Sssssalve cara, sono quella con i capelli fucsia xD
Dunque, io non sono particolarmente fan dei Mötley... voglio dire, mi piace la loro musica, sbavo su Nikki e Tommy come dovrebbe fare chiunque, ma niente di più, nonostante mi sia più volte detta di andare più a fondo, di leggere The Heroin Diaries e di imparare un sacco di cose su questi quattro esserini che hanno spaccato più culi di tutta Los Angeles messa insieme.
Però questa cosa la posso trasporre anche ai Guns in un certo senso, no? Loro sì che li conosco, che li amo, che li stimo e tutto il resto.
E quando hai la consapevolezza che non li vedrai mai più insieme allora sì che brucia (io sono anti-reunion, lo preciso perché potrebbe sembrare il contrario).
Gli eccessi, il divertimento, la vita sregolata, tutto ciò che di "reckless" c'è stato nei loro anni d'oro... è come un mito, no? È qualcosa di profondamente sbagliato ma che è parte essenziale di loro, una colonna portante, e probabilmente non li avremmo amati e non li ameremmo tuttora se non fossero stati come, di fatto, sono stati. Una leggenda.
Ma, a parte ciò, amo le drabble perché sanno racchiudere in sole cento parole quello che, magari, altre storie impiegherebbero dieci capitoli per dire. La drabble è condensata, colpisce dritta al punto e lo fa con la forza di un pugno nello stomaco, e di sicuro qui non c'è stato proprio nulla di sbagliato. Niente errori di battitura, grammaticali, punteggiatura, sintassi, cazzi vari.
Niente. È perfetta ed è scritta con il sentimento che solo una vera fan potrebbe avere.
Quindi, complimenti :)
Giuggi
(ho fatto la recensione più lunga della storia stessa, lol)