Recensioni per
Il tarlo ed il lupo
di yellowcrocs

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
24/08/13, ore 18:11

*sbuca fuori da un angolino* PERDONO! Sono perfettamente consapevole del mio mostrusoso ritardo nel recensire e me ne dispiaccio all'infinito! A mia discolpa posso dire che sono stata a un soffio dallo scaraventare (metaforicamente) a terra EFP. Non mi faceva entrare in alcun modo e ho dovuto sopravvivere una settimana e mezzo SENZA fanfiction. Non so se rendo l'idea.

Ok, dopo ció, parliamo della storia:
Io lo so che ti diverti da morire a farmi piangere. Lo so perchè non ce ne una delle tue storie che non mi faccia piangere! (Sí, anche la Shesbitt, solo che con quel piango dal ridere). Mi piace un sacco il fatto che quando si tratta di Harry Potter dai sempre voce ai personaggi che in Harry sono secondari. Hai dato voce a Narcissa, ai gemelli e ora a Lupin. È come se raccontassi quello che Rowling ha omesso, e questo è fantastico, davvero. E poi, lo sai, ormai te lo dico sempre, scrivi con uno stile che personalmente adoro. Continua cosí Budds, dai voce a chi non ce l'ha, scrivi la storia di chi è sempre messo in secondo piano! Che poi escono piccoli capolavori!
Un saluto,

Cheyenne

Nuovo recensore
18/08/13, ore 02:52

Ok, ehm. Sto piangendo come una fontana.
Il dolore di un bambino, di un ragazzo, e di un uomo li hai resi in un modo che lascia veramente senza fiato! Traspare ogni singola briciola di quella solitudine e del tormento che lo rendono ogni giorno più vecchio, ma in fondo (anche se il fatto che muoia mi lascia ogni volta un senso di vuoto) anche lui ha il suo lieto fine secondo me: è vero che è stato spesso solo, ma mai nessuno ha desiderato abbandonarlo, e credo che la tenacia con cui Tonks gli dimostra il suo amore, gli faccia capire che anche lui è "degno" di essere amato, che la sua solitudine non è mai stata una scelta, ma una serie infinita di cause di forza maggiore, o meglio, di azioni veramente schifose di persone che non possono nemmeno essere considerate persone. E infine, ogni volta ammiro come decida di sacrificarsi ancora una volta per gli altri, nonostante il dolore che ha provato nulla sua vita, "guarito" finalmente da quel suo continuo sottovalutarsi grazie all'amore (si, Silente su questo punto ha decisamente ragione).
*torna ad abbracciare il cuscino versando calde lacrime*
Insomma, vabbè, ho fatto un monologo infinito e inutile per dirti che hai reso alla perfezione quello che ho sempre immaginato fosse il suo tormento, il suo restare solo, ma soprattutto sentirsi tale, e anche un po' auto-imporsi quella condizione.
In conclusione, brava davvero, mi hai trasmesso davvero tanto con queste parole!