Chiedo perdono anticipato, ma non posso fare a meno di... stroncare questo racconto. Ne farei volentieri a meno. È tutto sbagliato: incipit, costruzione, elaborazione, personalità, finale. Ma andiamo per gradi.
L'incipit è disastroso! Scritto in maniera troppo frettolosa, con i puntini di sospensione all'inizio e l'H a posto di un'altra espressione indicante l'ora. Una donna è stata uccisa ma non si capisce come cavolo abbia fatto il protagonista a rinvenire il cadavere e perché la polizia non si sia incaricata di indagare. Il personaggio principale sembra una bozza di trama: non ha tratti di personalità, non ha volto e non mostra un minimo di ragionamento deduttivo. Sembra un manichino, o almeno è quello che vedo. In più sembra che abbia già la soluzione del caso in tasca.
Non sono chiari i reperti rinvenuti, né è chiaro il movente e chi avrebbe potuto commettere il delitto (gli indiziati, insomma. Mancano gli indiziati!).
Il finale poi... come fa un personaggio senza il minimo di esperienza deduttiva e allenamento a risolvere un caso? Non si nasce detective! A parte l'intuito occorre raffinare una lunga serie di doti e conoscere un minimo di storia criminale. Non è affatto facile.

Veniamo ora alla tecnica di scrittura. Tutto il racconto sembra un blocco di cemento armato, compatto e privo di discorsività. È un racconto in cui non si capisce che cosa stia accadendo. Sembra quasi un sunto. Non riesco a visualizzare le scene, a sentire gli odori che sente il protagonista, a mettermi a gareggiare con lui al fine di scoprire prima l'assassino... Il flusso di coscienza è fuso alla parte narrativa al punto che non si distinguono e purtroppo ci sono anche parecchi errori di distrazione nella grammatica del testo. Mancano gli a capo, la suddivisione dei periodi e i dialoghi.
Insomma, questo è uno di quei casi in cui bisogna riscrivere tutto, ripartire dal principio e cercare di elaborarlo al meglio.
Spero di non essere stata troppo brutale ma... è impossibile per me dare un giudizio positivo.