Recensioni per
la finestra aperta
di eldarion
E così l'angelo enigmatico, tanto da meritarsi il sarcasmo di Sanae, invece le fa notare che è guarita da ogni sua ferita. Mi sorprendi sempre di più e ti confesso che sai essere sapientemente Maestra anche in questa tua nuova storia tra la protagonista e il Capitano. |
Che bel capitolo! |
È terribile questo angioletto che mette Sanae di fronte alla realtà: lei soffre perché nessuno ricorda il suo nome, ma se vuole che gli altri lo ricordino, lei per prima deve conoscerlo, sapere chi è... invece Sanae, cocciuta, interpreta anche le parole dell'angelo ("se ti suicidi prima o poi ti dimenticheranno") a modo suo ("se mi suicidassi non farebbe differenza per nessuno"), e pensa talmente contro se stessa da desiderare di non essere mai nata. E chi è il vecchio che legge il misterioso libro? Azzardo un'ipotesi: il vecchio è il Tempo, o Chronos, alla greca; e il libro è il libro della vita di Sanae? Suggestiva e molto poetica l'immagine del vento che sfoglia il libro, per descrivere il "miracolo" che manda indietro il tempo e cambia il corso delle cose... |
E così,il bimbo misterioso,è un'Angelo sceso in Terra per salvare Sanae dalla sua disperazione e dalle sue frustrazioni. |
Ma ciao! Intanto grazie 1000 per la dedica <3 |
Oh che emozione essere citata da te :D |
E' un bellissimo capitolo che ho letto d'un fiato. Sanae non crede di essere stata salvata dal fanciullo, ella in verità non crede nell'identità di questo bambino che l'ha protetta amorevolmente strappandola dalla morte del suicidio. Sanae si confronta con questo essere soprannaturale, ma invece di sentirsi illuminata e salvaguardata dalla sua purezza si rifugia nella sua ombra, si chiude in se stessa. Hai saputo magistralmente rendere visibili alcune scene, come quella finale del vento che sibila nella stanza in cui si trova proprio la moglie del Capitano. |
Per fortuna,quel bambino comparso dal nulla,ha fatto tornare alla ragione Sanae,e non s'è buttata dalla scogliera. |
Molto bello e soprattutto,molto vero,il paragone che fai tra Sanae e la luna. |
Oddio, come ho potuto perdermi una fanfic del genere??? |
che questo bambino misterioso non si altro che lo spiritello di cui i gemellini parlavano a Yukari?! |
È molto intrigante la virata della storia verso il fantastico/fiabesco (di cui avevamo già avuto un piccolo assaggio nel capitolo "Lo strano ospite mancante", nell'accenno all'amico immaginario dei gemellini Ozora). Anche il setting e l'azione sono ben calcolati, la villa sul mare che si trasforma nello scenario di un racconto gotico (la comparsa improvvisa del misterioso bambino, le rupi, il mare, le onde alte, il sentiero pericoloso), Sanae strappata ai suoi pensieri suicidi, l'inseguimento per salvare il ragazzino dal pericolo: il passaggio dal piano reale/realistico all'altro livello - come chiamarlo? Onirico? Fantastico, appunto, fiabesco? - avviene senza spezzare la fluidità dell'azione. |
Davvero un evento provvidenziale quello di incontrare il bambino alle soglie del precipizio, dove poco prima Sanae premeditava il peggio. La visione del fanciullo la distrae, è proprio quello che ci voleva per lei, per farle abbandonare i suoi infausti propositi. Ed ecco che ora da vittima passa a salvatrice di un bimbo fortemente in pericolo. Il bimbo fa di tutto per mettersi in pericolo e Sanae, da buona madre, corre per salvarlo. E' proprio curioso il fatto che una volta riuscita a mettere in salvo il piccolo, nel finale, vi è una rivelazione dello stesso: è lui che ha salvato Sanae. Questo particolare del tuo componimento è molto singolare, un colpo di scena, complimenti sinceri e vivissimi. |
Devo ammettere che ho avuto un brivido! Stai trattando un probabile malessere di Sanae in maniera davvero plausibile ed elegante, raffinata. Questo capitolo specialmente ha un'aurea onirica che porta il lettore a "perdersi" con la protagonista, sotto questa luna bugiarda. Mi piace molto il modo introspettivo con cui gestisci le situazioni, non sei scontata né banale. Questo capitolo ne è la riprova, c'è un concetto di base lampante e drammatico, ma tu lo esponi il maniera molto convincente, senza cadere nel melodrammatico, nel cliché. Molto poetico, onirico ripeto, rende davvero tanto, specie nell'ottica di Sanae. Si sente sulla pelle il suo smarrimento, si avverte proprio quello che sta provando/vivendo. Brava davvero! |
O mamma Eldarion non mi puoi lasciare così?! Cioè tra un po' Sanae si suicida e tu mi la sci così?! Non se ne parla neanche sappilo ora tu trovi un punto qualsiasi dove connetterti e scrivi il prossimo capitolo ecco :) |