Ciao! :)
Allora, qua affronti un tema molto scottante, quello dell'abuso di social network. Un nome che sembra una grande presa per il culo, dato che non c'è niente di "social" in siti come Facebook o Twitter.
Lo stile mi piace molto, asciutto, scattante (non so perché, ma è un aggettivo che mi è venuto in mente), quasi beffardo.
Non ci sono errori di grammatica, il lessico è ben utilizzato. Commento da fare: ho pericolose tendenze da grammar nazi.
Purtroppo è una storia verosimilissima, tanta gente non è chi dice di essere, forse soprattutto su Facebook, che è molto più "personale" di Twitter, nel senso che la gente ci mette molte più informazioni di sé. Ma tutto va bene, basta solo non mettere questa "ossessione" (non saprei come meglio definirla) nero su bianco, come fa la persona del messaggio. Perché il suo è un castello di carte, basta un soffio perché crolli.
Non avrei saputo scrivere di meglio, la tua accortezza nei particolari è superlativa. Questa "Lei" che lei non è, quasi uno sdoppiamento: sono Lei ma non lo sono. E la ragazza delle foto, "una ragazza mora, i seni prosperosi": la classica foto da sito di scambisti. Mentre di Lei, di chi davvero si nasconde dietro quell'account, non dici una parola di descrizione: tutto passa attraverso le foto della siciliana, la vera "Lei" delle immagini, ma non la "Lei" che chatta, mette "mi piace", condivide, pubblica, offende.
Infine, ultimo ma non meno importante, uno spontaneo commento sulla frase d'inizio, vicino all'immagine "I hate social networking": bevo the alla pesca mentre scrivo di suicidio, sono ipocrita o solo abituata alle tragedie dalla televisione?
Interrogativo strano quanto spiazzante. Sono senza fiato.
A presto
Conny Guitar |