Recensioni per
Jamie lo spaventa Demoni
di Secret Whispers

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
19/09/14, ore 17:29

Valutazione espressa nel Contest Tre cuori e un pannolino
Il ritorno a casa di Milo è curiosamente un incubo per lui; trova difatti un moccioso paffuto ad attenderlo, che si è appropriato e ha utilizzato indebitamente i suoi giocattoli... Quello che si prospettava come un bollente appuntamento di sano sesso, diventa un lungo (e faticoso) giorno da baby-sitter, in compagnia di un Neal nelle vesti di “madre” nazista. La comicità della situazione è esasperata dal carattere caustico di Milo, che non accenna ad avere remora neanche in presenza di un bambino “indifeso”; mentre, d’altra parte, Neal mostra con piglio deciso – e utensili del caso – il suo carattere altruista e denso di principi in netta opposizione al cinismo del suo partner, bacchettandolo e rivolgendo tutte le proprie attenzioni (o quasi) al piccolo fagotto ambulante. Il motivo della presenza del poppante è fornito con tempistiche ben congegnate, che evitano un risvolto anticlimatico degli eventi e smorzano la sensazione di déjà-vu, puntando su una psicologia abbozzata – fornita in sordina – e sul dinamismo dell’intreccio. Perfettamente in linea con le idee base delle schede e con la natura dei personaggi, Velvet tesse un racconto leggero, dallo stile asciutto e battuto da una profonda contrapposizione caratteriale della coppia, che rende tridimensionali i personaggi e ne esalta le peculiarità individuali, con esiti spassosi e colmi di brio. Acido, inflessibile e ricattatore provetto, Milo domina la scena assieme a Jamie, che rappresenta la sua nemesi birichina in formato mini. La decisione stilistica, di rendere il delinquente biondo ignaro della presenza di uno sgradito ospite, crea un effetto sorpresa in crescendo, soprattutto per le inaspettate e quantomeno dubbie doti di “papà” di Milo (per una volta nelle vesti di vittima), il quale non perde affatto l’occasione di palesare tutto il proprio disappunto concernente l’invasione del piccolo dittatore piagnucolone. La coerenza del personaggio, introdotto in una circostanza a lui remota, è calzante, in quanto egli non abdica a sé stesso, ai propri modi di fare e risulta credibile nel ruolo dell’irresponsabile – despota e capriccioso quanto il bebè – catapultato in un ruolo che non vorrebbe mai ricalcare e che non sarebbe adatto al suo stile di vita. Da questo punto di vista, tuttavia, Jamie appare come un terzo incomodo, che non aggiunge né toglie molto al rapporto della sgangherata coppia di “genitori improvvisati”. Anzi, il bambino anticipa e pone in maggiore luce le dinamiche già prestabilite in questo duo, che si muove per antipodi e stridenti dicotomie, allentando o tendendo la corda del compromesso. L’utilizzo di una narrazione in sottrazione – con dettagli incisivi, ma mai troppo ridondanti – sa incentrare il testo complessivo sui gesti, sugli atteggiamenti dei protagonisti, fornendo un ritratto pulito della loro routine e veloci pennellate sul rapporto preesistente fra di essi. Diversi sono gli errori ortografici o le leggerezze sintattiche, che potevano essere evitati con l’utilizzo di un beta-reader o attraverso più revisioni dello scritto. La recidività dei refusi lascia presupporre che non siano frutto di mera distrazione, come pure il mancato rispetto di diverse norme di formattazione. In definitiva, a dispetto di alcune ingenuità e di un abuso di frasi minime o di proposizioni a costruzione inversa, la fiction possiede una gestione solida e controllata.

Recensore Master
19/07/14, ore 01:02

(Scritta per il contest "Review your precious ff!" indetto da Alichino sul Secret Whispers GDR)

Premesso che il mio giudizio potrebbe risultare “di parte”, dato che non solo Velvet è una mia partner di role, ma la fanfiction è anche basata sulla nostra role, mi accingo a dire la mia su questa shot.
Iniziando dal punto di vista grammaticale/stilistico, adoro come riesce ad armonizzare il testo che, sebbene saturo di punti fermi e – talvolta – scarsa altra punteggiatura, non ne fa sentire affatto il peso a chi la legge. Gli unici appunti grammaticali sono la presenza talvolta di soli due puntini di sospensione e la dimenticanza dell'accento quando scrive “se” per indicare “se stesso”, cosa scorretta; per quanto mi riguarda il resto è ottimo.
Il testo presenta i due – quattro – personaggi in modo esaustivo, abbastanza per potersi fare un'idea di tutti loro, anche senza aver avuto modo di leggerne la role presa in esame o le schede di Milo e di Neal. Il loro rapporto emerge in modo chiaro fin da subito, dimostrando quanto l'uno sia dipendente dall'altro, in un modo perverso e vicendevole, sebbene forse Milo stesso non se ne sia mai davvero reso conto.
L'IC dei personaggi dunque è rispettato, dato che leggo di Milo, come mi aspetto dato che è il pg di Velvet, è di Neal, di cui posso dire tranquillamente che l'autrice ha colto alla perfezione i caratteri fondamentali e la sua essenza, tanto da riuscirlo a muovere come se fosse suo in questa shot, una cosa non da poco.
La fanfiction, inoltre, ha la grande caratteristica di mescolare ironia, dolcezza e malinconia in modo perfettamente armonizzato e non forzato. L'ironia e la parte comica in cui si vede Rainey vittima di Jamie (sebbene come personaggio il coniglio di pezza sia tutto, fuorché divertente in origine, quanto piuttosto pericoloso) e la dolcezza che, senza avvisare, fa capolino ogni qualvolta Milo e Neal – e talvolta anche Jamie – interagiscono, rendono il testo godibile e piacevole.
Allo stesso modo, l'atmosfera dolce, viene spezzata nella parte finale, dove alla dolcezza di mescola la malinconia della conclusione di uno spaccato di vita, prima di tornare ad essere come sempre ciò che si era prima. Dà quella sensazione di dolce-amaro, che in questo testo riesce comunque a farti sorridere in modo felice, ma con quella punta di rimpianto, consapevole che le cose, forse, sarebbero potute andare diversamente se non ci fossero state circostanze che, chi legge solo la fanfiction, può solamente intuire e per chi, invece, conosce la role e i personaggi, sa.
Un buon testo che si è di certo meritato di vincere al contest a cui ha preso parte, poiché il tema è rispettato e, anzi, il personaggio di Jamie è presente in modo violento, talvolta, proprio come possono solo esserlo i bambini che irrompono nella vita di chi non ci ha mai avuto a che fare. Neal e Milo hanno due modi diversi di approcciarcisi, ma non per questo possono essere considerati perfetti da soli: il primo ha dalla sua un handicap che gli preclude, talvolta, di rendersi conto delle esigenze del piccolo, il secondo, invece, non ha il benché minimo interesse a fare del bene alla creatura, poiché non è sua responsabilità. Tuttavia, l'uno con l'altro, completano il quadro e lo rendono familiare, in un ambiente dove di certo un bambino potrebbe vivere – salvo attentati da parte di Milo e di Rainey che, però, non ha alcun potere contro una creatura che sembra non subire affatto la sua aura assassina.
Concludendo è un testo semplice e diretto, con uno stile pulito e godibile, a cui ci si può avvicinare anche senza conoscere i personaggi; forse sono di parte, ma a mio avviso ne fa un'ottima pubblicità – forse fin troppa vista la role – e fa amare a modo loro tutti e tre i personaggi principali.