Oh my God *-*
Un capitolo spettacolare e poi .... Quel bacio *-* QUEL BACIO *-* cioèèèèèè !!!!!! Aaaaaaah !!!!!!
Stavo urlando così tanto che i miei vicini sono venuti a chiedermi come stavo ahahahaha
Allora, sono rimasta piacevolmente sorpresa dai colpi di scena, quando ho letto la parte di Ulrich e Yumi che cercava di convincerlo a non lasciare i corsi di musica , mi era venuta in mente la frase di Glee ancora prima di leggerla ahahahah
Le mie parti preferite:
1)Una parte di me sperava vivamente che la carta dell’amico l’avrebbe fatto rinsavire. Invece lui,sfacciato,domandò:
-E tu Yumi?Di cosa hai bisogno?
Quella domanda mi spiazzò.
Dovetti prendermi un minuto per rifletterci sopra: io volevo essere amata,avere una vera famiglia,trovare la mia casa.
Eppure non era questo che Ulrich si aspettava da me,quindi scelsi un’altra risposta.
-Se pensi che io sia qui solo perché voglio prendere un bel voto,ti sbagli.-e,in parte,era vero.-Però per qualche strano motivo loro pensano che riuscirò a convincerti,e non me ne vado finché non succede. Insomma far parte di qualcosa di speciale,rende speciali.
Mi sarei voluta prendere a pugni dopo l’ultima frase. Come potevo mettere in mezzo le serie tv in un momento del genere?
Pregai che non si accorgesse di nulla.
-Non perdere tempo a citare Glee,il mio posto non è lì.-fece una pausa e mi diede il tempo di realizzare che aveva visto il pilot! Una volta risolta questa situazione mi sarei dovuta ricordare di chiedergli per quale coppia tifasse. Se non avesse supportato la Klaine,l’avrei lasciato perdere definitivamente. –Mi dispiace Yumi,ma non verrò.
Rimasi sorpresa,anche se non sapevo esattamente il perché. Oramai dovevo essermi abituata ai colpi bassi di Ulrich.
-Oh non scusarti con me,fallo con i tuoi compagni piuttosto. –affermai tornando sulla difensiva. Dato che non ero stata in grado di convincerlo,tentai almeno di farlo sentire in colpa. -Ormai non sei più in grado di deludermi. Lo hai già fatto troppe volte.
Pronunciare quelle parole fu un duro colpo anche per me. Però era vero,lui mi aveva deluso. E continuava a farlo,non tornando ai corsi di musica.
Ulrich si era ammutolito completamente e dedussi che non voleva aggiungere altro. Infatti iniziò ad indietreggiare,si voltò e corse verso il campo.
Lo seguii con lo sguardo e notai un particolare che prima mi era sfuggito: dall’altro lato del campo,nello spiazzale della scuola,era parcheggiata un grossa auto nera.
I vetri erano oscurati,per cui non potei scorgere chi ci fosse all’interno,però mi restò impresso un particolare. La macchina non possedeva uno stemma vistoso,ma un semplice cognome: Stern.
Non poteva essere una coincidenza,non poteva.
2)A breve avrebbero annunciato l’inizio dello spettacolo,ma Aelita non la smetteva di camminare avanti e indietro. Non era mai stata così nervosa in vita sua,e non aveva trovato nulla che potesse calmarla.
La Hertz iniziò a fare uno dei suoi soliti discorsi,quindi era questione di secondi,ormai.
-Adesso sono lieta di presentarvi due alunni molto prestigiosi: Odd della Robbia e Aelita Stones!-il pubblico applaudì e la professoressa fece un inchino,uscendo.
Essere alla fine dell’elenco di solito è un privilegio,ma non ai corsi di musica.
-Credo che mi sentirò male!-esclamò Aelita,fermando la sua camminata frenetica,e portandosi una mano alla bocca come se avesse dovuto rimettere.
A quel punto Odd si avvicinò a lei e l’afferrò per le spalle. Fino a qualche minuto prima era convinto che fosse una delle sue solite sceneggiate,ma quella frase gli aveva confermato il contrario.
-Ehi,ehi. Ascoltami.-sussurrò guardandola negli occhi. Lei,dopo qualche strattone,si arrese.-Andrà tutto bene. Ci sono io con te.
Il respiro di Aelita tornò regolare,e,per la prima volta,qualcuno che non fosse Jeremy,riuscì a calmarla.
Probabilmente quello sarebbe stato il momento migliore per baciarla,ma Odd non lo fece. Sapeva quanto le avrebbe confuso le idee un gesto simile.
-Okay.-riuscì a dire lei,annuendo.
Il ragazzo si allontanò e le porse un microfono.
-Insieme?
Aelita lo afferrò e sorrise.
-Fino alla fine.
3)en verdad
Ci prendemmo di nuovo la mano,che sembrò un gesto automatico.
Quando la canzone finì,staccarle fu difficile,ma dovemmo farlo, perché eravamo tornati alla realtà.
Ulrich abbassò il microfono prima di me,sorridendo.
Io ancora stentavo a crederci,a quanto era appena successo. Avevo il fiatone,però non mi ero mai sentita meglio di così.
Solo adesso riuscivo a sentire con chiarezza il boato della folla,e gli applausi provenienti da ogni direzione.
Tuttavia il mio respiro non tornò regolare,perché Ulrich diede un rapido sguardo al pubblico e mi baciò.
Inizialmente rimasi lì impalata,sgranando gli occhi per la sorpresa. Poi risposi al bacio e mi godei il momento.
Le sue labbra erano proprio come le avevo sempre immaginate: morbide e carnose.
Gli misi le mani intorno al collo tentennando,come se avessi avuto paura di scoprire il suo corpo,e lui mi cinse le spalle.
Cominciò ad accarezzarmi la schiena,ed io mi dimenticai di tutto: del compito,di quelle persone che ci stavano guardando,di Sissi.
Quando si allontanò da me,rimasi con l’amaro in bocca,perché ne volevo di più. Fortunatamente il sipario si chiuse in quell’istante,così non avrei dovuto affrontare il pubblico in delirio o gli sguardi soddisfatti di Odd e Aelita.
Rimasti soli,scoppiammo a ridere: nessuno dei due se lo aspettava.
4)Lui impallidì e scosse la testa. Iniziò a sistemare nervosamente i moduli che stava compilando un attimo prima.
-Ehm…ci sono stati dei cambiamenti e…mi dispiace,non posso più dartela.-concluse sbrigativo.
Il professore tentò di lasciare l’aula,ma lo bloccai.
-Cos’è cambiato esattamente?-domandai cauta.-La clausola dice espressamente che: se l’ultimo membro di un qualsiasi gruppo ha problemi a pagare i corsi,la scuola può offrigli una borsa di studio. Me l’hai confermato tu stesso!
Non mi sarei fatta prendere in giro un’altra volta. Ne avevo già passate tante in quella giornata,e quei soldi erano di fondamentale importanza.
Jim si guardò intorno,come terrorizzato.
-Oh ma tu hai ragione,Mulan.-confermò una voce alle mie spalle. Sissi. Cosa ci faceva lì?Ormai capivo sempre meno. Crudelia entrò ancheggiando nella sala di musica,mentre si guardava le unghie. Poi mi scrutò con quei suoi occhi da strega. –C’è solo un piccolo problema: sono io l’ultimo membro.
Ok, in conclusione, BELLISSIMO *-*
-Silkye96. |