Ciao Giulia! Posso dirti una cosa? Io credo che questa sia la cosa migliore che tu abbia mai scritto! Intanto per la genialità: a chi sarebbe venuto in mente di fare una storia così con "Welcome to the jungle"? In secondo luogo per l'impatto: è corta, incisiva, e sei riuscita a riassumere tutto l'ambiente in cinque righe! In un lampo tutto appare al lettore, persino il carattere dei personaggi rappresentati (pochi e allo stesso tempo tantissimi, perché è una giungla) è intuibile. Sete di conoscenza, ma anche pensa e disgusto, sono queste le emozioni che sembrano aleggiare nell'animo del giornalista, eppure non c'è bisogno di spiegarle. Lui vede quello che ha attorno, ed è abbastanza per far capire a chi legge.
Bravissima, ti segnalo solo una cosa: scrivi "giungla", anziché "jungla": la j non è sbagliata, è solo arcaica, perché in italiano rappresenta la forma semivocale (detta anche semiconsonantica) della "i". Per noi praticamente non esiste più, tutte le j sono diventate i o g. Ad esempio, lo sapevi che ad esempio Pirandello scriveva "jeri" anziché "ieri"? Perché una volta si sentiva la differenza XD
Comunque bravissima, metto questa storia tra le ricordate così posso trovarla più facilmente! Come va a Venezia?

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