E così è iniziata famosa storia che non è una storia, la raccolta dei casi "filler" che non sono filler, e l'effetto è stato ancora più strano di quanto mi potessi immaginare, soprattutto perché è talmente tanto alternativo (in particolar modo, Wolf di adesso e la scelta di inserire Ezra) che molto difficilmente sembra un Ace Attorney, anzi se non è "dark time of law" questo non so proprio cosa possa esserlo XD
Il caso si apre con un preludio semplicissimo in perfetta linea con il tema della storia: apprezzata l'idea di non fare una descrizione ultradettagliatissima o riflessioni particolari proprio per il fatto che TUT è una raccolta di casi minori che hanno ricevuto la benedizione di poter essere scritti, tutto sembra andare come nei classici giochi quando... Wolf Lonnie e la sua aura di tenebre, di tristezza e di follia sbucano fuori dal niente.
Ok, me l'aveva detto Serena che era strano leggersi il pov del proprio personaggio per mano di un altro autore e un po' lo avevo provato con Raye, ma proprio perché sono talmente tanto abituato a scrivere di Wolf che tutto ciò mi è sembrato una esperienza extra-corporea e per la prima volta ho compreso com'è leggersi il suo pov e quanto spiazzante e assolutamente anormale e fuori dagli schemi possa essere.
Tu mi dicesti che il signor Luciano (che ricevuto lo starnuto di Otom e lo ha denunciato... come dire, un processo qui, un processo là ecc ecc XD) ha un pov completamente diverso dal solito, ma vogliamo discutere di quello di Wolf? Anzitutto, il fatto che, come dire, sembri completamente disadatto al suo ruolo e che Otom in tutto e per tutto non poteva scegliersi rappresentante peggiore (in termini psicologici) è un qualcosa che non mi è mai capitato di leggere, almeno mai personalmente, e non c'è manco una nota di speranza o di tentativo di ripresa. Wolf sta lì senza neanche sapere perché, probabilmente sta cercando inconsciamente di riacquisire la normalità dopo quanto successo, e si comporta in maniera così irresponsabile e così fredda nei confronti degli eventi che sembra quasi ironico che il coinvolgimento personale che si prova è estremamente elevato e si fa sentire incredibilmente. Ripeto, anche, solamente e soprattutto il fatto che non ci sia una nota di speranza, a parte i vaghi scherzi con Otom, sono una anomalia in tutto il mondo di Ace Attorney.
Ma partiamo con calma dall'inizio, e ci tengo moltissimo a sottolinearti quanto ti sono grato non solo per aver inserito Wolf CON TANTO DI POV, ma anche per tutto l'impegno che ci hai profuso, tra l'altro questa versione di Wolf non è quasi usata in diretta nei processi e non oso immaginare quanto difficile sia stato per te lavorarci sopra. Ottimo il veloce riepilogo della situazione di Wolf, non è nulla di eccessivamente lungo o monopolizzante, è attinente all'introduzione de "L'Ascesa dell'Oscurità" in chiave molto più oscura e rende soprattutto l'idea dello stato mentale di Wolf, che come dicevo è tutto meno che quello di un avvocato professionale e che si rispetti, tant'è che se ne sbatte del verdetto stesso e sembra star lì solo per far vedere che c'è.
Direi che Otom c'è cascato sia bene che male nel caso, nel senso che non fa sentire minimamente a Wolf il peso del processo e anzi si rapporta a lui in maniera completamente disinvolta al punto di essere l'unica persona a cui Wolf si rivolge quasi umanamente (con un cambio di stato d'animo irrefrenabile ed incontrollato, tra le varie cose molto apprezzato anche questo). In tutta la sottile oscurità mostrata nel capitolo (WOLF, Ezra, l'accenno al dark times fatto da Abigail e la reazione di Jean) Otom riesce a essere l'unico elemento di demenzialità/leggerezza come sempre, anche se ho colto punte di serietà nei suoi modi di fare (il fatto che capisca che Wolf ha qualcosa che non va) che me lo fanno apprezzare ancora di più. Ti consiglierei di far leva proprio su questo, il fatto che comunque Otom, pur essendo tonto e scatafascione come Paperoga, ha comunque empatia e comprensione verso le situazioni ed è un qualcuno che riesce a parlare con chi viene a contatto senza far sentire il peso delle formalità, degli stati d'animo e così via.
In conclusione, sebbene si parta con un pov catastrofico e quasi malevolo, il fatto stesso che comunque il rapporto con Otom si basi su qualcosa di così semplice e vada quasi controcorrente con quanto stabilito della situazione psicologica di Wolf l'ho veramente ammirato, anche perché appunto non scade nel classico ritorno della voglia di difendere ma è semplicemente lo scambio di battute tra due ragazzi, di cui Otom fa la parte della pacca sulla spalla al contrario di quanto dovrebbe essere (appunto, normalmente dovrebbero essere gli avvocati a consolare i propri clienti, ma qui parliamo di Wolf e di Otom XD). Bellissimo lavoro, come già detto molto alternativo e veramente parecchio sottile, Wolf assolutamente IC e anzi potenzia quello successivo visto più tardi e Otom mi piace ancora di più nonostante il caso stesso sia un "Unsung", hai fatto passi da gigante e si vede come ora riesci a scrivere cose molto diverse e decisamente più elaborate.
