Recensioni per
Buonanotte, Italia
di becky

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/12/13, ore 15:37

Adoro.
Mi è piaciuta tantissimo, leggerla è stato un piacere; è fluita senza problemi, lineare e quasi dolcemente. "Quasi "perché leggendo di loro si può leggere dell'Italia di adesso e del passato.
Una parte che ho A-D-O-R-A-T-O è stata la descrizione di Feliciano fatta da Ludwig: lo descrive come un bambino, roseo e dolce, dal viso innocente e tutto quanto, eppure sa che nasconde del marcio. Come in realtà è da noi. L'Italia è così una nazione "ben vista" (lasciami passare il termine) che non sembra possa avere del male, quel tipo di male. Non so se mi spiego bene. Se penso all'Italia da fuori la vedo molto come una nazione festaiola e sorridente, pronta a ridere, colorata e, perché no?, anche innocente; non è un mostro della guerra, eppure ne ha fatte. Ha fatto brutte cose l'Italia, ma è come se nessuno le vedesse, o le avesse dimenticate, come se noi le nascondessimo bene, e il ritratto che ha fatto Ludwig è azzeccatissimo a mio avviso, ben fatto e perfetto, calza a pennello. Mi è piaciuto molto, la parte più bella, secondo me. E poi sì, dovremmo essere noi i primi ad amare l'Italia.
C'è questa sorta di amore tra i due fratelli, questo amore-odio che li allontana e li avvicina; ed è così anche qui. Qualcosa che li spinge a incontrarsi e poi li respinge, c'è un continuo incontro-scontro tra le due parti, un amore - per l'appunto - fraterno. Perché è così che è tra i fratelli; nonstante il "mi manca" nessuno fa mai niente. Perché? Non so, ma forse può essere che l'amore tra i fratelli è così scontato e indissolubile che non c'è nemmeno bisogno di fare qualcosa, non ce ne è motivo.
La parte più triste è stata quella della caduta silenziosa di Roma; la sua promessa che rivela l'opposto, una pugnalata dritta al cuore dei due bambini. L'essere stati divisi può aver inciso molto sul loro rapporto di alti e bassi, anzi, ha sicuramente inciso. Eppure si ritrovano sempre, come è giusto che sia, tra fratelli, tra parti di stato che lo compongono.
L'ho detto in apertura e lo ripeto qui in chiusura, mi è piaciuto molto leggerla. Grazie.
Juls