Mi sembra doveroso partire con una premessa: entrambi gli autori che questa adorabile flashfic mette insieme hanno lasciato un segno profondo nella mia infanzia. Senza togliere nulla a come l'hai scritta, penso che sia soprattutto per questo che leggerla mi ha dato una piacevole sensazione di calore, come quando torni a casa al calduccio dopo aver trascorso una giornata difficile al freddo e ti ricompensi coprendoti con un plaid e facendoti una cioccolata fumante.
Con ciò, ripeto, non voglio darti a intendere che l'aver fatto incontrare Dahl e la Rowling sia l'unico motivo per cui il tuo lavoro mi ha illuminato la serata, per carità. Di motivi ce ne sarebbero tanti altri, e il primo è che, proprio come piace a me, non sprechi una sola parola, il tuo stile dice esattamente quel che c'è da dire e nulla di più. Non avendo mai letto altro di tuo, non so dire se questa sia una tua caratteristica costante o solo qualcosa a cui sei stata costretta dai severi limiti di lunghezza della flashfic, ma in ogni caso l'essenzialità ti si addice, te la sei decisamente cavata nella sfida del "dire di più con meno".
Punto secondo, i personaggi. Se qualcuno verrà mai a lamentarsi che la super-intelligenza di Matilde fa di lei una Mary Sue, ti pago io la copia del libro da mandargli a casa per fargliela rileggere. La tua versione è adorabile, lo smistamento a Corvonero è perfetto, visto che una delle loro caratteristiche è la sete di conoscenza fine a se stessa, l'amore per il puro apprendimento, e anche la scelta degli incantesimi che ancora non dovrebbe conoscere le si adatta molto, dato che spostare gli oggetti sembra essere ciò che le viene più naturale fare con i suoi poteri. Quanto a Harry, ho trovato molto IC la sua reazione quasi delusa all'idea di essere stato riconosciuto, un'altra volta, solo per la cicatrice, e il suo graduale ricredersi. Nel suo modo di parlare a Matilde ho ravvisato il seme del dubbio che si faceva strada, il pensiero che forse, magari, chissà, non era la solita ragazzina, ed è stato piacevole da leggere. Non che mi facessi già i film in testa a proposito di una futura inclusione del mio secondo topo di biblioteca preferito dopo Hermione nel Trio dei Miracoli (che sarebbe diventato un Quartetto), ma mi è piaciuto il fatto che il loro inizio di rapporto si stesse già evolvendo, in un certo senso, anche solo nella manciata di parole che la forma ti permette.
Punto terzo, l'ambientazione. Dove, se non in un posto pieno di libri? E non solo perché lei li ama, anche se penso che andrebbe in fibrillazione davanti all'immensità della biblioteca di Hogwarts, ma perché mi par di capire che la storia sia stata scritta per un contest in cui i libri erano importanti. Non ne ho letto le regole, per cui non so se andassero menzionati per forza, ma la tua scelta di farlo è comunque stata intelligente. E poi, dove mai potrebbero incontrarsi due tra i personaggi che più hanno fatto amare la lettura a me e a tanti altri prima e dopo di me?
Insomma, sappi che mi hai fatto sorridere, e questa è sempre un'ottima cosa. Complimenti. |
