Ho fatto casino con la recensione di prima, scusa ._.
Comunque, vai a leggere i giudizi di "Ossessioni e vetri infranti" perché questo è il giudizio alla storia!!
2 - “Il volto di chi non ha mai vissuto” di MmeBovary
Totale: 61/65.
1) Grammatica e ortografia: 10/10.
La grammatica è pressoché perfetta, ci sono soltanto alcuni errori di distrazione, per cui non ti penalizzo, vista anche la lunghezza considerevole del resto. Te li elenco sotto.
“mentre una scarica di terrore che le correva lungo la schiena,”, il “che” non ci va.
E qui:“Quindi Scorpius abbassava lo sguardo ogni volta incrociava gli occhi di Rose”, andrebbe “ogni volta in cui incrociava”. E qui:“per via un debole nei suoi confronti.”, va “per via di un debole”.
Qui:“Convinto e nuovamente fiducioso, Scorpius smise di succiarsi l’unghia indolenzita”, direi “succhiarsi”. Qui:“I sui capelli rossi erano il peccato”, “i suoi”. Qui:“rilasciando a tratti le sue caratteristiche bollicine azzurre e lucine.”, immagino intendessi “lucide”. Qui:“La voce di Scorpius uscì acuta come un sibilo e irrealmente violente.”, “irrealmente violenta.”. E qui:“ qualche Medimaga che se prendeva”, “che se le prendeva”.
Ah, e qui:“le ginocchia strette al petto, con i lunghissimi capelli bianchi sparsi sulle vecchie coperte damascate rosso cupo come i fili appiccicosi di una ragnatela rotta.” metterei un paio di virgole, tra “bianchi” e “sparsi” e tra “cupo” e “come”.
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 10/10.
Lo stile è bellissimo, perfettamente chiaro ma allo stesso tempo coinvolgente.
Hai usato una serie di immagini che mi sono piaciute moltissimo. Il biancospino, che ricorre ossessivamente come emblema della morte (biancospino per i feti prematuri, biancospino per Rose). La desolazione di Villa Malfoy, accostata al ventre ostile di Asteria.
La pazzia di Lucius e il destino di un nome, che può portare alla rovina di un bambino.
E poi l’idea del colore di capelli di Rose, uguale a quello delle mele incantate che Scorpius non può toccare, e che io ho immaginato come le mele avvelenate di Biancaneve.
Il lessico scelto è perfetto, incalzante al punto giusto, persino insinuante a tratti.
Descrivi squisitamente i sentimenti e gli stati d’animo dei protagonisti, le loro personalità emergono in modo netto grazie al tuo stile.
Alla fine, il lettore si sente così coinvolto da provare allo stesso tempo pena, disgusto e immancabile tristezza. Veramente uno stile perfetto, reso ancor più piacevole dagli errori di battitura quasi inesistenti (al punto che alla prima lettura non li avevo neanche notati!).
3) Titolo: 4/5.
Il titolo è decisamente bello ed evocativo, ma avrei preferito che ci fosse qualche richiamo nel testo, così ne risulta un po’ “staccato”.
Diciamo che, forse, per come hai costruito la storia, nel titolo avrei preferito vedere qualcosa di già citato nella narrazione (mi viene in mente il biancospino).
4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 12/15.
Allora… ci sono tante, tante cose da dire.
Partiamo dagli altri personaggi presenti nella storia, e quindi gli adulti. Che dire, non ci fanno una gran figura, li hai semplicemente martoriati.
Abbiamo Hermione, la madre esigente, che “si tiene stretto il proprio talento”, iperapprensiva e che si ostina a cercare di insegnare alla figlia cose di cui a lei non importa nulla. In fondo, è il personaggio secondario che forse ne esce meglio.
Il peggio del peggio è Ron, che si ostina a non capire e, con la sua proverbiale assenza di tatto, esorta Rose a dare quello che lei non può dare. Gli sguardi sfuggenti con la moglie, le pacche fintamente comprensive sulla testa… tutto ha contribuito a farmelo odiare (e già non mi stava molto simpatico prima, quindi).
