Recensioni per
Down in a hole
di Athenryl

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/03/17, ore 17:22

Ma... ma... ma gni >.<
ok, allora... lo so che questa storia l'ho scelta io e che c'era scritto a caratteri cubitali "angst" tra i generi, ma io ho dovuto per forza farmi del male e leggerla. Vabbè, ho delle manie autolesioniste, cosa ci possiamo fare.
Ci tengo a dirti, in primo luogo, che questa storia sebbene vecchia non è per niente scritta male, anzi. é scorrevole, si legge che è un piacere e ti prende, ti prende davvero tanto. Tu non puoi immaginare quanto mi sia dispiaciuto per la fine di Brandon e sì che un po' l'avevo capito quando si era allontanato da lei accarezzandole le braccia, come se fosse indeciso su cosa realmente fare, però mi si è spezzato il cuore quando ho letto che era DAVVERO lui, che non era un poveretto a caso, ma proprio lui, Brandon. E ho sentito il cuore di Gail andare in pezzi con un suono sordo.
Il testo mi è piaciuto tutto, dall'inizio alla fine, trovo tu abbia descritto perfettamente la solitudine, l'abbandono e il bisogno di vivere di Gail. Tutte le metafore erano azzeccate, messe nel punto giusto al momento giusto ( credo mi porterò per sempre nel cuore questo periodo qui: Perché è così: io sono giù, in basso, così in basso che non c'è più speranza, non c'è salvezza, non c'è soluzione. Non più. Io sono nell'abisso più nero, nel baratro senza fondo, nella rovina di quelli come me, senza dèi e senza eroi, di quelli che si credono invincibili nel sentirsi esplodere la vita dentro, quando in realtà è intorno a loro che esplode, e loro restano lì, a osservarla passare come dal finestrino di un treno senza stringerla tra le dita nemmeno un istante. ) non rallentano o appesantiscono mai il ritmo "trascinato" della narrazione, anzi, lo arricchiscono sottolineando ancora di più il mal di vivere di questi due ragazzi alla deriva. é stato un viaggio all'interno di gail davvero doloroso, come parla della sua dipendenza dall'eroina è toccante e non riesci nemmeno a condannarla per questa sua scelta di autodistruggersi, no, è impossibile, almeno io non ci sono riuscita. Penso metterò la storia nelle preferite e... e niente, vado a prendere un altro pacchetto di Clenex...
Un bacione
Hime

Recensore Junior
07/04/13, ore 14:02

Non sono sicura di volere realmente recensirti questo spin-off, anche perché non riesco più nemmeno a commentare la long. Mi sono fermata al secondo capitolo ed ora non mi sembra giusto scriverti per questa, mi spiace ma boh. Mi hai lasciato con una sensazione in corpo di essere una nullità, di che veramente non si possa far niente per uscire dai problemi... come l'hai raccontata, alla fine ho persino pensato che non serviva a nulla continuare a respirare o che il cuore battesse. Sul serio, all'ultima frase a malapena mi accorgevo di loro o di qualunque altro rumore esterno. Sola e sensa significato; talmente vuota che non riuscivo nemmeno a piangere ( sono molto sensibile ed emotiva e di solito per certi argomenti come questo non reggo ). Cioè wow, hai descritto il tutto da Gail in modo così... realistico e hai pure detto che non sei mai entrata nel giro. E... cacchio se solo avessi evitato alcuni errori di distrazione, sarebbe stata perfetta! In alcuni casi ti sei dimenticata di mettere lo spazio tra due parole ed un po' minava alla lettura, frammentando di poco il corso delle emozioni. Cacchio. z_z Non so che altro dirti a parte una domandina: non ricordo, che fine ha fatto Chris? Non ne ho idea del perché ma mi sta un po' a cuore. Ehm, un'altra cosa! Giuro che mi impegnerò a far finire 'sto blocco, così da poter ritornare a recensire, immaginare e scrivere in santa pace. Mi spiace aver mollato i commenti della long, non sai quanto, ma non hai idea la fatica per questo. Che sclero... Vabbeh... alla prossima, spero molto presto, Bacioni, Nem :D

Recensore Junior
05/04/13, ore 23:24

Mi hai commossa, mi sto asciugando due lacrimucce, sai?
Brava, non solo brava, divina con le parole. In questo caso ancora più degli altri perchè descrivi un dolore profondo, cupo, interiore, che è devastante. Lo descrivi con agilità, come se fossi l'anima di Gail che si racconta.
Stupisci sempre e non deludi mai.

