Fenomenale!
Il mio primo pensiero (leggendo soprattutto questa frase: “Vorrei avere la forza di affrontarne la vista. Vorrei non sentirmi così disperata.”) è stato: o mamma, e qui che succede? Cosa sta per raccontarmi la cara Claudia?
Sì, sei riuscita nell’intento di mettermi in grande tensione.
Conoscendo la tua abilità di raccontare avvenimenti difficili, ho dato subito per scontato che fosse una drabble seria. E così non capivo quel “commedia” fra gli avvertimenti.
Brava, Row, continui a spiazzarmi e credo sia cosa mooolto buona e giusta.
Quei “Vorrei” ripetuti incalzano il lettore e la tensione sale pian piano, sino alla fine. Le parole drammatiche, le frasi concise e taglienti. Tutto lascia presagire chissà quale terribile tragedia.
Il finale è dirompente. La domanda della mamma è la miccia che precede il botto finale. Ho riso davvero leggendo questa drabble. L’ultima frase è geniale! Accosti “gemo io, scuotendo la testa” a “l’estratto conto”. Eccezionale! Brava, Claudia. Hai dimostrato quanto sei versatile e creativa. Come vedi, sto pian piano recuperando sui tuoi lavori. Mi manca ancora tanto, ma conto di recuperare al più presto. Ancora complimenti per questo lavoro interessantissimo! È ironicamente melodrammatico, brioso, canzonatorio. L’unica cosa che ti consiglio è di provvedere a quella “E’”. Cerca di mettere l’accento al posto dell’apostrofo. A presto. Un abbraccio stretto!
Kuroi
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