Ciao :)
Sono la gentile donzella che si è offerta di adottare la tua storia :)
Vedrò di essere chiara e precisa anche se è già mezzanotte :P
L'idea che presenti mi piace.
Ho letto molte fanfiction su Hunger Games. Diverse non mi hanno lasciato molto e non mi sono piaciute per vari motivi, e devo dire che dopo un po' mi sono stancata di vedere sempre i soliti resoconti della vita post - Mockingjay (mi ci metto anche io, ne ho scritte diverse). Non le disprezzo, ma è bello vedere qualcosa di nuovo come quello che proponi tu, ovvero una storia che parte evidentemente da un periodo differente e a noi totalmente sconosciuto, con dei personaggi nuovi (ma anche nomi familiari, come Abernathy, che in qualche modo rendono più soft il contatto con qualcosa di così nuovo ricordando a chi legge che comunque stiamo parlando dello stesso mondo della saga. Non so se si capisce quello che voglio dire haha)
Mi piace che tenti di fare luce sui Giorni Bui e addirittura sul periodo ad essi precedente con dettagli direi accurati. Si vede che ci stai lavorando su con impegno, perché non sembri lasciare niente al caso :)
Mi piace molto anche l'idea delle carte! Il titolo è molto originale e così anche il pensiero di presentare in qualche modo ciò con cui avremo a che fare in ogni capitolo :)
Ora vengo alla parte leggermente meno carina :)
Come hai detto tu, non mi lascerò scoraggiare da questo, che hai definito un prologo. Capisco che tu abbia voluto presentare quanto possibile nel primo capitolo, e non so se il problema sono io o altro, ma mi è parso... un documentario.
Quel che intendo dire è che presenti tutto alla perfezione, anzi lo illustri, proprio come accadrebbe se stessi vedendo un documentario su Panem. Questo è buono da un lato, perché il lettore non può confondersi, ma dall'altro, almeno a mio parere, rende la lettura un po' insensibile. Dev'essere perché la protagonista effettivamente elenca i fatti accaduti, uno dopo l'altro, come un'insegnante a scuola.
Quando poi arriviamo ai fatti personali della protagonista e della sua famiglia, il ghiaccio si scioglie un po', ma non tanto quanto ci si aspetterebbe leggendo cose del genere.
Questo secondo me è dato anche dall'uso di tutte quelle parentesi. Insieme all'elenco di fatti rendono la lettura simile a un articolo sulla storia di Panem. (Ma quanti diavolo di paragoni ho fatto?)
C'è un punto che vorrei mettere in evidenza: il momento in cui passi a Mark Abernathy. Capisco il tuo desiderio di farlo conoscere a chi legge, di far sapere com'è legato alla famiglia della protagonista e a lei stessa, ma quella digressione stempera il momento drammatico. Ritorna all'accaduto con un "come dicevo", come se l'avessero chiamata al telefono e chiudendo la chiamata avesse ripreso il discorso sulla cena al ristorante della sera prima, e non sul fatto che suo padre è stato ucciso dal nuovo regime.
Non vuole essere chissà quale forte critica :) La fic è interessante e voglio proprio vedere come va avanti, di cosa parlerà, se toccherà altri punti della storia originale o meno e tante altre cose :) Però spero di vedere un racconto più sensibile, meno freddo. Dal punto di vista della grammatica e cose del genere non posso dirti nulla, io personalmente non ho notato nulla di particolare da segnalare in tal senso :) E comunque ho imparato solo da poco, e nemmeno del tutto, l'uso del punto e virgola hahahah (Ho 21 anni, si) perciò non credo di poter mettere bocca su questo :)
Bene, per oggi ho letto questo capitolo. Conto di leggere un capitolo al giorno o ogni due giorni e di recensirli tutti ovviamente :) Quindi ci sentiremo presto :)
P.S. Ho dimenticato una questione: a volte mi chiedo se sono io ad avere difetti nella vista, ma ho trovato il testo troppo privo di spazi. Durante l'ultimo paragrafo gli occhi hanno cominciato a incrociarsi :/ Mi chiedo se non dovresti lasciarne di più :) |