Ma io ti amo.
Questa one-shot è uno straordinario connubio di epicità in puro stile omerico e amarezza umana.
"Il sentimentalismo non ti rende vile, solo più saggio.”
Ogni frase, ogni parola che hai usato, avevano già il sapore della sconfitta che porta nel cuore Ulisse e mi trasmettevano una verità assassina e malinconica.
Mi piace questa tua idea di scandagliare la guerra in tutte le sue forme, perché oltre la parola "eroe" e la sua retorica un po' polverosa, si cela sempre la terribile umanità di chi la guerra l'ha vista in faccia e se ne è fatto cambiare.
Ammetto: sono una fangirl sbavante per le storie dal profumo epico e quando a scriverle se tu, mi risollevi la giornata!
L'aveva anche Achille, prima che la guerra gli portasse via Patroclo. L'avevano tutti i re e gli eroi, prima di imparare a conoscere il nemico e il suo popolo e mettersi in discussione. La morte che li aveva seguiti passo dopo passo, affiancandoli nelle battaglie, restava sospesa su di loro aderente al cielo e alle nubi anche in quel momento di calma apparente.
Io, Achille, l'ho amato. Ho amato la sua arroganza, la sua forza, la sua determinazione un po' sciocca.
Ho amato Ettore e avrei voluto schiacciare Paride, mentre per Ulisse ho sempre provato un misto di ammirazione e sdegno, ritenendo la sua furbizia un colpo da tergo.
Tuttavia, la guerra ha mille volti e un solo nome, per cui mi inchino a questa one-shot che vola tra le preferite.
Magnifica, davvero.
*abbraccia commossa* <3
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