2 - “Terriccio e sangue” di Rosmary.
Totale: 59.1/65.
1) Grammatica e ortografia: 6.1/10.
Ti ho tolto 1 punto per il tempo verbale sbagliato in questa frase (“Non riuscisti a dirgli che a spingerti lì fosse stata la voglia di respirare.”), credo che sarebbe stato più corretto usare il modo indicativo, non il congiuntivo (“Non riuscisti a dirgli che a spingerti lì era stata la voglia di respirare.)”
Ti ho tolto 0.10 per la virgola di troppo in questa frase (“Ma tu quella notte i limiti, non li conoscevi più.”): l’avrei scritta senza, oppure – e meglio ancora -, così:“Ma tu, quella notte, i limiti non li conoscevi più.”.
Ti ho tolto 0.10 per la virgola di troppo qui (“Quella notte, vi fu concesso d’essere due giovani, che s’erano trovati.”), tra “giovani” e “che s’erano”: secondo me sta meglio senza, evitando così di spezzare troppo la frase.
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di battitura qui (“Il bacio, dapprima superficiale e timido, tramutò in un contatto intimo, umido e pretensioso.”), immagino intendessi “pretenzioso”.
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di distrazione in questa frase (“Non avresti saputo spiegarlo, il come, ma ti ritrovasti di nuovo al contatto col terriccio, che ancora una volta t’insozzava vestiti e abiti.”), “di nuovo a contatto col terriccio”.
Ti ho tolto 0.10 per la virgola di troppo qui (“Quello fu un vero e proprio assenso, che spazzò via le poche remore di Fred, neanche lui completamente padrone di se stesso per opporsi del tutto a quel fiume in piena, che erano le vostre sensazioni.”): quella tra “in piena” e “che erano” l’avrei omessa.
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di battitura qui (“Quando riportò le labbra sulle sue, t’accorgesti che l’irruenza aveva lasciato posto ad una inaspettata dolcezza.”), immagino intendessi “le labbra sulle tue”.
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di distrazione in questa frase (“Nonostante il whisky c’avevi in circolo, t’era impossibile non arrossire quando dita e labbra divenivano audaci.”): credo volessi scrivere “ch’avevi in circolo”.
Ti ho tolto 1 punto per il tempo verbale sbagliato (“Dopo un tempo che a te parve infinito, capisti che il momento fosse arrivato.”), anche qui ci voleva l’indicativo, non il congiuntivo. Anche perché “fosse”, a mio parere, non rende nessuna sfumatura particolare, e la forma corretta resta:“Dopo un tempo che a te parve infinito, capisti che il momento era arrivato.”.
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di battitura qui (“Solo allora, ascoltando il silenzio, ti rendesti conto che quei respiri strozzati, c’avevano infranto il nulla, erano appartenuti a voi.”), “ch’avevano infranto”.
Ti ho tolto 1 punto per un altro tempo verbale sbagliato (“Ma quando riacquistasti un mimino di lucidità, quando la puzza dell’aria tornò ad infastidire le tue narici, t’accorgesti che il terriccio su cui eri posata fosse davvero sporco di sangue.”), dovevi mettere “t’accorgesti che il terriccio su cui eri posata era davvero”. Se volevi usare il congiuntivo, dovevi scrivere “t’accorgesti di come il terriccio…”.
Mi chiedo, cara, se sia una scelta voluta! Di solito non sbagli niente, quindi sono un po’ sorpresa.
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di battitura (“Puzza si sangue mescolato a terriccio.”), era “puzza di sangue”.
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 9/10.
Amo il tuo stile, lo sai. Mi hai aperta all’uso della seconda persona singolare – ci ho già scritto due one-shot! – e non posso fare a meno di illuminarmi ogni volta che leggo qualcosa di scritto da te.
Tuttavia, stavolta non ti ho dato il punteggio pieno essenzialmente per due motivi: gli errori e il ritmo.
Per quanto riguarda la prima cosa, credo semplicemente che tu mi abbia mandato la storia senza averla riletta abbastanza. Nel complesso, gli errori non sono tanti e tali da scandalizzare o infastidire la lettura, però l’uso improprio di quei tre congiuntivi mi ha lasciata spiazzata.
In secondo luogo, il ritmo. Per quanto io ami le frasi corte e molto spezzate, in alcuni punti era davvero troppo spezzato. Leggendolo ad alta voce era un continuo fermarsi e riprendere, fermarsi e riprendere. Di fatti, se non erro, ti ho anche segnalato qualche virgola da togliere.
3) Titolo: 5/5.
Mi piace moltissimo. È un connubio così doloroso, così triste. “Terriccio e sangue”: evoca così tanto strazio!
In più, ti dirò, lo si apprezza di più dopo aver finito di leggere la storia, perché lascia proprio l’amaro in bocca. È sempre così nelle tue storie tristi, ti spezzano qualcosa dentro e quel qualcosa… beh, non si aggiusta mai.
4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 20/20.
Beh, non mi sorprende che tu abbia preso il massimo in questo parametro: è il tuo OTP, hai scritto una marea di storie su questi personaggi e, insomma, ormai li gestisci meglio tu dell’originaria autrice! Eppure, devo dire, che, pur scrivendo moltissimo di loro, non sei mai banale, non ti ripeti mai: analizzi ogni loro sfaccettatura, anche la più complessa.
In questa storia in particolare viene fuori il loro lato più “oscuro”: la sofferenza, l’essere così giovani eppure essere a stretto contatto con la morte, le riflessioni che ne derivano, il perdersi l’uno nell’altra, anche se è sbagliata, anche se farà male. Per una notte va bene.