Passiamo adesso alla scelta del caffè... così spiazzante e improvvisa che mi ha ricordato PROPRIO il Wolf di fine FFT, magari un po' più contenuto: il bello è che parte tutto dalla premessa di doversi prendere un banalissimo caffè per fare ordine con i pensieri e scacciare il pensiero di Ayane, praticamente patologico e dannoso (posso dirti, non mi stupisco che sia finito per odiarla a un certo punto) esattamente come in WL-0, e si sviluppa in un attacco di pazzia e adrenalina che non mi aspettavo per niente.
Come il pensiero scorre sull'ipotesi del suicidio, ecco che la mente di Wolf schizza verso il cielo e succede l'irrefrenabile: ancora una volta e mi scuso se lo sto ripetendo spesso (ammetto che mi sento un po' in soggezione a commentare un mio stesso personaggio XD), la scena è così maledettamente IC che quasi non vedo ragione per non integrare questo caso in WL-0 stesso. Anzi ti dirò di più, ho fatto la cartella separata ma a dei novizi, a questo punto, consiglierei caldamente la lettura perché questo caso è di estremo approfondimento per Wolf e tratta di un momento psicologico così interessante che mi sembra quasi un peccato averlo saltato (ripeto, fortuna che esiste questa storia XD). Come sempre fa un elenco del possibile e dell'immaginabile, si produce in un incubo nichilista cercando di trascinare nel suo dolore e nella sua pazzia chiunque conosca e si conclude con un climax che viene interrotto per veramente pochissimo.
Devo veramente baciarti la mano per come ti sei adattato e per quanto bene sei riuscito ad esprimere questi attacchi di follia facendoli sembrare scritti da me, un incredibile lavoro che dimostra, di nuovo, tutti i tuoi progressi (e ripeto, devi avere fiducia nella tua resa dei personaggi!!). Un piccolo consiglio, magari limitati a questo per ora (considera che è pur sempre la versione antecedente a FFT e ancora non rivolge tutto il suo odio al mondo XD) e concentrati soprattutto sulla misoginia (tutti gli eventuali errori di quella poveraccia di Abigail, di cui discuterò tra poco e premetto che mi dispiace che ho come l'impressione che molti suoi sforzi verso Wolf andranno sprecati).
Lodevolissima anche l'inclusione del fatto che Wolf stesse per svenire a causa del suo stesso attacco, non fa sembrare la scena per nulla statica e la fa provare su pelle, facendo anche comprendere la gravità del disturbo di Wolf.
Il fugace cameo di Lilith è stato anch'esso a dir poco bizzarro: fa ridere che, come sempre, Otom le si rivolge con estrema disinvoltura pur sapendo che in quel caso Lilith ha perso il padre, e lei praticamente reagisce scappando via e rifugiandosi in una coltre di lucchetti neri: anche questo fa da eccellente premessa al suo ruolo in FFT, fa comprendere che stesse tenendo d'occhio Wolf per capire se poteva essere in grado di raggirarlo o meno e Otom sembra quasi sul punto di mandare a monte i suoi piani (se avesse incontrato Wolf in FFT e mostrato di nuovo quella foto, sono sicuro che le cose sarebbero andate diversamente e Wolf avrebbe fatto non poche domande alla bionda bugiarda piena di lucchetti che neanche la cassaforte più segreta al mondo nasconde XD).
Buono anche il lieve stacco prima dell'arrivo di Jean, con Otom che espone la sua ennesima stramberia spoilerosa (vita, morte e miracoli di Lilith avrebbero risparmiato a Wolf cento anni di guai): ancora una volta Otom sembra noncurante rispetto agli eventi e totalmente spavaldo, praticamente sta sotto processo solo per fare foto ad avvocati e gente spoilerosa e per fare a pugni con il quarto muro (che in questo capitolo è praticamente inesistente e ridotto in cenere), demenziale e divertente perché fa prendere con leggerezza anche la più pesante delle cose (per esempio, se apparissero Abyss o, non so, Dahlia lui sarebbe in grado di ridicolizzarli in dieci secondi dopo una foto e un commento sfondatore di quarto muro).
E arriviamo così a Jean: devo dirti, sei veramente bravo a non risparmiare nulla ai tuoi personaggi e questo capitolo ne è l'esempio clamoroso. Miss Watson arriva lì tutta contenta e fiera di sé stessa, completamente indifferente verso le sue ferite, come se conoscesse Wolf da una vita, e apre il suo dialogo nella più totale confidenza.
Ma ecco che ha un duro(issimo) impatto con la realtà: Wolf non reagisce affatto bene alla sua presentazione (esternamente) e sono sicuro che questo poco abbia avuto qualche effetto sul suo character development, nel senso che, in un millisecondo, si è vista respinta e mandata freddamente a quel paese, lei e la sua smania di protagonismo. Come prevedevo il rapporto tra loro due in LT può essere sviluppato in maniera molto particolare e usato soprattutto per lo sviluppo di Jean, facendola ridimensionare un poco grazie al fatto che Wolf, nonostante la follia, sia perfettamente in grado di inquadrare la realtà per ciò che è, così come le persone (salvo sorella cognato Lilith e Ayane).