Abbiamo la povera Asteria, che è buona, ma ha dato fondo a tutte le sue risorse per mettere al mondo Scorpius, un bambino malaticcio e squilibrato. E poi Draco, che è imperdonabile quando smette di frequentare il letto di sua moglie, quasi lei fosse stata soltanto una macchina appositamente scelta per donargli un erede.
Sempre Draco si comporta da padre – ma padre della bambina morta, non del piccolo traumatizzato che ha davanti, forse perché consumato dal dolore, senza capire che quando hai dei figli non puoi seguire quello che senti tu, ma devi occuparti soltanto di loro – e caccia via Scorpius, spaccandogli un’unghia nel vano della porta. Draco che, come insinui sottilmente, sembra volergli un po’ meno bene quando finisce in Tassorosso.
Lo sconosciuto che schianta Draco a Diagon Alley è anche lui un bastardo meschino, perché, passi avercela con il Mangiamorte, ma come si può far del male a un padre con il suo bambino in braccio?
E ancora Lucius, svuotato di tutto, ma non di quella parola che è stata la sua condanna… Me lo immagino proprio mentre urla “Lunga vita ai Malfoy!”, una dipartita davvero stilosa. (Anche se, in realtà, l’autrice ha dichiarato che dopo la guerra fu assolto e fece da consulente per le Arti Oscure agli Auror, ma è giusto un dettaglio, che eri tenuta anche a non conoscere).
E Lumacorno… santo Salazar, il culmine della perversione. Da una parte, mentre leggevo, pensavo:“No, non lo farebbe mai…”, ma poi, pensandoci meglio, credo sia l’unico professore di Hogwarts abbastanza viscido da proporsi per certe barbare scene. In fondo, il Lumaclub mi ha sempre saputo di roba un po’ perversa.
Ciò che non toglie che fa altamente ribrezzo quando si fa fare… insomma, hai capito, da Rose, che ha soltanto 14 anni, per giunta! E, per di più, hai lasciato intendere che non fosse la prima volta che si comportava così con le studentesse volenterose!
Ecco, da quel punto di vista, hai certamente preso alla lettera le mie indicazioni nel bando.
Passiamo ai nostri protagonisti.
Rose ti è venuta incredibilmente calcolatrice e disillusa, per essere così giovane. Furba, ribelle e, secondo il mio personalissimo parere, bloccata sotto il punto di vista magico da tutte le pressioni che i genitori e i parenti le hanno fatto (e anche dalla scena intravista a Diagon Alley, quando lo sconosciuto aggredisce Draco). È anche piuttosto lasciva, al punto che viene da chiedersi se Scorpius non sia completamente rimbambito per averla sempre trovata innocente, quando lei d’innocente non ha niente.
Mi ha sorpresa molto anche lo stato d’animo che hai scelto di attribuirle prima della scena con Lumacorno. Immaginavo che sarebbe stata inquieta e impaurita, forse disgustata da se stessa… e invece, maliziosa e fremente! Sembrava quasi che non vedesse l’ora di affermarsi con i suoi metodi, del tutto discutibili. Ho trovato, però, adatto il fatto che, appena prima di iniziare il “lavoro”, cerchi in tutti i modi di non pensare, mi ha fatto tenerezza. Ti dirò, avrei voluto che qualcuno la fermasse… povera piccola, è proprio “mezza bambina e mezza bestia”, per citare Saba.
Scorpius, invece, è un po’ più difficile da analizzare. Non vorrei essere esagerata, ma direi che è matto. Non capisco se era pazzo dalla nascita o se ce l’hanno tirato, comunque sicuramente non è normale.
La scena iniziale, con Asteria che partorisce… mamma mia, ci credo che ne è rimasto traumatizzato. E poi la manina bluastra della sorellina, mi ha fatto venire i brividi.
Ho trovato appropriato anche che non desiderasse essere un Malfoy, perché, come hai detto tu, su di lui ricadeva “la vergogna di un intero casato”.
