolo è un ulteriore capolavoro! Ma come fai?!? COME??!!??
Ok, calma. Respira, KillerKing.
Uff... Mi provocherai un colpo apoplettico.
Il tuo scrivere è figlio tanto della prosa quanto della poesia, le tue parole si rivelano ogni volta... Diavolo, è banale e ripetitivo, ma sono perfette!
Già ti ho manifestato come la tua scelta di termini mi piaccia da impazzire, ma stavolta non posso esimermi dal citarti uno stralcio di questo capolavoro.
 
"Fu un incidente. Un incidente da dimenticare.
Quell’episodio  finì sepolto in una piramide proibita. Nessun archeologo d’emozioni represse si sarebbe più avventurato lì .


Fu un incidente. Un incidente da dimenticare. 
La stolta deviazione di una biga.
Il fallimento del tiro di una freccia.



Eaco si ricordava d’essersi sentito come un maldestro auriga e un pessimo arciere.
Per quale ragione s’era fermato?
Com’era possibile che si fosse lasciato inghiottire dall’orribile cetaceo della colpa?
Aveva avuto paura degli occhi di Violate? Aveva avuto paura della sua paura?


Avrebbe potuto devastare quella ragazza, infiammarla come Cartagine e dopo cospargerla di sale."

Questo è l'esatto esempio (uno fra i moltissimi) che definisce a pennellate indelebili la tua maestria nell'uso del nostro meraviglioso idioma. Tanto, tanto rispetto da parte mia. E, lo ammetto, pure tanta invidia.
Ma passiamo alla sostanza dopo la forma.
Ho amato ogni parte di questo capitolo, così pregno di passione, carnalità e, soprattutto, umanità.
In questo posso dire di affiancarmi a te, entrambi vogliamo mostrare l'umanità sopita ma mai del tutto spenta dei nostri personaggi Spettri.
Fantastico il flashback sui protagonisti adolescenti, la prima vampa di desiderio che incendia i sensi di un adolescente Eaco e la paura che attraversa Violate, identica in quel momento a qualsiasi ragazzina di fronte alla sua "prima volta" (o almeno, da maschio, immagino sia così).
Addirittura idilliaco il loro primo amplesso sotto quel cielo stellato, quel fare l'amore così simile ad una lotta dove entrambi i contendenti non vogliono mostrarsi in balia dell'avversario ma al contempo sono più che felici di subire l'uno i colpi dell'altra. E dove ogni colpo ricevuto non fa che aumentare l'eccitazione.
Hai descritto l'atto sessuale magistralmente, con la foga necessaria, con l'irruenza che traspariva da ogni parola. Applausi.
E standing ovation per la fine, dove l'essere Spettro e Generale acuisce all'inverosimile in Eaco quella paura così umana di mostrare agli altri il nostro lato più vulnerabile, le gambe che mancano quando sentiamo dirci "Ti amo" e noi, invece, abbiamo paura a ridirlo. Paura a cui spesso, ahimé, ci capita di rispondere con la parte peggiore di noi, nell'illusione di farci scudo così.

Ancora una volta, tanti tanti complimenti. Te li meriti davvero tutti.
(Recensione modificata il 26/02/2013 - 07:12 pm)
(Recensione modificata il 26/02/2013 - 07:15 pm)

Nuovo recensore
26/02/13, ore 16:34

ECCEZIONALE. Perfetta, non ho varamente parole degne, minimamente adatte ad esprimere la mia approvazione e il mio piacere nel leggere questa parte. Inutile ricordarti di quanto io apprezzi queste tipologie di vicende ecco. Non solo hai descritto in modo sublime un amplesso tra due amanti, che mescolano passione a qualcosa di più (per quanto Eaco cerchi stranuamente di nasconderlo) ma ad ogni elemento fisico, carnale che si legge qui, ne deriva uno di livello superiore, divino, non di questo mondo... hai usato metafore e termini estremamente adatti, concreti, pare quasi di vivere al posto loro. E non riesco ad avercela con Eaco ci credi? Penso sia il risultato che vuoi ottenere... Lei si sottomette, si annulla in nome dell'amore... lui cela il sentimento col possesso fisico, che rimanda inevitabilmente alla tenerezza e all'amore autentico, posto solo sotto strati e strati di terrore di essere amato e di amare. W-O-W. La carne, la passione, come evasione dall'oblio, come fuga dall'amore stesso... fuga che porterà in un vicolo cieco, che ridurrà Eaco a vittima del Sentimento con la S maiuscola... di quel sentimento che lo porta a contemplare la bellissima amnte addormentata, a desiderare di cullarla ed accarezzarla come una bambina, la sua.
Io vorrei troppo fare leggere una cosa simile a qualcuno di competenza, perché è un insulto far rimaner celata un'opera così. E' il mio genere, lo adoro e non esagero. :) questa và nei preferiti. Dritta dritta.
Ps, sono dal pc della biblio. Il mio si connette a fatica su internet. Va a scatti e mi fa urlare come una vichinga!

Recensore Veterano
25/02/13, ore 21:18

Devo dire che non scrivi per niente male anzi... Ha il sapore di una ballata antica, Violate, GAruda, bella davvero e sopratutto interessante. Devo dire che ho iniziato ora a leggere e comincerò a recensire da qui. Innanzitutto spettacolare il primo capitolo e complimenti per le citazioni di poesie, quella di Pascoli nemmeno la conoscevo. Ti prego aggiorna presto! ciao

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