Vedere il caos è una visione così entropica.
Non posso smettere di riflettere su questo.
Percepire il caos del mondo è come essere entrati in contatto con qualcosa di più del semplice vivere terreno.
Percepire la vita è fare un passo nell'oblio, ma avvicinarsi al contempo alla verità.

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Premetto che mi piacciono le poesie "stringate". Questa mi ha particolarmente colpita perchè il climax all'interno, che parte dal caos fino all'emergere della domanda (i'm a monster or...) si concretizza in un concetto su cui rifletto spesso, cioè: il vuoto che vedo, il marcio che mi sento intorno, sono reali o sono io che ho una visione distorta, una personale attitudine a rielaborare le cose in modo sbagliato? Insomma, mi piace come hai impostato questo crescendo, soprattutto perchè la poesia scorre "come l'acqua di un torrente" (impetuosa e travolgente) e si sente che è molto personale ed introspettiva. Complimenti per la forza che hai nell'esporti così a fondo nei testi che scrivi! L'impegno a mio modesto parere ha dato notevoli risultati :))

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