Wow.
Tralasciando il fatto che domani ho l'esame orale e che dovrei essere a letto a far finta di dormire (giusto per restare in tema di insonnia) sento il bisogno di lasciarti una recensione, cosa che faccio di rado, purtroppo, per motivi di tempo.
E'... è... non trovo le parole per esprimerti ciò che la tua storia mi ha lasciato.
Non sono una sostenitrice particolare dei pairing che hai citato (ad eccezione fatta per la Thorki), ma lasciami dire che ho amato ciascuna delle parti che hai scritto. E' stata un'emozione unica.
Forse la storia che ho preferito è la Steve x Tony.
Li hai resi così umani; lontani dalle figure eroiche cui siamo abituati a vederli.
Anche loro possiedono paure, timori, incubi; qualcosa da cui riescono a fuggire solo grazie all'altro.
Hai descritto magnificamente il forte sentimento che li lega, profondo e indissolubile, capace di superare ogni difficoltà.
La scena finale, poi, è meravigliosa: dolce da far sciogliere, ma senza disgustare. Nemmeno per un istante hai dimenticato che sono "uomini" e che quindi la tenerezza per loro ha uno spessore differente. Vi è quell'abbraccio, intimo ma pulito, privo di malizia, capace di dar loro, finalmente, pace.
Anche la Thorki mi è piaciuta da morire (lo so, sono di parte ), sopratutto perché differente dalle altre tre che hai scritto.
Qui la nostalgia è palpabile, vi è la profonda mancanza di qualcosa che era e che ora non può più essere, perché la vita segue percorsi strani ed intricati e complica profondamente le situazioni. Per tutta la narrazione si capisce quanto Loki (o una sua parte, almeno) vorrebbe lasciarsi andare e sfogare i suoi timori tra le braccia protettive di Thor.
Vorrebbe, ma sa che non può permettersi di farlo, forse perché l'orgoglio è l'unica cosa che davvero gli è rimasta e non può rischiare di perderlo per una sciocca paura infantile. Loki ormai è i suoi incubi, li incarna, ha imparato a conviverci e vorrebbe che lo facesse anche Thor, che si rassegnasse e lo lasciasse finalmente in pace. Sarebbe meglio per entrambi, crede, ma il fratellone asgardiano è cocciuto e sa come prenderlo. Sa che con lui non sono necessarie parole (così come dimostrato dalla brutalità della cucitura, che tutto è tranne che un mezzo per impedirgli di comunicare qualcosa) perché lui ha imparato a conoscere il Loki che è cresciuto con lui, nell'ombra di lui, interpretando i suoi sguardi ed i suoi sempre più rari sorrisi.
Lo stile di narrazione è delicato, per nulla affrettato, dolce e malinconico, perfettamente adatto per una storia che è la piena dimostrazione di come anche i grandi eroi (e villains) possano avere momenti di debolezza, ma sopratutto di come, alle volte, un gesto possa valere più di mille parole.
Una storia che mi ha lasciato qualcosa dentro.
I miei complimenti <3
Bad Devil (Recensione modificata il 03/07/2013 - 02:16 am) (Recensione modificata il 03/07/2013 - 02:17 am) (Recensione modificata il 03/07/2013 - 06:53 pm) |