È proprio un’atmosfera di incertezza che caratterizza queste righe: è tutto sospeso, costantemente in bilico. Hermione e Fred sono fermi, chiusi in un limbo, per la prima volta a stretto contatto… e ciò che ne scaturisce non l’avrebbero mai immaginato.
Mi sono piaciuti tanti i discorsi profondi che i due fanno: così crudi, così reali. Sono le verità scomode che nessuno osa dire… ma, come hai scritto tu, Hermione “non ha confini” quella sera. Non ha limiti.
Fred l’ho gradito come sempre – amo il tuo Fred -, pur essendo molto diverso dal solito. È più cupo, ha una sfumatura quasi “pericolosa”, sta fermo a bere, perso nei suoi foschi pensieri, cercando di non concentrarsi su quanto il suo adorato gemello sia andato vicino alla morte.
È molto protettivo con Hermione e anche espansivo – non so perché, ma da sempre vedo i gemelli espansivi con le donne, quindi è perfetto! – e ho amato il modo in cui, pur desiderandola, cerca di fermarsi. “Non dovrebbe essere così, non la prima volta”: ha ragione, eppure l’amore non è uno splendido modo per dimenticare? Hermione lo sa… ma, d’altronde, Hermione sa sempre tutto.
Lei, poi, è qualcosa di magnifico: adoro come la gestisci, ti esce così dannatamente bene!
Quest’idea del tanfo di terriccio e sangue ovunque che insozza l’aria che respira, costringendola a cercarne di pulita, è geniale. È una metafora perfetta, rende davvero bene l’angoscia e la paura che lei prova.
Non trovo neanche tanto impossibile che si sia lasciata convincere a bere, pur di dimenticare. In una situazione del genere, è più che comprensibile… lei è soltanto una ragazzina e tutto il suo mondo sta crollando, finendo in stracci.
Mi è piaciuto tanto il modo in cui entrambi trovano nell’altro conforto, come se l’altro fosse un’ancora alla vita. Era la scelta più semplice, ma anche la più spericolata.
Naturalmente, ho adorato il sesso: estremamente realistico e molto dolce, adatto a questa coppia. E sì, lo sai che ne vorrò altre, vero? Sono insaziabile.
Il comportamento di entrambi la mattina dopo è stata una delle cose che ho preferito. Lei così impacciata, lui giustamente timoroso di una sua reazione violenta – farlo la prima volta da ubriaca con il fratello del tuo primo amore non rende di buon umore -. E poi, quando le dice che non si era mai sentito così coinvolto! Credo di aver trillato di tenerezza – le tue storie mi fanno sempre degli effetti alquanto strani.
Ero contentissima quando si sono baciati, incuranti di tutto e tutti… solo loro due! Ma forse avrei dovuto aspettarmi la mazzata.
Allora… ti imploro, basta con queste chiusure strazianti. Mi vuoi vedere morta? Già sono troppo empatica, se poi ti ci metti anche tu con certe frasi!
“Avevi una bottiglia di whisky con te, ma Fred non c’era e non sarebbe mai arrivato, lo sapevi e l’aspettasti comunque, tutta la notte.”: io non so più cosa dire!
5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 4/4.
Per quanto riguarda gli elementi del pacchetto, sei stata bravissima.
Hai rispettato bene il raiting (arancione/rosso), anche se, devo ammetterlo, avrei preferito che scendessi un po’ più nei dettagli. Quella questione dell’energia – la parafrasi sull’orgasmo, se ho interpretato bene – era un po’ criptica.
Tutto sommato, però, non ti penalizzo perché mi sei sembrata molto tenera. Alla fine, la descrizione c’era e anche molto buona, solo più poetica a quelle a cui sono abituata e, come tuo primo tentativo, non era per niente male!
Per quanto riguarda il genere (Introspettivo), anche, sei stata bravissima! Ho adoro lo scorrere dei pensieri di entrambi e, soprattutto, i discorsi che fanno da ubriachi. Dovrebbero essere sciocchezze, dato che non sono lucidi, e invece sono riflessioni alquanto profonde e crudelmente reali.
6) Originalità della trama e dei contenuti: 5/6.
L’idea mi è piaciuta molto, l’ho trovata particolare ed interessante.
Ti spiego subito perché non ti ho dato il punteggio pieno. Semplicemente ho notato che, con la tua tendenza – che sembra una brutta parola, ma in realtà sai quanto mi piaccia quanto segue – a voler sempre creare storie molto realistiche e che, quindi, si inseriscono bene all’interno della trama dei libri, non hai la possibilità di sfogare più di tanto la tua fantasia! D’altronde, per utilizzare un’idea veramente geniale dovresti uscire ben bene dal terreno canonico, se mi concedi la metafora. Basti vedere la storia di Delirious Rose: assolutamente originale, ma travolgente su tutti i fronti – trama compresa!
7) Gradimento personale: 10/10.
Non so cosa dire ancora… mi sento ripetitiva mentre stilo i tuoi giudizi!
È che hai un modo di raccontare che è… non so, distaccato eppure emotivo insieme. Si vede che c’è un narratore esterno, ma non guasta all’intera narrazione, anzi, ne esalta la drammaticità e l’unicità.
Non so come tu faccia, sinceramente, il mio modo di scrivere è molto più “patetico”, nel senso greco del termine – o, almeno, lo spero – e più violento. Tu sei serafica, ma terribile allo stesso tempo. Così dolce e cara, e poi… zack, la mazzata finale.
In più, mi piace tantissimo come curi i personaggi e come li analizzi. È sempre un piacere leggerti, finora non ho trovato una storia tua che non mi piaccia! Anche se quelle per i miei contest hanno tutte qualcosa in più: non solo per i temi – che sono per il mio gusto personale -, ma anche per le emozioni che trasmettono.
Bravissima, cara! |