Correttezza sintattico-grammaticale 8/10
Stile e lessico 9/10
Caratterizzazione dei personaggi 8/10
Originalità 9/10
Coerenza con la citazione scelta 9/10
Gradimento 5/5
Totale:48/55
Ho veramente apprezzato questa storia. L’ambientazione, lo stile pulito, la caratterizzazione accennata, ma mai esagerata – e l’accenno di “incesto” (o meglio, voglia di) l’ho trovato estremamente azzeccato dato il carattere del nostro baldo pittore. E il frate è splendido! Ci sono alcuni piccoli errori: la cappella liberata da tutto “per permettere al pittore la massima libertà di muoversi” meglio “di movimento”, un paio di perché/affinché/poiché scritti con l’accento sbagliato (sì, lo so, io stessa son pigra e non schiaccio mai lo shift quando devo fare la “è” di perché, giacché…) , qualche errore di battitura come “acorgervi” invece di “scorgervi” e “commericianti”: rileggere a “mente fredda”, cioè dopo aver lasciato almeno per una giornata intera il file a “decantare”, aiuta a vederli ^^ Anche questa frase mi sembra errata: “dopo che la Santa Madre ha ispirato il suo disegno, ora dovrà guidare il suo pennello” … forse “dopo aver ispirato il suo disegno ora dovrà guidare il suo pennello”? Idem poco dopo “pensando FOSSE stata detta a fin di bene” ^^. inoltre attenzione alle virgole, prima di una "E" non vanno quasi mai e invece tu abbondi ^^ L’unica pecca mi è parsa, parlando di stile, una certa colloquialità: non intendo l’informalità dei dialoghi o similia, ma proprio… non so, quel “puff!” all’inizio, mi fare un’onomatopea e un termine dal suono troppo moderno per poter essere usato nel ‘400. L’ho trovata anche estremamente originale: è una storica “quotidiana”, solitamente le storiche vertono su giorni particolari o momento precisi; questo Leo potrebbe essere un qualsiasi pittore in uno qualsiasi dei comuni italiani, su un periodo storico di un secolo. Ho trovato affascinante il modo in cui sei riuscita a spiegare tutte le fasi di preparazione di un affresco senza intrometterti nella narrazione, anzi, inserendo ogni spiegazione in maniera molto fluida. Lo scambio finale, poi, nonostante sia un po’ “scontato”, richiama molto la tipica commedia teatrale del tardo medioevo/primo periodo moderno, dove lo scambio … ehm, sì, vorrei evitare lo spoiler, quindi magari mi fermo. Sappi solo che è davvero azzeccato. Come ho accennato prima, ho trovato lo stile molto semplice e lineare, ottimo per una storia dai tratti comici e quotidiani, forse però nel mantenere il tono “leggero” hai ecceduto in “modernità”: ma è la mia opinione. Ammetto che questa storia mi ha totalmente spiazzata: tutto mi aspettavo, dalla citazione della Yourcenar, tranne che un riferimento all’arte ed alla ritrattistica. Sorpresa a parte, la reputo un’ottima scelta: la nuova tecnica (ed il richiamo nel titolo è geniale!), la situazione stessa, perfino il contrasto fra un fratello un po’ svagato e quindi che necessita di poter continuamente ritoccare ed una sorella più pacata e consapevole che invece apprezza la sfida dell’affresco… beh, che dire. Va giù liscia, come l’acqua ‘sta volta, questa storia. Complimenti. |