Recensore Veterano
03/04/13, ore 19:57

 Quarta classificata al contest "Le sfumature del dolore" di phoenix_esmeralda
:

“Down in a hole”  di Athenryl
Prompt:disperazione
 
- Grammatica: 4.8/5   L’ortografia è molto buona, non ci sono errori di sorta tranne un paio di virgole che non mi hanno convinta (ma per le quali non ho tolto punti) e un paio di concordanze imprecise. Una è apag. 3: “i miei pensieri vanno alla ricerca delle parole di una canzone, l'afferrano e la tirano verso di sé, e ha la voce degli Alice in Chains” :   il soggetto sono “le parole”, quindi dovrebbe essere “le afferrano e le tirano verso di sé”. L’altra, sempre a pag. 3 “Nella mia testa non esiste il giusto o lo sbagliato, il bianco o il nero, la realtà o la finzione”: dovrebbe essere “non esistono”.  A pag. 5  non mi convince tantissimo “il presagio di starlo perdendo”: il presagio viene prima dell’azione, per cui l’azione non dovrebbe già essere in atto. Ti suggerirei un “presagio di essere sul punto di perderlo”, oppure “la sensazione di starlo perdendo” (Anche se“starlo perdendo” suona un po’ bruttino). Per il resto, ti ho trovato davvero corretta!
 
- Stile e Lessico: 5/5  Il tuo stile mi è piaciuto moltissimo: è musicale, particolare, dal lessico raffinato e originalmente accostato. La tua è una di quelle storie che si legge godendo del modo in cui è scritta e che sa rendere poetica anche la scena più cruda. Forse, questo tuo stile è la cosa che più in assoluto ho apprezzato, proprio per questo suo saper essere azzeccato, preciso e armonioso, ben dosato, ben strutturato. Mi è piaciuto tanto!
 
- Originalità: 9.9/10   Se dovessi raccontare a qualcuno la trama della tua storia, non potrei mai dire che si tratta di una traccia originale: gli argomenti sono sentiti e risentiti e la storia segue un percorso già tracciato molte volte. Eppure... tu l’hai reso “diverso”, hai saputo concentrarti su piccoli aspetti che hanno trasformato il tuo racconto in una vicenda attraente, appassionante. Il tuo stile, unito a una buona caratterizzazione e all’attenzione per i particolari, ha dato un senso di novità all’intera storia, facendomela leggere con vero piacere. Ti ho tolto quello 0.1 solo perché era veramente tanto scontato che Brandon morisse... Però, comunque, complimentoni!
 
- Credibilità della trama: 5/5  Non posso certamente fare altro che darti il massimo in credibilità... La disperazione, la dipendenza da sostanze, il vuoto esistenziale, la violenza e l’ingiustizia sono tutti aspetti che, insieme ad altri, fanno parte del nostro mondo. E tu hai saputo delinearli con molto realismo.
 
- Introspezione: 10/10 Ti ho trovato davvero bravissima nel farmi leggere dentro all’animo della tua protagonista...e non solo di lei. Chris, Brandon... gli altri due personaggi che hai introdotto, sono entrambi ben collocati all’interno della tua trama: in un pugno di pagine hai saputo descrivere tre personaggi tra loro differenti, eppure intrecciati dallo stesso senso di impotenza e disperazione, e mi hai trasmesso tutta la frustrazione, il grigiore, la rassegnazione della loro disperazione.