Agghiacciante, però, il fatto che considerasse Rose la sua sorellina mai nata! (“Rose Malfoy? Suonava benissimo.”).
Il finale, estremamente cruento, mi ha sconvolta. È lì che ho capito che Scorpius non era affatto normale, perché altrimenti chi ucciderebbe una bambina? Senza contare che, dopo, non sembra rendersi nemmeno conto di quello che ha fatto. Sconvolgente.
Mi è piaciuta alla follia questa frase:“Aveva visto la perfezione fatta a pezzi dalla lascivia”, l’ho trovata veramente superba.
L’unica cosa che effettivamente ti contesto, e per cui non ti ho dato il punteggio pieno, è che qui la coppia esce davvero un po’ poco. Scorpius vede la piccola Weasley come sua sorella, e solo da alcune frasi si capisce che sta iniziando a considerarla anche come qualcosa di più, come una sposa (“Abbracci fraterni e baci proibiti si confondevano nei suoi desideri”). Non so, credo che sarebbe stato meglio se, alla fine, mentre litigavano, l’avessi fatto anche dichiarare, avrebbe dato più l’impressione di un rapporto amoroso (e non solo incestuoso). È anche vero che io avevo specificato che i due non dovevano per forza essere legati dall’amore, però mi aspettavo comunque un rapporto di coppia, e non un sentimento quasi fraterno. Spero di essermi spiegata!
5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 10/10, 3 punti per ogni parametro da me fissato, più un punto bonus.
Per l’uso della coppia rispetto al tema, ti do 3/3.
Come ho detto prima, hai messo tutto lo schifo dell’umana razza, come io avevo cortesemente chiesto (che, tuttavia, emerge quasi di più nei personaggi secondari che non negli altri, a parte in Rose, dove sembra lampeggiare “sono una puttanella in vendita”).
Per l’incantesimo (Schiantesimo), assolutamente 3/3.
È un elemento che ricorre, che lega anche le loro infanzie, ed è la stessa magia che spaventa Rose e che fa capire a Scorpius quanto sia pesante essere un Malfoy. È la stessa magia di cui lui si serve per punire il peccato che l’ha contaminata. Uso magistrale.
Per le caratteristiche che avevo richiesto dei personaggi (e cioè che i due non fossero la coppia sbiadita dei genitori), assolutamente 3/3.
Credo di aver detto tutto sopra, ma decisamente Hermione non si sarebbe mai comportata così, e Draco, per quanto codardo, un certo stile e una certa sanità mentali li ha sempre avuti.
Il punto bonus lo prendi certamente, questa storia è praticamente perfetta da ogni punto di vista (soprattutto da quello formale, il che è straordinario vista la lunghezza).
6) Originalità della trama e dei contenuti: 5/5.
Ti meriteresti più di 5/5, veramente. Questa storia è pura originalità (e infatti controlla i premi speciali).
Tutto, tutto, grida novità. Le caratterizzazioni che hai scelto di dare agli adulti e ai due ragazzi in particolare, l’atmosfera che si respira, desolata, crudelmente reale.
È tutto perfetto, nel suo marciume.
7) Gradimento personale: 10/10.
Dire che questa storia mi è piaciuta è dire poco… a partire dallo stile per finire col quadro spietato, ma acutamente realistico e accurato, con cui hai delineato ogni personaggio, anche il più insignificante.
È una storia crudele, in cui nessuno di quelli che vi compaiono fa una bella figura. È come se avessi scelto di evidenziare solo i difetti, è un ritratto crudele di tutte le depravazioni che l’uomo può architettare: esattamente come io avevo chiesto.
Persino i punti in cui la mia empatia congenita e la tua bravura mi hanno fatta quasi vomitare (e sono certa che tu capisci a quale scena sto alludendo), non ho smesso di adorare questa storia.
È vera, semplicemente. E io volevo leggere esattamente questo, tutto questo male, tutto questo sporco, questa “perfezione fatta a pezzi dalla lascivia”.
Vivissimi complimenti, sul serio. |