Internamente, è l'ennesimo macello: Jean non può saperlo (o meglio, pure se l'avesse saputo non penso che avrebbe avuto comunque l'adeguata delicatezza), ma pronunciare "assistente" di fronte a Wolf a questo punto è come sganciare una bomba nucleare in pieno centro abitato. L'avvocato è praticamente sul punto di strozzarla (SOLO PER AVER PRONUNCIATO "ASSISTENTE" XDDD) e ha un attacco di follia più contenuto ma al contempo più pericoloso di quello di prima, al punto che Jean indietreggia (ripeto, penso che abbia capito male, ma comunque credo abbia percepito in parte qualcosa di MOLTO strano in Wolf) e si spaventa.
I pensieri di Wolf ancora una volta compiono una iperbole e danna una persona che neanche conosce, la disperazione e la cattiveria allo stato più puro inaciditi da un rapporto patologico e dipendente con una persona che non esiste più, di nuovo un applauso al tuo lavoro e ai tuoi sforzi e a quanto bene sei riuscito a rendere tali pensieri (ancora meglio di prima direi), mi hanno spiazzato e lasciato senza parole.
Sei stato anche grande nel non limitare in alcun modo il frasario e dare a Jean della puttana e quant'altro, sarebbe stato incaratteristico il contrario decisamente meno d'effetto.
Jean prosegue le sue spiegazioni con estrema incertezza e parlando come se fosse costretta, ripeto qualcosa di assolutamente inedito per il suo personaggio per il fatto che viene messa per la prima volta inchiodata al muro e assoggettata, introducendo timidamente Law a Wolf e come si è procurata le sue ferite (ma a Wolf da un orecchio gli entra e dall'altro gli esce, formidabile anche questo piccolo particolare) e successivamente ci introduce a Ezra, una figura oscura tanto quella di Wolf, un giudice diverso e privo d'empatia rispetto ai soliti, un bastardo che non vede l'ora di dare il bentornato a Wolf e di farne la conoscenza. Come già detto, il semplice fatto che ci siano Wolf e Ezra fa sentire a pelle la corruzione e la distruzione della legge per ciò che dovrebbe essere, sono due figure talmente velenose che non potevano non incontrarsi.
Jean conclude tipicamente la sua arringa scusandosi per essere presente come assistente, praticamente dando per scontato che la sua presenza fosse fondamentale ed è un peccato capitale il fatto che non ci sia: come sempre apprezzo il fatto che tu ti mantieni costante nel dipingere i suoi difetti facendoli sembrare realistici e rendendo Jean non conscia di averne. Il fatto che si dilegui e che Wolf concluda abbaiandole mentalmente contro è stata la ciliegina sulla torta, praticamente l'incontro-scontro tra una corrente d'aria fredda e una d'aria calda, e seriamente non vedo l'ora di vederne di più in LT stesso.
Sull'ultima comparsa avrei leggermente da ridire nel senso che Abigail è apparsa un po' troppo a sfilata senza attese particolari e praticamente subito dopo Jean ma vabbe', il capitolo è talmente tanto grandioso e ben fatto che non me n'è importato praticamente nulla, anche perché mi ha fatto piacere vedere finalmente l'introduzione del tuo secondo procuratore.
Un po' lo sapevo già ma è procuratore quanto lo è Reagan Trugh: molto amichevole e comprensiva (aspetti accentuati dal look giovanile ed informale, particolare molto apprezzato), praticamente è giunta per rassicurare lo stesso imputato che dovrebbe far arrestare e colui che dovrebbe essere il suo avversario, torna prontamente sulla questione della distruzione della legge facendomi già comprendere che con Law non avrà vita facile (Law userà prove false annacquando la legge, mentre Abigail cercherà di difenderla, l'esatto contrario di quanto tipicamente avviene tra avvocato e procuratore).
Ottima presentazione per nulla insistente od invadente che mi ha messo parecchia curiosità e mi sento quasi onorato che sia stato Wolf ad introdurla.
Incredibile che una volta tanto che Wolf incontra un procuratore gentile che non sia Blade le cose vadano così male al punto che Wolf ignora ogni sua parola e moralismo, immagino avrebbe pagato i milioni per averla al posto della sorella nella seconda serie e fa comprendere quanto egli sia anche volubile e viziato nonostante le disgrazie passate finora che ne giustificano parzialmente i comportamenti anomali e pericolosi.
Un'introduzione magistrale e geniale, mi è piaciuta dal primo all'ultimo rigo, hai fatto un lavoro certosino e glorioso in totale puntualità, i miglioramenti che hai fatto a livello di introspezione e caratterizzazione psicologica sono talmente netti che ne vado quasi fiero.
Questa fic non è soltanto una raccolta di casi "filler", ma anche e largamente la prova di quanto ora tu lavori meglio e con più consapevolezza. Fantastico lavoro William, e mai come adesso, continua così :) |