- Attinenza al prompt e svisceramento: 4.9/5   Quello che mi è piaciuto, relativamente al prompt che hai scelto, è stato il modo in cui hai saputo trasmettere la disperazione dei protagonisti attraverso le loro sensazioni, i loro comportamenti, in modo immediato, semplice, diretto. Le emozioni dei tuoi personaggi mi sono arrivate come pugni nello stomaco, forti e chiare. Questo mi ha portata a darti il punteggio massimo... meno uno 0.1, perché mi è mancato un filo di “svisceramento” in più della disperazione.
 

- Gradimento personale: 10/10  Beh... che dire? Ho amato tantissimo questa storia... e io non sono una da finali deprimenti, tutt’altro! Ma il tuo racconto mi ha toccato l’anima e mi ha fatta innamorare del tuo stile e dei tuoi personaggi. Hai saputo attirare la mia attenzione e tenerla incollata al pc fino alla fine. È davvero raro che io mi affezioni così velocemente a dei personaggi! Inoltre, alcune tue frasi mi hanno fatto davvero sdilinquire. Ne riporto giusto un paio:  “Ci sono i miei demoni, i suoi mostri e le nostre mani intrecciate mentre andiamo alla ricerca di conchiglie sepolte come i nostri sogni.”
“Aria di mare e nicotina. Quasi un ossimoro. Come me e Brandon.”
Complimentissimi!!
 
TOT: 49.6 /50 punti
 

Recensore Veterano
03/04/13, ore 17:10

Io... ti odio. In senso buono, credo. Premetto che ho letto la storia ascolando "Down in a hole" nel mentre (la conoscevo già, e ti adoro per averla usata), quindi la tristezza e la disperazione presenti in questo spin-off si sono... triplicate? Quadruplicate? Maledetto Brandon, maledetto! Avrebbe dovuto dirlo, agli infermieri, che cos'era successo davvero. Avrebbe dovuto rimanere con Gail, avrebbe dovuto... non lo so T_T
Lei... non oso immaginare come può essersi sentita lei, alla fine, vedendolo sotto quel lenzuolo. Pensando che se avesse capito cosa stava per fare, l'avrebbe potuto fermare.
Sei terribilmente brava a scrivere angst, te lo devo riconoscere. T_T Ti giuro, verso la fine ero lì lì per piangere, anche se leggendo "I'm a mess and you're a work of art" sapevo già come sarebbe finita.
Comunque, il tuo stile è pura poesia. Ci sono certe frasi, certi accostamenti di parole che fai, che mi lasciano a bocca aperta... e mi fanno venire i complessi d'inferiorià, ahah, essendo io tutt'altro che poetica!
Beh, nient'altro da aggiungere. Maledetti te, Brandon e quel porco lurido di suo padre. Gaaah!!! Ciao. T_T

Nuovo recensore
03/04/13, ore 17:04

Crudelmente drammatica e assolutamente toccante.
Penso siano questi gli aggettivi che meglio rispecchiano questa storia molto bella, che ora analizzerò meglio. Dunque, ciò che mi ha portato ad aprire la finestra conducente a tale racconto è stato il titolo, familiare a me nella maniera più assoluta, essendo lo stesso della celebre canzone degli Alice In Chains, che considero un indiscusso capolavoro ed è la mia preferita.
Mi ha toccata nel profondo l'argomento centrale della storia, ovvero l'eroina, con la quale non c'ho avuto a che fare personalmente ma che comunque conosco bene, dal momento che una persona a me carissima ne faceva uso.
Hai descritto in maniera totalmente verosimile le sensazioni introspettive di Gail quando si sparava il buco e la sua opinione riguardo alla sostanza stupefacente di cui era dipendente.
Mi è piaciuta tantissimo la personalità di Brandon, il suo orgoglio, il suo spirito protettivo verso la propria sorella. Un po' meno la fine che ha fatto 'sto ragazzo, ma penso che tale cosa sia comprensibile.
Inoltre, quando riportavi i versi di Down in a hole m'immaginavo perfettamente la voce di Layne, quasi come un sottofondo a quelle scene.
E' tutto "azzeccato" e drammatico qua. Mi è piaciuta davvero tanto questa storia, i miei complimenti!
(Recensione modificata il 06/07/2013 - 11:26 pm)